martedì 27 settembre 2011

Impianti Elettrici: incidenti dovuti al mancato uso delle scarpe


Il mancato uso di scarpe adeguate in attività su impianti elettrici sotto tensione o comunque correlate a rischi elettrici. La dinamica degli incidenti, la normativa e le tipologie di DPI.




Il primo caso è relativo all’attività di installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche.
Un operaio, assieme ad un collega di lavoro, si reca presso una stazione di conversione/trasmissione di una emittente radio allo scopo di eseguire alcuni interventi su apparecchiature elettroniche. Operazioni effettuata con gli impianti sotto tensione.
L’operaio, sprovvisto di guanti e di scarpe isolanti, durante il lavoro entra in contatto con elementi sotto tensione.
Al di là della mancanza dei DPI si è rilevato che nella suddetta stazione “l' impianto elettrico nel suo insieme non era a norma mancando, tra l'altro, di impianto di messa a terra e di protezioni differenziali”.
Dunque questi i fattori determinanti o modulatori (peggiorativi) dell’incidente:
- l'infortunato operava in presenza di parti attive in tensione;
- l'infortunato era sprovvisto di DPI ( guanti e scarpe);
- l'impianto era privo di messa a terra e di protezioni con interruttori differenziali e/o magnetotermici.

Il secondo caso è invece relativo ad un intervento su quadro elettrico sotto tensione.
Un operatore interviene in un quadro elettrico per un guasto al motore elettrico di un impianto di aspirazione dell’impianto di betonaggio.
Disattiva il sistema di sicurezza del quadro e con il cacciavite spinge un interruttore provocando un corto circuito. Viene investito da una fiammata alla mano, al braccio, alla spalla e al volto.
L’infortunato “doveva provare con le apparecchiature elettriche con dei tester” ed era sprovvisto degli idonei DPI (visiera, guanti, giubbotto, tuta e scarpe).


Il terzo caso è invece relativo ad attività edili.
Un lavoratore si trova “all’altezza del secondo piano fuori terra dell’edificio in costruzione intento a versare l’acqua necessaria alla preparazione dell’impasto della sabbia” che unita al cemento serve alla realizzazione del massetto sul quale deve essere posato il pavimento.
Nel compiere questa azione – mentre non indossa scarpe antinfortunistiche ma semplici zoccoli di cuoio – è a contatto diretto con la sabbia umida e si trova, inoltre, nei pressi del montacarichi per sollevare i materiali necessari per la realizzazione del pavimento. Improvvisamente il lavoratore viene folgorato e si accascia al suolo.
Dalle indagini emerge che “l’ impianto elettrico era realizzato e mantenuto in modo tale da poter essere causa di contatto accidentale con gli elementi sotto tensione. In particolare il montacarichi risultava privo di isolamento elettrico e l'impianto elettrico era privo di protezione differenziale al quadro principale e di messa a terra”.
Anche in questo caso i fattori determinanti sono relativi allo stato dell’impianto elettrico e all’utilizzo di un montacarichi privo di isolamento elettrico, tuttavia non bisogna tralasciare la mancanza di scarpe adeguate all’attività svolta.


Il D.Lgs. 81/2008 torna più volte sull’obbligatorietà per i lavoratori dell’uso dei dispositivi di protezione. Ad esempio all’articolo 20 ricorda che ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro e che, a questo proposito, deve utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a disposizione.


L'elenco dei DPI "indispensabili" lo trovate qui

Info tratte dall’archivio di INFOR.MO. strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi. Punto Sicuro.


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