mercoledì 20 luglio 2016

OTOPROTETTORI: Scelta e Uso # Decibel


La norma UNI EN 458:2016 evidenzia come i metodi OBM, HML e SNR possano essere utilizzati per la valutazione dell’attenuazione degli otoprotettori, ma sottolinea che “le prestazioni raggiungibili negli ambienti reali possono essere inferiori a quelle dichiarate dal fabbricante”. 

Tra i fattori che possono influenzare l’attenuazione possiamo avere fattori connessi:

  • alla scelta (es. taglia dei dispositivi, presenza di capelli lunghi, barba, occhiali), all’uso (es. inserimento approssimativo DPI o spostamento dalla loro sede originaria, modifiche realizzate sui DPI, uso congiunto di altri DPI), 
  • alla conservazione delle caratteristiche (es. difetti nella cura dei DPI, assenza di manutenzione)
  • all’addestramento (es. mancanza adeguata formazione).


La scelta dei DPI dipende dalle caratteristiche del rumore. 
Essi possono essere: 
• inserti auricolari; 
• cuffie; 
• caschi. 

Gli inserti auricolari o tappi si inseriscono direttamente nel canale acustico esterno e possono essere sagomati, costituiti da materiale plastico poco deformabile oppure deformabili, realizzati in materiali con elevate capacità plastiche. Essi sono in grado di garantire un’attenuazione compresa tra gli 8 e i 30 dB. 

Le cuffie vengono invece applicate esternamente a protezione dell’orecchio; i modelli più efficaci sono dotati di auricolari in PVC pieni di liquido fonoassorbente e permettono di raggiungere tra i 25 e i 40 dB di attenuazione. 

In caso di livelli di rumore particolarmente elevati le cuffie possono essere integrate da caschi che riducono la trasmissione del rumore attraverso il cranio e permettono un maggiore isolamento.

LA VERIFICA DELL’IDONEITÀ DEI DPI 

La norma europea UNI EN 458:2016 mette a disposizione delle linee guida per la scelta, l’uso e la manutenzione dei protettori auricolari. Ogni DPI-u deve essere marcato CE e riportare i dati di attenuazione sonora previsti dal fornitore espressi in dB secondo tre modalità: 

• APVf: esprime l’attenuazione sonora del DPI-u per lo spettro di frequenza in banda d’ottava da 63 Hz a 8000 Hz; 
• HML: esprime con tre valori l’attenuazione sonora del DPI-u per le frequenze alte (H), medie (M) e basse (L); 
• SNR: esprime con un solo valore la Simplified Noise Reduction, ovvero l’attenuazione sonora semplificata. 

L’attenuazione deve essere tale da non generare una protezione insufficiente o, nel caso opposto, un’iperprotezione.


Obbligo da parte del lavoratore di utilizzare i mezzi di protezione individuali messi a loro disposizione dal datore di lavoro. Decreto Legislativo 81/08 Livello di esposizione LEX, 8h ≥85dB(A)


  


RNR <85dB(A)
Non è necessario indossare protezioni acustiche, ma fornitele ai vostri dipendenti


RNR 83-93dB(A) 
Siete al di sopra del livello: la protezione acustica è obbligatoria


RNR 87-98dB(A) 
Siete al di sopra del livello: la protezione acustica è obbligatoria. Ideale per rumori ad alta frequenza


RNR 94-105dB(A) 
Siete al di sopra del livello: la protezione acustica è obbligatoria. Ideale per rumori ad alta/media frequenza


RNR 95-110dB(A)
Siete al di sopra del livello: la protezione acustica è obbligatoria. Ideale per tutte le frequenze



CRITERI DI SCELTA E DI USO DEGLI OTOPROTETTORI

Nella selezione di un otoprotettore, oltre le esigenze di marcatura
CE e di attenuazione sonora, debbono essere considerati i seguenti aspetti:
  1. confortevolezza del portatore,
  2. caratteristiche dell’ambiente di lavoro e dell’attività lavorativa
  3. temperatura, umidità, polvere
  4. esposizione ripetuta di breve durata
  5. esigenza di percepire suoni informativi ( segnali di avvertimento /messaggi) esigenze di comunicazione
  6. eventuali disturbi medici
  7. compatibilità con altri DPI indossati.
Le prestazioni raggiungibili negli ambienti reali possono essere inferiori a quelle dichiarate dal fabbricante.
Con otoprotettori aventi attenuazioni molto elevate si possono indurre effetti di iperprotezione (con conseguenze sulla comunicazione, sull’intelleggibilità del parlato, sull’udibilità di segnali di pericolo o comunque contenenti informazioni importanti per la sicurezza dei lavoratori).
Per gli operatori che lavorano sulle strade, in aeroporti o altri luoghi pericolosi, che devono proteggere l’udito ed essere molto visibili.
* è stata sviluppata per ambienti molto rumorosi e attenua anche le frequenze molto basse ai massimi livelli.
* Auricolari imbottiti con una combinazione esclusiva di liquido e schiuma. Il risultato è una tenuta ottimale con una minore pressione che fornisce un comfort anche dopo tante ore di uso.
* Auricolari dotati di canali di ventilazione e rivestiti con una pellicola morbida e igienica.
* è la scelta adatta per ambienti industriali con rumori forti e i settori edile, aeroportuale e agricolo.

* è una super-protezione acustica progettata per ambienti molto rumorosi.
* La protezione è basata su una tecnologia con doppio corpo che riduce al minimo la risonanza interna. Ne consegue la massima attenuazione delle alte frequenze e contemporaneamente la facile comprensione di conversazioni e segnali esterni.
* Un collegamento acustico tra volume interno e volume tra i corpi assicura a sua volta la massima attenuazione alle basse frequenze.
* Auricolari ampi, imbottiti di morbida schiuma plastica per migliore aderenza e minore pressione.


Senza toccare la spugna!
Non potrebbe essere più facile! Questi tappi viola brillante sono morbidi, preformati e pronti all’uso all’apertura della confezione. Non devono essere affusolati. Afferrare lo stelo per un inserimento deciso, in profondità e igienico.



Colori accesi, spugna morbidissima, forma affusolata
I tappi sono disponibili in arancione, rosso, rosa e viola brillanti, in una pratica confezione dispenser. Spugna ultra morbida per essere indossata comodamente tutto il giorno, forma affusolata per un facile inserimento e un’eccellente attenuazione del rumore.



Multitenuta, multiuso
Flange morbide e flessibili che si adattano alla forma del canale uditivo per una tripla protezione dal rumore. Lo stelo consente un inserimento veloce, igienico e ottimale per la massima protezione.

Nel 2009 i casi denunciati di ipoacusia da rumore sono stati complessivamente 5.813


È più facile descrivere e analizzare un incidente sul lavoro che mostrare il lento ma inesorabile cammino di molte delle malattie professionali denunciate dai lavoratori in Italia.


Un documento INAIL racconta l’accavallarsi di una lavorazione rumorosa (operaio con martello demolitore) e di una non rumorosa (operaio intento a verniciare), il rumore è tale che quando l’operaio che sta verniciando viene chiamato dal capocantiere questi non sente”.
Arriva successivamente il medico per effettuare le visite periodiche e si accorge che tutti gli operai hanno problemi di udito.
A questo punto il medico riferisce quanto rilevato al datore di lavoro, il quale a sua volta riferisce al capocantiere.
Il datore di lavoro ispeziona successivamente il cantiere e “si accorge che vi sono problemi di organizzazione dello stesso; ne parla con il capocantiere il quale provvede a riorganizzare il tutto cercando di isolare la fonte di rumore creando delle barriere con la disposizione in cantiere del materiale stoccato intorno alla fonte di rumore”:
- “allontanamento dalla sorgente di rumore;
- “segnalazione delle zone tramite perimetrazione e cartellonistica”;
- “interdizione al passaggio e all'ingresso nell'area di lavoro al personale non addetto alla lavorazione”.
Inoltre va ricordato che i macchinari rumorosi “vanno ubicati in modo tale da recare il minore disturbo possibile”.




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