venerdì 10 settembre 2010
Sentenza 31679/10: il datore di lavoro deve diffondere «la cultura della sicurezza»
Sentenza 31679/10, «il datore di lavoro deve avere la cultura e la forma mentis del garante del bene costituzionalmente rilevante costituito dall’integrità del lavoratore e non deve perciò limitarsi ad informare i lavoratori sulle norme antifortunistiche previste, ma deve attivarsi e controllare fino alla pedanteria che tali norme siano assimilate dai lavoratori».
La Cassazione ha confermato la condanna nei confronti di un imprenditore edile di Trento, colpevole di non avere rispettato le norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro causando lesioni gravissime ad un operaio che lavorava in un cantiere. Come ricostruisce la sentenza, stava provvedendo ad eseguire una serie di lavori insieme ad altri operai senza indossare nemmeno l’idonea cintura di sicurezza. Era caduto da un ponteggio cadendo a terra da un’altezza di 6 metri e aveva riportato lesioni gravissime. Il capocantiere era già stato condannato per inosservanza delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro dal Tribunale e dalla Corte d’Appello di Trento. Inutilmente si è difeso in Cassazione sostenendo che non poteva essere considerato responsabile di una inadempienza che era da assegnare esclusivamente
agli operai. Il Tribunale ha respinto il ricorso e ha evidenziato che il datore di lavoro deve diffondere «la cultura della sicurezza» ai suoi dipendenti anche a costo di apparire «pedante».