giovedì 3 febbraio 2011

VERNICI: ipersensibilità, allergia, sensibilizzazione e intolleranza

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Cerchiamo di capire i fenomeni di ipersensibilità, di allergia, di sensibilizzazione e intolleranza che riguardano i prodotti vernicianti.Quando si parla di prodotti vernicianti si fa riferimento a “miscele di composti chimici prevalentemente sintetici, generalmente organici, variamente volatili e reattivi, che nella fase di preparazione, applicazione e filmazione possono dar luogo a inquinamenti e reazioni dipendenti dalle tecniche con le quali vengono attuati i processi produttivi, i quali in definitiva determinano la dose contaminante l'organismo”. E dunque i “problemi di definizione dei rischi risultano pertanto alquanto complessi”.


Nelle attività di verniciatura avviene “un confronto biochimico fra componenti del prodotto verniciante e cellule, sia delle linee vitali (con conseguenze di tossicità) che delle linee immunocompetenti (con conseguenze di identificazione, accettazione o reattività). Tale interazione determina il rischio biologico e chimico per il verniciatore”, rischio che dipende dai componenti del prodotto e dalla tecnica di applicazione.
Tuttavia il rischio ambientale, “come probabilità di contaminazione chimica dell'organismo”, va considerato secondo la situazione di esposizione. Vi sono, infatti, “condizionamenti positivi o negativi ad opera delle protezioni personali adottate, delle aspirazioni sugli impianti, delle istruzioni di lavoro, della manutenzione dei macchinari, degli ambienti di applicazione, dell'esperienza e formazione dell'operatore”.


Il documento “Salute e sicurezza nella verniciatura” (link sotto) riporta in una tabella i possibili effetti immunologici sull'individuo dei prodotti vernicianti.
L'esposizione a prodotti vernicianti, soprattutto per l'azione di componenti con capacità irritante per le vie respiratorie o il mantello cutaneo, può favorire l'aggravamento di una rinite o di un asma o di una dermatite allergica preesistente.


In generale “le manifestazioni di malattia, sia episodiche che persistenti, coinvolgono gli apparati dell'organismo che sono direttamente esposti alla contaminazione esterna: le vie respiratorie, la superficie cutanea libera e, entro certi limiti, la superficie intestinale”.
In sintesi la tabella relativa alla contaminazione nell’impiego di prodotti vernicianti e alle conseguenze possibili:
- Inalazione di aerosol o polveri - particelle miste (leganti, pigmenti, componenti vari, conservanti, tensioattivi): irritazione vie respiratorie (naso-faringe, laringe, trachea, bronchi); possibile allergia respiratoria;
- Inalazione di vapori, solventi, catalizzanti, diluenti: irritazione vie respiratorie (naso-faringe, laringe, trachea, bronchi); possibile allergia respiratoria (di isocianati); assorbimento in circolo con possibili effetti d’organo;
- Contatto su mucose - solventi, leganti, componenti vari: irritazione occhi, labbra e bocca; possibile allergia mucosa (congiuntiviti);
- Contatto su cute - solventi, leganti, componenti vari: lesioni miste cute (irritative e batteriche); possibileallergia cutanea (orticaria, eczema); possibile assorbimento in circolo per via cutanea;
- Ingestione - componenti vari (mani e cibo contaminati, dispersione accidentale di polveri o aerosol): disturbi gastrici e intestinali acuti o cronici; assorbimento in circolo.


Negli ultimi anni sono aumentate, sia fra i lavoratori che fra gli utilizzatori di oggetti verniciati (es. chi abita in ambienti pitturati di recente), le segnalazioni di una sindrome composita, che può comparire in riferimento a prodotti vernicianti: Ipersensibilità Chimica Multipla (Multiple Chemical Sensitivity, MCS) descrive la situazione di alcuni soggetti che, a fronte della inalazione e/o alla contaminazione con dosi multiple basse di componenti chimici di vernici, soffrono di disturbi nasali, costrizione e oppressione respiratoria, pruriti e arrossamenti cutanei, ansietà, peso allo stomaco, a volte anche disordini intestinali.


I prodotti vernicianti da tenere in maggiore considerazione sono quelli a solvente (Solvent Based Products, SBP), mentre quelli ad acqua (Water Based Products, WBP) o a polvere sono per varie ragioni meno stimolanti per il sistema immunologico e quelli concepiti per la polimerizzazione radiante tramite infrarossi od ultravioletti possono essere considerati indifferenti. Malgrado infatti tali prodotti comprendano anche leganti acrilici polifunzionali con capacità sensibilizzante, le tecniche impiantistiche di applicazione non comportano di norma esposizione dei lavoratori ai monomeri reattivi.
Rimandandovi alla lettura del documento sulle conseguenze delle diverse tipologie di prodotto, ribadiamo dunque che una valutazione predittiva di rischio di ipersensibilità immunologica deve avere “in primo piano i prodotti vernicianti a base solvente bicomponenti (patologia da diisocianati e da resine epossidiche)”. Mentre “i prodotti a base acqua sono a rischio essenzialmente per conservanti e antivegetativi (patologia cutanea)” e i prodotti in polvere “comportano soprattutto attenzione verso i catalizzatori-indurenti”.


Sono riportati alcuni elementi di prevenzione tecnica relativi alle “evoluzioni favorevoli nella formulazione dei prodotti vernicianti, nelle tecniche di applicazione, nelle protezioni ambientali e personali, nella dedicazione degli ambienti di verniciatura”:
- “i prodotti: abbassamento del contenuto in monomero di isocianico volatile nei sistemi bi componenti poliuretanici; modifiche chimiche nei sistemi bicomponenti poliesteri ed epossidici; affermazione dei vernicianti idrodispersi, idrosolubili, in polvere;
- le applicazioni: diminuzione dell’applicazione a pennello; miglioramento delle tecniche di spruzzo manuale e automatico; introduzione di nuovi impianti industriali semiautomatici;
- le protezioni: evoluzione delle cabine di verniciatura e delle relative aspirazioni; evoluzione degli impianti in linea; nuove maschere più confortevoli; diversificazione dei tipi di guanti;
- gli ambienti: progettazione più razionale per i nuovi reparti; modifiche e separazioni sostanziali nei vecchi reparti; maggiore pianificazione nella manutenzione degli impianti”.
La prevenzione individuale può ancora ridurre ulteriormente il rischio allergico.


In particolare “nessun caso sospetto deve essere trascurato, poiché l'evenienza di una sensibilizzazione immunologica non è prevedibile con certezza”.
Bisogna poi tener presente che “l'informazione tecnica sulla composizione dei prodotti vernicianti può essere fallace ed incompleta”.
Il che – conclude l’intervento – “implica per il medico del lavoro e per lo specialista di allergologia professionale, la necessità di documentarsi a fondo e di non trascurare nuove ipotesi etiologiche, promuovendo gli accertamenti specialistici anche se la scheda di prodotto è apparentemente tranquillizzante”.


Regione Lombardia, “ Volume degli atti” relativi al convegno “Salute e sicurezza nella verniciatura”, a cura di Piero Emanuele Cirla e Irene Martinotti (formato PDF, 1.52 MB).
http://www.efei.it/public/news/20012011_14.55.56_sicurezza_atti_verniciatura.pdf


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  • per lavorazione di Carteggiatura
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Questi KIT prevedono la protezione:
  • delle Vie respiratorie
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  • della vista
  • del Corpo
  • delle Mani
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