venerdì 4 febbraio 2011

Alla ricerca della sicurezza partendo dai PIEDI


La conoscenza delle calzature di sicurezza è ancora prerogativa di pochi: ovvero di esperti che nel corso della loro esperienza hanno capito e individuato le produzioni, le linee, gli accorgimenti tecnici che le calzature antinfortunistiche devono avere per essere comode.
E non stupisce quindi che gli utilizzatori finali, quando il datore di lavoro gli fornisce le scarpe di sicurezza, rimangano delusi dalle scelte e dalle soluzioni adottate; per non parlare poi di coloro che, dopo averle indossate, cominciano ad avere problemi (spesso causa di ulteriori patologie posturali): non se ne esce da questo circolo poco virtuoso.



Le performance rappresentano il vero punto di forza di questa linee: sia in fase di test di laboratorio, sia in fase di utilizzo, i risultati ottenuti ne evidenziano l’affidabilità, il comfort e la leggerezza, pur nel rispetto di un rapporto QUALITA`- PREZZO rigoroso.





Le patologie rilevate spesso sono più lunghe da risolvere, rispetto alla semplice adozione di calzature alternative (un esempio è la postura: molto spesso indossando scarpe anti-infortunistiche si assume una postura rigida: ginocchia iperestese, collo in avanti e spalle intra-ruotate, essendo più spesse nella parte posteriore ci proiettano in avanti e ci portano a tutta una serie di controproducenti aggiustamenti posturali; di norma si associano un'aumento di rigidità dei muscoli posteriori della coscia (a cui ci appendiamo per così dire), e ad una sovraestensione dell'Achilleo (anche se si penserebbe che questo venisse meno "stretchato"). Cioè si sta in piedi tipo Totò.


Preferire sempre modelli dotati di puntale Light-Plus® in composito (e non in acciaio) e lamine in Kevlar® (e non in acciaio): già è un primo passo verso il benessere e la salute dei piedi degli operatori.
Preferire sempre modelli in fiore idrorepellente per la categoria S3 e modelli in pelle scamosciata e tessuto tecnico per la categoria S1P (secondo le condizioni di uso e i parametri termici).
All`avanguardia per la protezione degli arti inferiori sul lavoro, alcune produzioni si sono imposte di brevettare  l`uso contemporaneo di alcuni elementi fondamentali ed imprescindibili, quali:


Soletta antiperforazione in materiale composito, a protezione del100% della pianta del piede, che garantisce, a differenza dell`acciaio massima flessibilità ed enorme leggerezza.


Puntale di protezione in materiale polimerico con peso inferiore del 51% sulla taglia 42 rispetto all`acciaio e protezione dal rischio di schiacciamento di 200 joule.


Fodera in materiale a tre strati per avvolgere il piede a garantire traspirabilità e passaggio all`esterno dell`umidità.


Giroforma sul collo del pide è superiore a 255 mm sulla taglia 42.


Coprisottopiede anatomico, antistatico a struttura alveolare per il passaggio dell`umidità ed in generale per il ricircolo dell`aria per migliorare la traspirabilità.

Gamma GILET Alta Visibilità