mercoledì 9 febbraio 2011

Conseguenze psicologiche di un infortunio sul lavoro


L’ANMIL Associazione Nazionale Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro ha presentato una ricerca riguardante le conseguenze psicologiche che possono derivare dal rimanere vittime di un infortunio sul lavoro. Depressione, preoccupazione, stress, ansia e disorientamento, temi importanti nella discussione corrente riguardante la sicurezza dei lavoratori e la tutela della loro salute.

La ricerca è stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, ed è stata pubblicata a titolo “I disturbi emozionali dopo un infortunio sul lavoro”. Realizzata da cinque ricercatrici dell’ateneo veneto è nata per dare forma, inquadrare e trascrivere un fenomeno sempre più presente nella quotidianità dei lavoratori italiani. Un aspetto inerente l’infortunio sul lavoro, non più trascurabile, sul quale approntare misure di prevenzione e cura.  Il disagio, la crisi psicologica causata da un incidente. Un aggravio che va a sommarsi alla già pesante condizione di un infortunato, “una sorta di tossina secondaria che si inserisce nell’organismo e nella vita del soggetto che li subisce, condizionandone le emozioni, il modo di porsi nelle relazioni sociali e, soprattutto, il suo valore lavorativo e professionale”.

Quattro gli studi affrontati, aventi come obiettivo generale “quello di definire una procedura di valutazione sistematica delle conseguenze psicologiche di un incidente sul lavoro in grado di cogliere la sintomatologia di stress psicologico e disadattamento, o la presenza di disturbi clinici conclamati”.

Tra le tecniche di ricerca utilizzate indicatori fisici come frequenza cardiaca e conduttanza cutanea per capire quanto la condizione psicologica incida sul corretto funzionamento del corpo umano; l’interferenza emozionale, per capire quanto emozione e ansia possano danneggiare il livello di attenzione.
La ricerca è andata a indagare patologie e disturbi personali  come: disturbi d’ansia conclamati, depressione, stress, stress post-traumatico, disturbi di somatizzazionestanchezza cronica, disadattamento, disturbi del sonno, dolore diffuso, incubi, disturbi somatici, irritabilità, ricordi ricorrenti.  Un corposo campionario clinico associabile alle conseguenze da infortunio sul lavoro.
Termini e sintomatologie incrociate, individuate e confrontante con la vita delle persone, con l’età, con gli anni di distanza dall’incidente. Dati, vite e bisogni, dal rapporto tra i quali fare emergere uno studio complessivo del caso, utile e foriero di normativa e legislazione previdenziali attuali e incisive.
La ANMIL, pur continuando a sollecitare interesse e concreta attenzione per la tutela contro i rischi professionali, dalla prevenzione alla riabilitazione, ha progressivamente affinato la riflessione sulle cause del disagio sociale connesse al fenomeno degli infortuni e delle malattie da lavoro. Disagio che ha certo una valenza immediatamente economica, ma anche di lungo periodo, se così si può dire, qualora le conseguenze della menomazione abbiano tempi lunghi, percorsi insidiosi e difficili da seguire nel loro andamento nocivo“.
“Ancora lungo il percorso della ricerca scientifica sul tema, soprattutto per il passaggio dalla fase di ricarca di base al consolidamento dei risultati da porre a base di una successiva attvità di ricerca orientata al fare; quella ricerca, cioè, che consente poi, ad organizzazioni come la nostra, agli enti come l’INAIL, ai Ministri ed al Parlamento di tirare le fila, di compiere le scelte che gli appartengono”.
“Da tempo puntiamo a spostare tali temi dal terreno scientifico per trasferirli sul terreno di attenzione sociale e politica diffusa. Solo così potremo far consolidare una piattaforma di attese consapevoli, prima e di rivendicazioni, poi, che tocchino il versante della tutela prevenzionale, la rilevanza indennitaria, il tema del sostegno umano e psicologico di cui vi sia bisogno”.

La ricerca definitiva I disturbi emozionali dopo un infortunio sul lavoro è consultabile in formato PDF sul sito ANMIL.

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