PALA E FLABELLO
1 P615 - pala battifuoco lamellare con manico in legno, lunghezza cm. 150
2 P610 - flabello battifuoco con manico in legno, lunghezza cm. 100
BADILI
3 P611 - badile pieghevole in allumino, lunghezza cm 100
4 P640 - badile a punta forgiato, lunghezza cm 28 x 28, con manico in legno cm 140
RASTRO E ZAPPASCURE
5 P613 - rastro in alluminio, lunghezza cm 120
6 P618 - zappascure con manico in legno cm 100
7 ASCIA
Ascia con testa in acciaio forgiato nera e manico in legno.
P900 - ascia cm 90, peso kg 3,5
8 ASCIA PICCOLA
Testa in acciaio forgiato nera, manico in legno, con fodero in cuoio con aggancio per cintura. Manico cm 37.
P940 - ascia piccola, peso kg 0,6
8 ASCIA PICCOLA
Testa in acciaio forgiato nera, manico in legno, con fodero in cuoio con aggancio per cintura. Manico cm 37.
P940 - ascia piccola, peso kg 0,6
9 SEGACCIO PIEGHEVOLE
Lama ARS da cm 21 con manico pieghevole in plastica da cm 21. Impugnatura ergonomica.
P501 - segaccio pieghevole
10 RONCOLA
Attrezzo forgiato in un solo pezzo in acciaio UNI C55. Affi lato temprato durezza HRC 52-52. Comprensivo di fodero e manico in cuoio da cm 12 circa.
P605 - roncola lunghezza lama cm. 28
PICOZZINI
1 impianti e attrezzature elettriche,
il documento sottolinea che gli impianti, le attrezzature ed i singoli componenti “devono essere realizzati in conformità alle specifiche tecniche tali da garantire il rispetto della regola dell’arte”.
Inoltre:
- “i lavoratori devono ricevere istruzioni sul corretto uso delle attrezzature e degli impianti elettrici;
- nel caso debba provvedersi ad una alimentazione provvisoria di una apparecchiatura elettrica, il cavo elettrico deve avere la lunghezza strettamente necessaria ed essere posizionato in modo da evitare possibili danneggiamenti;
- le riparazioni elettriche devono essere effettuate da personale competente e qualificato”.
E ancora riguardo ai materiali facilmente combustibili o infiammabili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive, si segnala che “non devono essere ubicati in prossimità di apparecchi, di illuminazione, in particolare dove si effettuano travasi di liquidi”.
2 depositi e sull’utilizzo di materiali infiammabili e facilmente combustibili.
Si indica che “dove è possibile, occorre che il quantitativo dei materiali infiammabili o facilmente combustibili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive sia limitato a quello strettamente necessario per la normale conduzione dell’attività e tenuto lontano dalle vie di esodo”.
E chiaramente, laddove possibile, le sostanze infiammabili “devono essere sostituite con altre meno pericolose”.
Altre indicazioni relative ai depositi e alla manipolazione di materiali infiammabili e facilmente combustibili:
- “il deposito di materiali infiammabili deve essere realizzato in luogo isolato o in locale separato tramite strutture dotate di adeguate caratteristiche di resistenza al fuoco;
- i lavoratori che manipolano sostanze infiammabili o chimiche pericolose devono essere adeguatamente informati, formati e addestrati sulle misure di sicurezza da osservare;
- i lavoratori devono essere anche a conoscenza delle proprietà delle sostanze e delle circostanze che possono incrementare il rischio di incendio”.
Si ricorda poi che i materiali di pulizia, se combustibili, “devono essere tenuti in idonei armadi o in appositi ripostigli. Al termine delle pulizie il materiale deve essere allontanato all’esterno dei luoghi di lavoro negli appositi spazi e contenitori all’uopo destinati”.
3 fonti di calore.
Alcune utili indicazioni:
- “i generatori di calore devono essere utilizzati in conformità alle istruzioni dei costruttori;
- i luoghi dove si effettuano lavori di saldatura o di taglio alla fiamma o con presenza di fiamme libere, devono essere tenuti liberi da materiali combustibili ed è necessario tenere sotto controllo le eventuali scintille. Detti lavori devono essere eseguiti all’interno di aree idoneamente aerate; è necessario, inoltre, valutare il rischio interferenziale con altre lavorazioni (per esempio verniciatura, manipolazione di sostanze infiammabili);
- i condotti di aspirazione di cucine, forni, seghe, molatrici, devono essere tenuti puliti per evitare l’accumulo di grassi o polveri;
- ove prevista la valvola di intercettazione dì emergenza del combustibile deve essere collocata in posizione facilmente accessibile e segnalata e oggetto di manutenzione e controlli regolari”.
Inoltre:
- “i lavoratori devono ricevere istruzioni sul corretto uso delle attrezzature e degli impianti elettrici;
- nel caso debba provvedersi ad una alimentazione provvisoria di una apparecchiatura elettrica, il cavo elettrico deve avere la lunghezza strettamente necessaria ed essere posizionato in modo da evitare possibili danneggiamenti;
- le riparazioni elettriche devono essere effettuate da personale competente e qualificato”.
E ancora riguardo ai materiali facilmente combustibili o infiammabili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive, si segnala che “non devono essere ubicati in prossimità di apparecchi, di illuminazione, in particolare dove si effettuano travasi di liquidi”.
2 depositi e sull’utilizzo di materiali infiammabili e facilmente combustibili.
Si indica che “dove è possibile, occorre che il quantitativo dei materiali infiammabili o facilmente combustibili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive sia limitato a quello strettamente necessario per la normale conduzione dell’attività e tenuto lontano dalle vie di esodo”.
E chiaramente, laddove possibile, le sostanze infiammabili “devono essere sostituite con altre meno pericolose”.
Altre indicazioni relative ai depositi e alla manipolazione di materiali infiammabili e facilmente combustibili:
- “il deposito di materiali infiammabili deve essere realizzato in luogo isolato o in locale separato tramite strutture dotate di adeguate caratteristiche di resistenza al fuoco;
- i lavoratori che manipolano sostanze infiammabili o chimiche pericolose devono essere adeguatamente informati, formati e addestrati sulle misure di sicurezza da osservare;
- i lavoratori devono essere anche a conoscenza delle proprietà delle sostanze e delle circostanze che possono incrementare il rischio di incendio”.
Si ricorda poi che i materiali di pulizia, se combustibili, “devono essere tenuti in idonei armadi o in appositi ripostigli. Al termine delle pulizie il materiale deve essere allontanato all’esterno dei luoghi di lavoro negli appositi spazi e contenitori all’uopo destinati”.
3 fonti di calore.
Alcune utili indicazioni:
- “i generatori di calore devono essere utilizzati in conformità alle istruzioni dei costruttori;
- i luoghi dove si effettuano lavori di saldatura o di taglio alla fiamma o con presenza di fiamme libere, devono essere tenuti liberi da materiali combustibili ed è necessario tenere sotto controllo le eventuali scintille. Detti lavori devono essere eseguiti all’interno di aree idoneamente aerate; è necessario, inoltre, valutare il rischio interferenziale con altre lavorazioni (per esempio verniciatura, manipolazione di sostanze infiammabili);
- i condotti di aspirazione di cucine, forni, seghe, molatrici, devono essere tenuti puliti per evitare l’accumulo di grassi o polveri;
- ove prevista la valvola di intercettazione dì emergenza del combustibile deve essere collocata in posizione facilmente accessibile e segnalata e oggetto di manutenzione e controlli regolari”.
4 apparecchi individuali o portatili di riscaldamento.
In questo caso le cause più comuni di incendio sono dovute generalmente alla inosservanza delle misure precauzionali, “quali ad esempio:
a) il mancato rispetto delle istruzioni di sicurezza quando si utilizzano o si sostituiscono i recipienti di g.p.l.;
b) il deposito di materiali combustibili sopra gli apparecchi di riscaldamento;
c) il posizionamento degli apparecchi portatili di riscaldamento vicino a materiali combustibili;
d) le negligenze nelle operazioni di rifornimento degli apparecchi alimentati a kerosene”.
Si ricorda che gli apparecchi di riscaldamento “devono rispettare le norme di buona tecnica e devono essere utilizzati secondo le istruzioni del costruttore”.
5 fumatori, si indica che vanno “identificate le aree dove il fumare può costituire pericolo di incendio e disporne il divieto”.
Inoltre nelle aree ove è consentito fumare:
- “occorre mettere a disposizione dei portacenere che dovranno essere svuotati regolarmente;
- i portacenere non debbono essere svuotati in recipienti costituiti da materiali facilmente combustibili, né il loro contenuto deve essere accumulato con altri rifiuti”.
E chiaramente “non deve essere permesso fumare nei depositi e nelle aree ove sono contenuti materiali combustibili o infiammabili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive”.
6 rifiuti e scarti di lavorazioni combustibili.
Il documento segnala che i rifiuti “non devono essere depositati, neanche temporaneamente, lungo le vie di esodo (corridoi, scale, disimpegni) o dove possano entrare in contatto con sorgenti di ignizione”.
E l’accumulo di scarti di lavorazione “deve essere evitato e ogni scarto o rifiuto deve essere rimosso giornalmente e depositato in un’area idonea preferibilmente fuori dell’edificio”.
Ad esempio bisogna considerare i problemi correlati a:
a) “accumulo di materiali combustibili;
b) ostruzione delle vie di esodo;
c) bloccaggio in apertura delle porte resistenti al fuoco;
d) realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco”.
1° all’inizio della giornata lavorativa occorre assicurarsi che l’esodo delle persone dal luogo di lavoro sia garantito;
2° alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l’innesco di un incendio.
Inoltre:
- “ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l’ultimazione dei lavori per assicurarsi che non ci siano materiali accesi o braci, anche successivamente all’ultimazione dei lavori (es: posa di guaina bituminosa);
- nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione. Al termine dei lavori il sistema di rivelazione ed allarme deve essere provato;
- particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione e risistemazione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile”.
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Sicurezza antincendio datori di lavoro - Linee guida per la valutazione dei rischi