In linea di principio tutti i gruppi di lavoratori che effettuano attività all'aperto sono potenzialmente esposti a un rischio sanitario da freddo. Così per esempio i lavoratori nei settori dell'edilizia in generale, costruzioni sotterranee, aziende forestali, ditte di trasporti, addetti alla manutenzione delle strade, lavoratori dell'agricoltura o presso il comune.
Lavori con esposizione al freddo in ambiente interno vengono effettuati per esempio nell'industria di trattamento degli alimenti o in celle frigorifere o magazzini frigoriferi di diverse industrie.
Inoltre, così come per altre patologie multifattoriali, le patologie freddo correlate potrebbero essere riconosciute come malattie professionali.
Inoltre, così come per altre patologie multifattoriali, le patologie freddo correlate potrebbero essere riconosciute come malattie professionali.
Interno pile antipilling 270 gr/m²
6 colori: beige, blu, marrone, azzurro, rosso, verde
2 tasche con zip
1 taschino lato sx con zip
1 taschino interno
Cartoni da 10 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Art. GIL2
Gilet in tessuto esterno 35% cotone e 65% poliestere
Imbottitura 100% poliestere 220 gr/m²
14 colori: giallo, azzurro royal, beige, grigio, bordeaux, marrone, blu, nero, arancio, verde, verde militare, rosso, verde bottiglia
Esterno 8 tasche
1 taschino interno
2 scomparti porta penna
1 taschino sul petto porta cellulare
Collo alto, chiusura con zip lunga
regolazione vita sui fianchi
dietro arrotondato e più lungo
giromanica con elastico Cartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: XS - 3XL - 4XL
Art. GIL3
Gilet in tessuto tecnico softshell 350 gr/m²
9 colori: nero, grigio, bianco, blu navy, azzurro royal, rosso, arancio, giallo fluo, verde chiusura con zip + 2 tasche con zipCartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: 3XL nero, blu navy
Taglie bimbo: 3 - 4/5 - 6/8 - 10/12 anni
Art. GIL4
Gilet in tessuto esterno 35% cotone e 65% poliestere
10 colori su sprone di colore giallo: azzurro royal, bordeaux, grigio, blu navy, nero, rosso, verde scuro, verde medio, verde chiaro, giallo,
2 colori su sprone di colore arancio: blu navy, arancio
chiusura con zip doppio cursore + 2 tasche con zip
Cartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: 3XL nero, blu navy
Le attività che vengono svolte in spazi aperti o al coperto nelle aziende, nell'industria o in esercizi commerciali possono comportare un'importante esposizione al freddo, soprattutto se ad esso si associa vento e umidità.
Esterno 8 tasche
1 taschino interno
2 scomparti porta penna
1 taschino sul petto porta cellulare
Collo alto, chiusura con zip lunga
regolazione vita sui fianchi
dietro arrotondato e più lungo
giromanica con elastico Cartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: XS - 3XL - 4XL
Art. GIL3
Gilet in tessuto tecnico softshell 350 gr/m²
9 colori: nero, grigio, bianco, blu navy, azzurro royal, rosso, arancio, giallo fluo, verde chiusura con zip + 2 tasche con zipCartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: 3XL nero, blu navy
Taglie bimbo: 3 - 4/5 - 6/8 - 10/12 anni
Gilet in tessuto esterno 35% cotone e 65% poliestere
Imbottitura 100% poliestere 200 gr/m²
12 colori: Blu, Grigio, Nero + tinte a contrasto
Esterno 8 tasche
1 taschino interno
2 scomparti porta penna
1 taschino sul petto porta cellulare
Collo alto, chiusura con zip lunga
regolazione vita sui fianchi
dietro arrotondato e più lungo
giromanica con elastico Cartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: 3XL
Esterno 8 tasche
1 taschino interno
2 scomparti porta penna
1 taschino sul petto porta cellulare
Collo alto, chiusura con zip lunga
regolazione vita sui fianchi
dietro arrotondato e più lungo
giromanica con elastico Cartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: 3XL
Art. GIL5
Gilet impermeabile con rivestimento in poliuretano e imbottitura interna da 200 gr/m² norme EN47110 colori su sprone di colore giallo: azzurro royal, bordeaux, grigio, blu navy, nero, rosso, verde scuro, verde medio, verde chiaro, giallo,
2 colori su sprone di colore arancio: blu navy, arancio
chiusura con zip doppio cursore + 2 tasche con zip
Cartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: 3XL nero, blu navy
Le categorie di lavoratori esposti alle lavorazioni a basse temperature sono:
- lavoratori dell' edilizia (muratori, carpentieri) che operano in orari con temperature rigide o in alcune latitudini sfavorevoli e/o in zone montane;
- lavoratori della grande distribuzione che operano in celle frigorifere e lavoratori definiti banconisti (esempio: macellai);
- lavoratori del comparto metalmeccanico che operano sulla analisi e controlli di qualità dei sistemi meccanici a basse temperature (esempio: ingegneri meccanici);
- lavoratori dell'industria conserviera e dei surgelati;
- lavoratori del settore agricolo.
In ambienti freddi si può avere un effetto negativo sul rendimento e sulla salute dei soggetti. Questi effetti consistono in un disagio, aumento dello stress fisico, riduzione del rendimento e malattie o lesioni da freddo.
Dato l'effetto negativo del freddo sia sulla salute umana e sul rendimento sia anche su produttività, qualità e sicurezza del lavoro, è necessario tenere presente una strategia che consiste in pratiche e procedure per la valutazione e la gestione del rischio in ambienti freddi.
Definizione del lavoro a basse temperature
A seconda degli standard applicati, vengono definiti come lavoro a basse temperature quei lavori svolti a temperature inferiori a +10 o inferiori a +15°C. Per lavori svolti in ambienti interni l'ambito di bassa temperatura viene suddiviso in cinque fasce tra +15°C e -30°C.
Effetti del freddo sulle persone
Nelle persone sane la normale temperatura corporea interna varia tra 35,8 e 37,2°C. Questa può essere misurata con un termometro per la febbre. I normali punti di misurazione sono la bocca, il cavo ascellare o l'intestino retto; i valori misurati nell'intestino retto (temperatura rettale) rappresentano meglio la temperatura corporea interna. La temperatura corporea solitamente rimane invariata quando il calore corporeo in eccesso può essere ceduto all'ambiente. Quindi, soggiornando in ambienti con temperature nell'ambito del comfort, prevale la perdita di calore. Il 55-65% viene quindi ceduto sotto forma di calore radiante, il 2-3% sotto forma di calore di conduzione. La cessione di calore al di sopra del calore di conduzione può essere notevolmente aumentata fino a 5 volte indossando vestiti umidi, e fino a 25 volte restando nell'acqua fredda.
Quando la perdita di calore supera la produzione di calore del corpo entrano in funzione dei meccanismi di compenso per il mantenimento della temperatura corporea. Il più spiccato è la reazione che consiste nella restrizione dei vasi sanguigni e nella redistribuzione dei volumi ematici agli organi interni, per proteggere questi ultimi da un ulteriore perdita di calore.
Questa redistribuzione del sangue verso gli organi interni comporta una riduzione della irrorazione sanguigna di superficie corporea, braccia, gambe, viso ed estremità. A fronte dell'effetto positivo di questa reazione del corpo si verifica una continua diminuzione della temperatura nelle aree meno vascolarizzate. Localmente si produce una vasocostrizione periferica e una riduzione del flusso ematico che possono portare a lesioni tissutali locali. Con una sempre maggiore esposizione al freddo aumentano le lesioni tissutali associate alla ridotta irrorazione e si formano coaguli ematici all'interno dei vasi.
Dato l'effetto negativo del freddo sia sulla salute umana e sul rendimento sia anche su produttività, qualità e sicurezza del lavoro, è necessario tenere presente una strategia che consiste in pratiche e procedure per la valutazione e la gestione del rischio in ambienti freddi.
Definizione del lavoro a basse temperature
A seconda degli standard applicati, vengono definiti come lavoro a basse temperature quei lavori svolti a temperature inferiori a +10 o inferiori a +15°C. Per lavori svolti in ambienti interni l'ambito di bassa temperatura viene suddiviso in cinque fasce tra +15°C e -30°C.
Effetti del freddo sulle persone
Nelle persone sane la normale temperatura corporea interna varia tra 35,8 e 37,2°C. Questa può essere misurata con un termometro per la febbre. I normali punti di misurazione sono la bocca, il cavo ascellare o l'intestino retto; i valori misurati nell'intestino retto (temperatura rettale) rappresentano meglio la temperatura corporea interna. La temperatura corporea solitamente rimane invariata quando il calore corporeo in eccesso può essere ceduto all'ambiente. Quindi, soggiornando in ambienti con temperature nell'ambito del comfort, prevale la perdita di calore. Il 55-65% viene quindi ceduto sotto forma di calore radiante, il 2-3% sotto forma di calore di conduzione. La cessione di calore al di sopra del calore di conduzione può essere notevolmente aumentata fino a 5 volte indossando vestiti umidi, e fino a 25 volte restando nell'acqua fredda.
Quando la perdita di calore supera la produzione di calore del corpo entrano in funzione dei meccanismi di compenso per il mantenimento della temperatura corporea. Il più spiccato è la reazione che consiste nella restrizione dei vasi sanguigni e nella redistribuzione dei volumi ematici agli organi interni, per proteggere questi ultimi da un ulteriore perdita di calore.
Questa redistribuzione del sangue verso gli organi interni comporta una riduzione della irrorazione sanguigna di superficie corporea, braccia, gambe, viso ed estremità. A fronte dell'effetto positivo di questa reazione del corpo si verifica una continua diminuzione della temperatura nelle aree meno vascolarizzate. Localmente si produce una vasocostrizione periferica e una riduzione del flusso ematico che possono portare a lesioni tissutali locali. Con una sempre maggiore esposizione al freddo aumentano le lesioni tissutali associate alla ridotta irrorazione e si formano coaguli ematici all'interno dei vasi.
Attraverso un aumento del tono muscolare e del tremore muscolare, cosiddetto tremore da freddo, viene prodotto calore e il metabolismo viene aumentato ai fini della termogenesi. Un tremore intenso può aumentare la temperatura corporea di 3-4°C nel giro di un'ora. In caso di ipotermia da lieve a moderata il tremore da freddo porta ad un aumento del metabolismo da 5 a 6 volte rispetto alla situazione di riposo. Se la temperatura del corpo scende sotto i 28°C di regola si verifica una perdita di coscienza e il tremore muscolare, fattore fondamentale per il riscaldamento del corpo, alla fine si arresta. Se l'esposizione al freddo continua si verifica la morte per ipotermia.
La ridotta irrorazione sanguigna di cute ed estremità provoca sensazioni da freddo e limitazione di mobilità, sensibilità e capacità di manipolazione. Il rischio di infortunio aumenta a causa della contemporanea riduzione di reattività, attenzione e rendimento.
La ridotta irrorazione sanguigna di cute ed estremità provoca sensazioni da freddo e limitazione di mobilità, sensibilità e capacità di manipolazione. Il rischio di infortunio aumenta a causa della contemporanea riduzione di reattività, attenzione e rendimento.
Il Documento completo della SUVA è scaricabile qui
La norma UNI EN ISO 15743 presenta una strategia ed indica i mezzi per la valutazione ed il controllo del rischio freddo nel posto di lavoro, prevedendo sia una lista di controllo per l'identificazione dei problemi freddo-correlati sul luogo di lavoro, nonché un questionario ( ad uso del medico competente) con lo scopo di mettere in rilievo i soggetti più suscettibili al freddo.
L’attenzione si dovrà concentrare sui seguenti fattori:
- eccesiva sensibilità e percezione del freddo;
- presenza di orticaria da freddo;
- presenza di sintomi respiratori incluse le alte e basse vie respiratorie;
- presenza di sintomi cardiovascolari centrali e periferici;
- sintomi osteomuscolari.
Il freddo determina una ridotta motilità delle cellule ciliate che rivestono l'apparato respiratorio, riduce la clearance mucociliare favorendo la moltiplicazione virale e batterica nell'apparato respiratorio determinando l'insorgenza di malattie respiratorie. In particolare la rinosinusite può essere considerata una patologia a genesi multifattoriale.
Infatti particolari condizioni climatiche di freddo ed umidità, esposizione ad inquinanti atmosferici, fumo, ecc. rappresentano condizioni in grado di modificare la motilità ciliare.
Se l'esposizione lavorativa è stata qualitativamente e quantitativamente valida (tempo di esposizione superiore almeno a 3 anni) con ricadute e/o recrudescenza dei sintomi rinosinusitici, con ITA accertata (inabilità temporanea assoluta, ndr) possono ricorrere nella fattispecie gli estremi medico legali per richiedere il riconoscimento di malattia professionale.