martedì 21 dicembre 2010

CALDAIE: Intossicazione da Monossido di Carbonio


Generalmente non mi occupo del privato, ma solo di Situazioni e Contesti lavorativi, ma oggi mi sembra opportuno segnalarVi questo problema.

Caldaie e stufette, il pericolo viene dal camino. Con l'inizio di novembre, la normativa in materia consente l'accensione degli impianti, ma prima di procedere è bene effettuare un'attenta manutenzione, in particolare alle vie di evacuazione dei fumi, ovvero canne fumarie, camino, e comignoli. In passato si registrarono tre casi di intossicazione da monossido di carbonio, con tanto di ricovero in camera iperbarica a causa di malfunzionamenti di impianti già controllati.

«Purtroppo, tutti gli anni registriamo infortuni, più o meno seri, legati al cattivo funzionamento di caldaie e, soprattutto, stufette - commenta Luciano Valentini, direttore dell'U.O. Impiantistica Antinfortunistica del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl di Forlì - A volte, gli incovenienti si verificano nonostante sia stata effettuata la manutenzione, che spesso risulta superficiale e poco approfondita».

«Quando intervenimmo - ricorda il dott. Valentini - verificammo serie negligenze: in una casa, il camino era ostruito da un nido, che aveva impedito ai fumi di uscire, nelle altre, invece, la canna fumaria era così piena di fuliggine e sporcizia da aver costituito un tampone». Questo accade perché spesso nell'effettuare la manutenzione ci si sofferma più sul rendimento dell'apparecchio che non sullo stato dei canali di evacuazione dei gas.

«Ogni casa produttrice è collegata a una ditta che si occupa di ispezionare periodicamente gli impianti - spiega il dott. Valentini - A seguito del controllo, l'incaricato rilascia una dichiarazione di conformità, compilando il libretto dove si annotano tutti gli esiti delle verifiche. La normativa prevede per le caldaie più piccole una manutenzione annuale, mentre per le caldaie centralizzate ogni sei mesi. In ogni caso, l'aspetto più importante sono le vie di evacuazione dei fumi: se non funzionano bene, c'è il rischio di intossicazione da monossido. Bisogna pertanto sincerarsi che l'addetto alla manutenzione ispezioni bene anche queste componenti».

Per evitare brutte sorprese, si possono poi utilizzare alcuni accorgimenti, ad esempio «inserire nel camino una rete di protezione, così da evitare che gli uccelli o altri intrusi vi possano penetrare». In altri casi, i pericoli derivano dall'imperizia dei singoli. «Diversi incidenti li registriamo a inizio autunno, quando il freddo si avverte solo di mattina e di sera - racconta il direttore - Per avere un po' di calore senza bisogno di avviare la caldaia, ci sono persone che accendono il forno a gas della cucina, tenendo lo sportello aperto. In stanze piccole, l'ambiente fa presto a saturarsi di monossido, soprattutto se non ci sono né cappa né foro di aerazione. Una situazione di questo genere si è verificata una volta, in un monolocale abitato da una coppia: la moglie è svenuta, il marito, per fortuna, è riuscito a dare l'allarme». Un altro periodo a rischio è quello dellefestività natalizie.

«Fra Natale e Capodanno, complici le ferie e il freddo, si passa più tempo in casa, senza, magari, aerarla adeguatamente - illustra Valentini - Qualora si accenda il camino e, contemporaneamente, sia in funzione la caldaia, può avvenire un'inversione del tiraggio: non essendoci sufficiente aria per la combustione, il camino risucchia tutta quella presente all'interno dell'abitazione, compresi i fumi della caldaia, che, se quest'ultima non è stagna, rifluiscono all'interno, con seri rischi per la salute.

Gamma GILET Alta Visibilità