lunedì 12 luglio 2010

DPI Guanti protettivi per ogni lavoro o applicazione








NON esiste un guanto universale 

che protegga da tutti i possibili rischi e pericoli, (fisici o chimici o termici, ect.). E' necessario disporre di un tipo di guanti adatto ad ogni applicazione, funzione, processo o ad ogni prodotto.

La direttiva europea 89/686 definisce tre categorie di rischio:

- Cat.1 Rischi minori:

“EPI di concezione semplice, destinati all'igiene, al comfort o a proteggere contro dei rischi i cui effetti non hanno conseguenze sulla salute dell'utilizzatore o sono facilmente reversibili”. Si tratta in genere di guanti leggeri o economici, piacevoli da portare e che aumentano sensibilmente il comfort del lavoro”. Ad esempio possono proteggere contro l'umidità, l'abrasione leggera, le escoriazioni o le ustioni superficiali;

- Cat. 2 Rischi intermedi:
“EPI di concezione elaborata in vista di proteggere contro dei pericoli le cui conseguenze per la salute possono essere durature”. I guanti di questa categoria sono molti e spesso sono composti da “diversi materiali in modo da rispondere a qualsiasi genere di esigenza professionale” (ad esempio guanti che proteggono “da tagli, abrasioni, dalle ustioni, dai prodotti chimici, dagli agenti infettivi, dalla contaminazione radioattiva”);

- Cat. 3 Rischi mortali o invalidanti:
“EPI di concezione molto particolare, destinati a proteggere contro danni irreversibili per la salute”. Sono dispositivi di protezione molto specifici, destinati per esempio a pompieri, macellai, elettricisti, operatori nell'industria chimica, operatori nelle fonderie.

Esistono diverse tipologie di guanti resistenti a:

- sollecitazioni meccaniche: il pittogramma corrispondente fa riferimento alla norma europea EN 388 che precisa la resistenza dei guanti ad abrasione, taglio tramite tranciatura, lacerazione e perforazione. Resistenza che è specificata da quattro cifre sotto i pittogrammi. “Se il test non è applicato al guanto sottoposto a test oppure non è stato realizzato, la lettera X figura al posto della cifra”. Inoltre “contrariamente a quello che si potrebbe essere indotti a credere, il pittogramma martello non significa una protezione contro lo schiacciamento”;


- taglio in seguito a impatto: la norma EN 1082 definisce in modo specifico questa resistenza. Il pittogramma relativo “si trova in genere sui guanti in cotta di maglia destinati ai macellai e a chi disossa”;


- prodotti chimici e microrganismi: è la norma EN 374 che “definisce la protezione contro la penetrazione e la permeazione dei prodotti chimici attraverso dei guanti”. Tre pittogrammi sono associati a questa norma. Il primo è relativo solo alla resistenza all'aria e all'acqua (il guanto non presenta nessuna porosità, punti di cucito non stagni o altre imperfezioni), il secondo è relativo alla resistenza al passaggio di microrganismi, batteri e funghi (la “protezione contro i virus è l'oggetto di una norma medica specifica”). Mentre il terzo indica la protezione da permeazione di sostanze chimiche. Riguardo a quest’ultima il pittogramma è accompagnato da un codice a tre lettere: si riferiscono a tre prodotti chimici standard, tra dodici (A metanolo, B acetone, C acetonitrile, D diclorometano, E disolfuro di carbonio, F toluene, G dietilamina, H tetraidrofurano, I acetato di etile, J n-eptano, K soda caustica 40%, L acido solforico 96%);


- calore e/o fuoco: la norma EN 407 definisce i criteri specifici ai guanti destinati a proteggere contro il calore e/o il fuoco, mentre la “norma EN 659 s'indirizza particolarmente agli equipaggiamenti di protezione per i pompieri”;


- freddo: la norma relativa a questi guanti è la EN 511, fa riferimento al freddo da convenzione e da contatto sino a -50°C, e precisa la permeabilità all'acqua”. Anche in questo caso è presente sotto il pittogramma un codice (convenzione/contatto/impermeabilità);


- radioattività: la norma EN 421 si occupa dei guanti destinati a proteggere contro la contaminazione radioattiva e le radiazioni ionizzanti (ad esempio usati in “cardiologia, in oncologia, nella ricerca e nell'industria nucleare”).



Altra norma è quella per i guanti destinati al contatto con gli alimenti. La norma sulla compatibilità dei guanti con gli alimenti è la EN 455 e garantisce:
- che le sostanze pericolose contenute nel materiale dei guanti non migrino verso gli alimenti.
- che eventuali microrganismi patogeni alla superficie della pelle contaminino gli alimenti.


La conformità dei guanti alle direttive europee viene segnalata più che dal logo CE (insignificante perché lo troviamo anche sui giocattoli) dai pittogrammi a forma di scudo. Esiste inoltre un “sistema preciso di test e di classificazione dei guanti” indicato da diverse le norme europee segnalate dalle lettere EN ...

La ns. società è in grado di effettuare ANALISI e SCREENING in relazione alla mansione e/o mestiere per l'individuazione dei GUANTI più appropriati secondo gli standards europei.
Le raccomandazioni di utilizzazione dei guanti vengono date a titolo indicativo e non impegnativo. Non sostituiscono l'analisi dei rischi fisici e chimici di ogni posto di lavoro e la consultazione delle schede specifiche tecniche fornite dai distributori e dai fabbricanti.



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