giovedì 4 febbraio 2010

SICUREZZA E PROTEZIONE DELLA SALUTE SUL LAVORO: UN TEST PER LE AZIENDE




Segnalo (sempre da SUVA) il test: “Sicurezza e Protezione della Salute: a che punto siamo? Un test per le aziende”.


Questo test, certo non esauriente e comunque da implementare con altri documenti di controllo più completi e relativi alla normativa italiana, è uno strumento che permette di valutare le condizioni di sicurezza e il livello di tutela della salute dei lavoratori con particolare riferimento alle piccole e medie aziende.

Inoltre, per come è strutturato, il documento si presta a fornire una base per creare e documentare l’adozione di un sistema di gestione della sicurezza nell’azienda e può indicare, anche per i datori di lavoro italiani, i punti deboli dove è necessario intervenire.


Il documento ricorda, nelle sue premesse, che ogni infortunio e ogni malattia “provocano inconvenienti, ore di lavoro perse e costi”, nonché “conseguenze gravi per le persone colpite e le loro famiglie”.
E dunque “vale la pena” fare in modo che in ogni azienda sia garantita la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori attraverso sistemi di gestione della sicurezza e politiche adeguate.


Per aiutare la verifica di eventuali falle nei propri sistemi di sicurezza è possibile rispondere alle domande contenute nel documento; domande che permettono, alla fine del test, una visione d’insieme dello stato della sicurezza e una panoramica su provvedimenti da prendere e priorità di cui tener conto nell’attività di pianificazione della sicurezza aziendale.


Facciamo qualche breve esempio di domande contenute nel documento …


Nel capitolo dedicato alle “Linee guida e obiettivi di sicurezza” - un capitolo che serve a ricordare che chi vuole promuovere la sicurezza deve farlo sapere, fissare gli obiettivi e agire di conseguenza - sono presenti tre domande:
- “la sicurezza e la protezione della salute sono integrate nei principi guida della Sua azienda?
- insieme con i collaboratori Lei si pone obiettivi concreti quanto alla sicurezza e alla tutela della salute (p. es. riduzione dei giorni d’assenza, ordine sul posto di lavoro, impiego dei dispositivi di protezione individuale ecc.)?
- controlla alla fine di ogni anno se gli obiettivi sono stati raggiunti e ne stabilisce di nuovi per l’anno successivo?”.


Nel capitolo dedicato invece all’individuazione dei pericoli e la valutazione dei rischi presenti in azienda, si ricorda che “si può venire a capo dei rischi solo se li si conosce” e sono presenti, sempre rivolte al datore di lavoro, quattro domande:

1° “si sono registrate le sostanze nocive per la salute utilizzate nell’azienda e se ne conoscono i pericoli?

2° ha effettuato una verifica sistematica dei potenziali pericoli legati agli impianti aziendali (macchinari, edifici, strumenti di lavoro ecc.) e alle singole attività (movimentazione di carichi, montaggio ecc.), utilizzando ad esempio delle liste di controllo, e ha documentato i risultati?

3° verifica periodicamente che l’elenco dei pericoli individuati sia aggiornato e completo? Una verifica è particolarmente indicata quando si acquista una nuova macchina o si introduce un nuovo processo lavorativo;

4° si provvede a chiarire gli infortuni, i «quasi-infortuni» e altri inconvenienti nei cicli di lavoro aziendali e a documentare il risultato?”


Queste, per finire, le dieci tematiche su cui vertono le domande del test:


- linee guida e obiettivi di sicurezza;
- organizzazione della sicurezza;
- formazione, istruzione, informazione;
- regole di sicurezza;
- individuazione dei pericoli, valutazione dei rischi;
- pianificazione e realizzazione delle misure;
- organizzazione dell’emergenza;
- partecipazione;
- tutela della salute;
- controllo, audit.


N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nel documento originale riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i lavoratori.


Suva, “Sicurezza e protezione della salute: a che punto siamo? Un test per le aziende”


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