lunedì 31 luglio 2023

Polvere Polimerica gelificante per sversamenti potenzialmente infetti

 




Polvere Polimerica gelificante Contenente Cloro 
per rimozione degli sversamenti potenzialmente infetti
Assorbimento e Gelificazione sversamenti fluidi organici e liquidi in generale
Linea assorbente gelificante deodorante per il comparto sanitario e alimentare
Confezione: 5 Kg.


Polvere Polimerica gelificante NON Contenente Cloro 
per rimozione degli sversamenti di chemioterapici, citotossici, prodotti chimici.
Assorbimento e Gelificazione sversamenti fluidi organici e liquidi in generale
Linea assorbente gelificante deodorante per il comparto sanitario e alimentare
Confezione: 5 Kg.


Questa polvere, in entrambe le versioni, ha proprietà gelificanti, stabilizzanti, filmogene ed emulsionanti e, a contatto con i liquidi, si gonfia rapidamente agevolando la raccolta e la rimozione del liquido disperso. La polvere è addizionata con un composto in grado di catturare e neutralizzare i cattivi odori.


Questa polvere si trasforma in un gel con elevata ritenzione, in quanto l´assorbimento è basato su un processo chimico-fisico. Utilizzato nelle industrie alimentari, industrie medico-farmaceutiche, ospedali, in particolare dove si verificano perdite di liquidi. sale operatorie, sale parto, ect. e per le imprese funebri.


Procedure di sicurezza da seguire per non spandere, disperdere, spargere accidentalmente prodotti o preparati chimici e farmaci antiblastici.  
Rischi legati allo spandimento, kit di emergenza, DPI, procedure e bonifiche;
rischi di esposizione ai farmaci chemioterapici antiblastici (i farmaci che bloccano la riproduzione cellulare).

In riferimento al Decreto legislativo 81/2008, il rischio dei chemioterapici antiblastici si deve considerare nell’ambito del Titolo IX Capo I (Protezione da agenti chimici).

In “ Procedura di sicurezza: intervento e bonifica a seguito di spandimenti accidentali di prodotti o preparati chimici e farmaci antiblastici”, a cura di Olivia Trinetta e Donatella Coltella, le procedure presentate hanno lo scopo di “gestire i rischi legati allo spandimento accidentale di prodotti o preparati chimici, anche a seguito di caduta accidentale di provette, matracci, beute o altro, e fornire uno strumento da utilizzare al fine di salvaguardare l’incolumità dei lavoratori, dei visitatori nonché dell’ambiente”. 

Ogni spandimento accidentale richiede un intervento immediato atto a “soccorrere il personale eventualmente coinvolto e a bonificare l’area interessata”.
 
Quali sono i rischi legati allo spandimento accidentale?
Per lo più i rischi legati allo spandimento di sostanze liquide o solide (pericolose e non) sono rappresentati da:
- “contaminazione dei lavoratori o di altro personale presente;
- contaminazione dell’ambiente dove si è verificato l’evento, dei locali attigui, del suolo e corsi d’acqua attraverso gli scarichi aziendali;
- incendio o esplosione qualora si tratti di una sostanza infiammabile”.
Inoltre se si tratta di sostanze liquide “può essere presente il rischio di scivolamento” e se si tratta di sostanza “contenute in recipienti di vetro, a seguito di rottura del contenitore, può essere presente il rischio di ferite”.
 
Fare riferimento alle schede di sicurezza ed alle relative prescrizioni in caso di fuoriuscita del prodotto e porre particolare attenzione ad eventuali controindicazioni nell’uso di prodotti assorbenti (es. divieto di utilizzo di segatura o stracci per i prodotti corrosivi). In caso di dubbio utilizzare sempre assorbenti in polvere.
 
Procedure riguardo allo spandimento di prodotti liquidi o di prodotti in polvere o granuli.
 
Necessario predisporre il “Kit di emergenza”, un contenitore facilmente trasportabile contenente ad esempio:
- “paletta e spatola monouso per la raccolta dei materiali ed eventualmente dei vetri;
- panni assorbenti o garze;
- prodotti assorbenti e/o inertizzanti;
- contenitore per la raccolta dei rifiuti”.
I prodotti assorbenti in polvere “servono a solidificare e a rendere inerti tutti i prodotti chimici (acidi, basi, ossidanti, solventi, oli). Riducono il rischio di errore nella scelta del giusto materiale assorbente”.
I dispositivi di protezione individuale necessari sono guanti protettivi da rischi chimici, camice impermeabile, soprascarpe, occhiali a mascherina o visiera protettiva, semimaschera in gomma da usare in caso di spandimento di sostanze liquide, mascherina antipolvere FFP3 da usare in caso di sostanze solide in polvere o granuli).

Procedura generale da mettere in atto in caso di spandimento di prodotti liquidi
(consultare la scheda di sicurezza del prodotto coinvolto):
- “evacuare la zona facendo allontanare le persone;
- chiudere le porte e arieggiare aprendo le finestre (se presenti);
- indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale presenti nel kit;
- versare la sostanza assorbente partendo dalla periferia dello spandimento per arrivare all’interno;
- attendere il solidificarsi della polvere;
- asportare il prodotto assorbito con paletta e spatola;
- in caso di frammenti di vetro, raccoglierli con la apposita paletta monouso;
- eventualmente lavare con acqua o altro liquido se indicato dalla scheda di sicurezza;
- asciugare e verificare che le superfici non presentino della scivolosità residua;
- stoccare adeguatamente e smaltire i prodotti utilizzati secondo le procedure aziendali (rifiuti)”.
 
Procedura generale in caso di spandimento di prodotti in polvere o granuli
liquidi  (consultare la scheda di sicurezza del prodotto coinvolto):
- “evacuare la zona facendo allontanare le persone;
- chiudere porte e finestre evitando di creare correnti d’aria;
- evitare operazioni che possano sviluppare o sollevare polveri;
- indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale presenti nel kit;
- circoscrivere lo spandimento al fine di evitare contaminazioni ambientali;
- se previsto dalla scheda di sicurezza inumidire le poveri;
- raccogliere le polveri con panni inumiditi,
- asportare il prodotto assorbito con paletta e spatola;
- in caso di frammenti di vetro, raccoglierli con la apposita paletta monouso;
- eventualmente lavare con acqua o altro liquido se indicato dalla scheda di sicurezza;
- asciugare e verificare che le superfici non presentino della scivolosità residua;
- stoccare adeguatamente e smaltire i prodotti utilizzati secondo le procedure aziendali ( rifiuti)”.
 
Spandimento dei prodotti antiblastici.
 
In questo caso il “Kit di emergenza” deve prevedere:
- “paletta e spatola monouso per la raccolta dei materiali ed eventualmente dei vetri;
- panni assorbenti o garze;
- ipoclorito di sodio al 10%;
- contenitore per la raccolta di tutto il materiale contaminato”.
Questi sono poi i dispositivi di protezione individuale indicati:
- “2 paia di guanti: uno protettivo da prodotti antiblastici e l’altro in gomma pesante;
- camice per antiblastici;
- cuffia;
- soprascarpe;
- occhiali a mascherina o visiera protettiva;
- mascherina FFP3SL”;
 
Procedura generale da attuare in caso di spandimento di prodotti antiblastici
(consultare la scheda di sicurezza del prodotto coinvolto):

- “evacuare la zona facendo allontanare le persone;
- segnalare il punto di spandimento;
- chiudere le porte e arieggiare aprendo le finestre (se presenti) se trattasi di prodotto liquido;
- chiudere porte e finestre evitando di creare correnti d’aria e evitare operazioni che possano sviluppare o sollevare polveri, se trattasi di prodotto in polvere;
- indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale presenti nel kit;
- circoscrivere lo spandimento al fine di evitare contaminazioni ambientali (con la sostanza assorbente);
- assorbire completamente i liquidi con panni assorbenti;
- raccogliere le polveri con panni inumiditi,
- in caso di frammenti di vetro, raccoglierli con la apposita paletta monouso”.
 
Bonifica dell’area contaminata:
- “lavare con acqua ed una soluzione di ipoclorito di sodio al 10% e poi risciacquare (tale manovra deve essere ripetuta almeno 3 volte);
- l’operazione di bonifica deve essere effettuata procedendo dai margini della zona meno contaminata verso la zona a maggiore contaminazione al fine di contenere il più possibile lo spandimento;
- asciugare e verificare che le superfici non presentino della scivolosità residua;
- tutto il materiale usato deve essere riposto ed eliminato mediante gli appositi contenitori per citotossici;
- aerare l’ambiente;
- notificare l’incidente al servizio prevenzione e protezione e al medico competente;
- stoccare adeguatamente e smaltire i prodotti utilizzati secondo le procedure aziendali ( rifiuti)”.

Olivia Trinetta e Donatella Coltella 
Azienda Unità Sanitaria Locale di Rieti e Regione Lazio, 
Procedura di sicurezza: intervento e bonifica a seguito di spandimenti accidentali di prodotti o preparati chimici e farmaci antiblastici






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