giovedì 13 luglio 2023

Caldo insopportabile Dispositivi di Protezione Individuale

A causa dell’emergenza caldo, è sicuramente aumentata l’attenzione intorno ai rischi dei lavoratori outdoor, ad esempio dei lavoratori dei cantieri edili e stradali.





Continua l'ondata di calore e alcune Regioni hanno trasmesso una circolare, inviata alle organizzazioni di categoria datoriali e sindacali, per raccomandare l’adozione delle linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti di calore già inviate a giugno, con un’attenzione particolare alle lavorazioni all’aperto o in ambienti chiusi non climatizzati.

Nel documento si descrivono i sintomi delle principali malattie – dai colpi di calore alla sindrome da esaurimento da calore, dai crampi alla dermatite da sudore – e si indicano rimedi e azioni per contrastarle. E' raccomandato, come misura di prevenzione, designare in ogni luogo di lavoro una persona formata sui rischi e sulle misure di tutela da adottare. Ci sono anche indicazioni pratiche, come il link ad un sito dove, in base alle condizioni meteo, è possibile calcolare l’indice empirico utilizzato per capire se l’esposizione ad un determinato ambiente caldo genera o meno stress termico. 

E' evidente ormai la necessità di revisione dei turni di lavoro, distinguendo tra:
1° attività non prioritarie da condursi all'aperto nei giorni con le più favorevoli condizioni meteo 
2° attività prioritarie più impegnative dal punto di vista fisico da programmare, ove possibile, nei momenti e negli orari meno caldi della giornata. 
Mettere a disposizione acqua, sali minerali, aree ombreggiate, favorire l’acclimatazione dei lavoratori aumentando gradualmente i carichi di lavoro e l'esposizione al calore. 

Consultare il portale agenti fisici (https://www.portaleagentifisici.it): un sito realizzato dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell'Azienda Sanitaria Usl Toscana Sud Est, con la collaborazione dell’Inail, dove si spiegano rischi e conseguenze dell’esposizione a vibrazioni, campo elettromagnetici o radiazioni. 

Quanto al codice calore nei pronto soccorsi, che il Ministero ha sollecitato le Regioni ad attivare di fronte alle temperature in costante ascesa, di fatto in alcune regioni (es.Toscana) esiste da tempo, ma occorre si attivi ovunque.

Esposizione a radiazione solare

Non sottovalutate il rischio in condizioni di elevato soleggiamento con possibili conseguenze, a danno sia dell’epidermide che degli occhi (eritemi, scottature, abbagliamento, ecc.) ma anche, nei casi più gravi, la possibilità del verificarsi di “colpi calore”. 

Per ridurre tali rischi occorre che:
  • le lavorazioni che presuppongono una permanenza prolungata sul sito (ad esempio: scavo), in particolare nelle ore in cui i raggi solari sono più intensi, siano protette mediante gazebo, tendoni o tettoie;
  • sia disponibile abbondante acqua potabile; in caso di forte irraggiamento solare,
  • sia possibile disporre di copricapo e creme solari (che devono essere periodicamente applicate), con livello di protezione adeguata al proprio fototipo;
  • si indossino indumenti realizzati con materiali traspiranti, evitando di lavorare a torso nudo;
  • siano effettuate pause di circa 15 minuti ogni ora di lavoro per non affaticare l’organismo, in particolare se il clima è molto caldo e umido; i lavori più pesanti vengano svolti nelle ore più fresche, e programmarli, se possibile, in modo che siano effettuati sempre nelle zone meno esposte alla radiazione solare.
E' stata emessa una Nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) - Direzione Centrale per la tutela, la vigilanza e la sicurezza del lavoro: la Nota del 13 luglio 2023, prot. n. 5056 avente per oggetto “Tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore”:

"si ritiene opportuno richiamare l’attenzione di codesti Uffici sui profili di tutela dei lavoratori per i rischi legati ai danni da calore, sia in fase di vigilanza ispettiva, sia in occasione dell’attività di informazione e prevenzione da rivolgersi ai datori di lavoro e ai lavoratori finalizzata a fornire utili elementi di conoscenza sugli effetti delle temperature estreme negli ambienti di lavoro e sulla relativa percezione del rischio". (Ved. sotto fine post).


Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
FAZZOLETTO CON BANDANA RINFRESCANTE
ARCV04

Fazzoletto con Bandana rinfrescante colore blu, riutilizzabile.
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Rinfresca testa e collo. Si indossa perfettamente sotto gli elmetti.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 8 ore


Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
FRONTALINO RINFRESCANTE PER ELMETTO O CASCO
ARCV07

Inserto rinfrescante compatibile con la maggior parte degli elmetti, di colore blu, riutilizzabile.
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Rinfresca la testa e protegge il collo dai raggi UV. Si applica al casco tramite le chiusure a strappo.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 8 ore.


Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
BANDANA RINFRESCANTE
AREDS670

Bandana rinfrescante colore blu, riutilizzabile.
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Rinfresca testa e collo. Si indossa perfettamente sotto gli elmetti.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 4 ore

Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
ASCIUGAMANO RINFRESCANTE
AREDS660

Asciugamano rinfrescante colore blu, riutilizzabile. Spessore 2 mm, dimensioni 33 x 75 cm
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Protegge dai raggi UV e rinfresca collo, braccia e dorso.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 4 ore.

Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
SOTTOCASCO RINFRESCANTE PER ELMETTO O CASCO
AREDS671

Inserto rinfrescante refrigerante per elmetto o casco colore blu, riutilizzabile.
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Rinfresca la testa e protegge il collo dai raggi UV. Si applica al casco tramite le chiusure a strappo.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 4 ore.



Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
GILET RINFRESCANTE PER ELMETTO O CASCO
GCV011

Gilet rinfrescante rrefrigerante
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Usando tecnologie e materiali progettati per prevenire lo stress da calore, questo gilet consente a chi lo indossa di lavorare anche nelle condizioni climatiche più calde e umide. Basta immergere il gilet in acqua e strizzarlo. Il gilet può quindi essere indossato e non bagnerà i vestiti sotto. Quando il gilet si asciuga, ripetere il trattamento per altre 8 ore di nuovo confortevole fresco.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Lavabile a mano,
Durata: 8 ore.


Riportiamo, a titolo esemplificativo, due casi di colpi di calore

Nel primo caso un lavoratore è occupato da tre giorni, insieme al titolare dell'impresa, nel rifacimento della copertura di un edificio residenziale.

I lavori consistono nella rimozione della esistente mantellata di copertura, nella applicazione a caldo di una guaina bituminosa e, quindi, nella posa delle nuove tegole. Il lavoratore è incaricato della rimozione dei coppi, mentre il titolare dell'impresa si occupa della applicazione a caldo della guaina.

I lavori si svolgono all'aperto, in zona collinare; il giorno dell'evento il cielo è sereno e le temperature sono giunte fino a circa 32 °C. L'umidità relativa è intorno al 45%. Per proteggersi dalla radiazione solare il lavoratore indossa un copricapo con frontino ed una camicia in cotone. È in buone condizioni di salute e non assume farmaci. Per ridurre l'esposizione alle condizioni ambientali l'inizio dei lavori è stato anticipato alle ore 6:30, per terminare alle 13:30. Presso il cantiere è disponibile una fonte di acqua corrente fresca alla quale il lavoratore ha spesso attinto per bere e rinfrescarsi.

Conclusi i lavori della giornata, verso le 13:30, dopo aver salutato il committente, l'infortunato manifesta dapprima uno stato confusionale, pronunciando frasi sconnesse, e si accascia a terra privo di sensi. Soccorso e trasportato in ospedale, dove giunge con una temperatura corporea superiore a 41.7 °C, muore circa 12 ore dopo. Viene eseguita l'autopsia ed il decesso è attribuito a colpo di calore.

Il secondo caso riguarda i lavori su un muro storico pericolante.

Un lavoratore dopo circa un’ora dal rientro al lavoro dopo la pausa pranzo inizia a sentirsi male (sintomi riconducibili a colpo di calore), perdendo rapidamente conoscenza. Viene soccorso dal compagno di lavoro lì presente e da una abitante di una casa posta nelle immediate vicinanze del cantiere, chiamando immediatamente i soccorsi.

Si indica che “non erano presenti ripari per la protezione dal sole ed i lavoratori non erano dotati di copricapo di protezione, tanto che il lavoratore aveva usato in quella giornata, una maglietta bagnata per coprirsi la testa”.

Inoltre le condizioni termiche erano elevate, il rischio non era stato valutato e “l’infortunato non aveva ricevuto nessuna formazione su questo rischio”.

Dagli accertamenti effettuati “risulta inoltre che:

L'infortunato era idoneo alla mansione senza limitazioni;
Non sappiamo se al momento del malore l'infortunato avesse la maglietta bagnata sulla testa, ma l'aveva tenuta più volte durante la giornata;
L'orario di lavoro di quella giornata è così riassumibile: 8:00-9.30 in magazzino della ditta a caricare il camion 9:30-11:30 in cantiere 11:30-12:30 rientro in magazzino della ditta e caricato camion 12:30-13:00 pausa pranzo 13:00-14:00 finito caricato camion (sempre nel magazzino della ditta) e ritorno al cantiere 14:00 ripresa dei lavori in cantiere 15:00 malore per colpo di calore”.  

Per “l’indagine sulla valutazione dei rischi da stress termico e l’individuazione delle relative misure di mitigazione”, è possibile fare riferimento:

1° alla documentazione consultabile sul Portale Agenti Fisici nella Sezione “Microclima”, ai contenuti informativi reperibili a questo link Inail che riporta informazioni relative alle “strategie e tecniche di misura dello stress termico e alle relative metodologie di misurazione e di controllo del microclima, che possono avvalersi di analisi del calcolo dell’esposizione mediante gli indici WBGT, PHS, IREQ, degli indici di ergonomia e di temperatura;

2° consultare, per tali metodologie di valutazione del rischio termico, le relative norme tecniche di riferimento” (nella nota si riportano indicazioni di varie norme tecniche in materia) i materiali connessi al progetto Worklimate, reperibili a questo sito, “e in particolare agli strumenti reperibili nelle relative sezioni di quest’ultimo indicate nella richiamata nota prot. INL 4753 del 26/07/2022, con particolare riguardo ai sistemi di allerta meteo-climatica, anche personalizzati, specifici per i settori occupazionali”;

3° riguardo al progetto Worklimate è disponibile sul sito istituzionale INAIL, la “ Guida informativa per la gestione del rischio caldo”, che “contiene informative per i datori di lavoro in merito alle patologiche da calore e ai fattori che contribuiscono alla loro insorgenza nonché apposito decalogo dedicato alla relativa prevenzione”

4° alla pubblicazione dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) “ Heat at work – Guidance for workplaces” (Esposizione al calore sul lavoro: orientamenti per i luoghi di lavoro), che fornisce “indicazioni pratiche su come gestire e ridurre i rischi associati all’esposizione al calore nell’ambiente di lavoro, e con le informazioni sulle patologie connesse al calore. La guida, tra altro, espone metodi pratici, organizzativi e tecnici, per ridurre e gestire il rischio professionale in relazione ai luoghi di lavoro, fornendo anche informazioni sulle azioni da intraprendere nel caso in cui un lavoratore inizi a manifestare sintomi di malessere legato al calore”.




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