lunedì 31 luglio 2023

Laminati elastoplastici autoadesivi 3M™ Stamark™ A651





I laminati elastoplastici autoadesivi sono costituiti da polimeri d’alta qualità, contenenti microgranuli di materiale speciale ad alto potere antisdrucciolo, di pigmenti stabili nel tempo e con microsfere di vetro o di ceramica con ottime caratteristiche di rifrazione ed elevata resistenza all’usura.


Devono essere inoltre impermeabili, idrorepellenti, antiderapanti, resistenti alle soluzioni saline, alle escursioni termiche, all’abrasione e non devono scolorire al sole.

I laminati devono essere facilmente applicabili su qualunque tipo di superficie: manto bituminoso drenante o meno, manti in cemento. L’applicazione dei materiali deve avvenire su superfici asciutte 

Sulle pavimentazioni realizzate già da tempo, preventivamente pulite, va sempre utilizzato del primer per facilitarne l’adesione. Prima di applicare il laminato il primer deve essere completamente essiccato. Dopo l’applicazione dovrebbe essere pressato con l’impiego di un rullo costipatore, a ruote metalliche, d’adeguato peso e dimensioni.

VISIBILITÀ DIURNA E NOTTURNA (in condizioni di asciutto)

I controlli dei valori di retroriflessione utilizzano la geometria stabilita dalla UNI EN 1436 appendice B, con le seguenti principali caratteristiche: 

• illuminante A analoga a quella definita dalla ISO/CIE 10526; 
• superficie minima di misurazione 50 cm2; 
• angolo d’osservazione = 2,29° ± 0,05°; 
• angolo d’illuminazione = 1,24° ± 0,05°.

Le condizioni di misurazione normalizzata sono concepite per simulare una distanza visiva di 30 m, per il conducente di un veicolo adibito a trasporto passeggeri, con l’altezza dell’occhio di 1,2 m e proiettori montati ad altezza di 0,65 m sopra la superficie stradale. 

I requisiti sono quelli standard previsti dalla normativa UNI EN 1436, ai quali tutti i prodotti impiegati nella segnaletica orizzontale devono ottemperare per tutta la loro vita funzionale.

3M™ Stamark™ A651

3M™ Stamark™ A6511 Yellow 20mm x100m

Laminato per segnaletica orizzontale temporanea removibile, Giallo, 120 mm x 100 m
Laminato elastoplastico autoadesivo removibile in resina poliuretanica, con microsfere in vetro ad elevata rifrangenza ed antisdrucciolo.
Laminato elastoplastico non adesivo di colore giallo, altamente riflettente Indicato per applicazioni di segnalazione di cantieri temporanei. Semplifica significativamente il posizionamento e la rimozione di strisce di segnaletica senza lasciare residui sul fondo stradale e garantisce una maggiore rapidità nel completare i lavori e riaprire al traffico regolare i tratti stradali interessati dai cantieri.
Lunghezza:100m; Larghezza:120mm; Colore: Giallo
Antisdrucciolo ad elevata rifrangenza con rete rinforzata incorporata; Ottime prestazioni con asfalto asciutto; Non vengono utilizzati composti di metalli pesanti per la sua colorazione; Facile da rimuovere intatto o in pezzi di grandi dimensioni, non lascia residui di adesivo, segni, aloni o danni alla superficie stradale; Consente la riapertura della strada al traffico dopo l'applicazione in tempi più rapidi rispetto a quando si utilizza un prodotto per segnaletica liquido. Nessun danno al manto stradale dopo la chiusura del cantiere poiché non è necessario effettuare il lavaggio con acqua ad alta pressione o altre tecniche di rimozione meccanica; Omologato da diversi istituti di test indipendenti in Europa; Antisdrucciolo.

PRECEDENTI VERSIONI
Stamark™ serie 650
Laminato elastoplastico autoadesivo in resina vinilica, ad elevata rifrangenza ed antisdrucciolo, con supporto in gomma, contenente microsfere di vetro.
Versioni e colori:
Giallo cm 12 x m 100
Giallo cm 15 x m 100
Bianco cm 50 x m 25




Polvere Polimerica gelificante per sversamenti potenzialmente infetti

 




Polvere Polimerica gelificante Contenente Cloro 
per rimozione degli sversamenti potenzialmente infetti
Assorbimento e Gelificazione sversamenti fluidi organici e liquidi in generale
Linea assorbente gelificante deodorante per il comparto sanitario e alimentare
Confezione: 5 Kg.


Polvere Polimerica gelificante NON Contenente Cloro 
per rimozione degli sversamenti di chemioterapici, citotossici, prodotti chimici.
Assorbimento e Gelificazione sversamenti fluidi organici e liquidi in generale
Linea assorbente gelificante deodorante per il comparto sanitario e alimentare
Confezione: 5 Kg.


Questa polvere, in entrambe le versioni, ha proprietà gelificanti, stabilizzanti, filmogene ed emulsionanti e, a contatto con i liquidi, si gonfia rapidamente agevolando la raccolta e la rimozione del liquido disperso. La polvere è addizionata con un composto in grado di catturare e neutralizzare i cattivi odori.


Questa polvere si trasforma in un gel con elevata ritenzione, in quanto l´assorbimento è basato su un processo chimico-fisico. Utilizzato nelle industrie alimentari, industrie medico-farmaceutiche, ospedali, in particolare dove si verificano perdite di liquidi. sale operatorie, sale parto, ect. e per le imprese funebri.


Procedure di sicurezza da seguire per non spandere, disperdere, spargere accidentalmente prodotti o preparati chimici e farmaci antiblastici.  
Rischi legati allo spandimento, kit di emergenza, DPI, procedure e bonifiche;
rischi di esposizione ai farmaci chemioterapici antiblastici (i farmaci che bloccano la riproduzione cellulare).

In riferimento al Decreto legislativo 81/2008, il rischio dei chemioterapici antiblastici si deve considerare nell’ambito del Titolo IX Capo I (Protezione da agenti chimici).

In “ Procedura di sicurezza: intervento e bonifica a seguito di spandimenti accidentali di prodotti o preparati chimici e farmaci antiblastici”, a cura di Olivia Trinetta e Donatella Coltella, le procedure presentate hanno lo scopo di “gestire i rischi legati allo spandimento accidentale di prodotti o preparati chimici, anche a seguito di caduta accidentale di provette, matracci, beute o altro, e fornire uno strumento da utilizzare al fine di salvaguardare l’incolumità dei lavoratori, dei visitatori nonché dell’ambiente”. 

Ogni spandimento accidentale richiede un intervento immediato atto a “soccorrere il personale eventualmente coinvolto e a bonificare l’area interessata”.
 
Quali sono i rischi legati allo spandimento accidentale?
Per lo più i rischi legati allo spandimento di sostanze liquide o solide (pericolose e non) sono rappresentati da:
- “contaminazione dei lavoratori o di altro personale presente;
- contaminazione dell’ambiente dove si è verificato l’evento, dei locali attigui, del suolo e corsi d’acqua attraverso gli scarichi aziendali;
- incendio o esplosione qualora si tratti di una sostanza infiammabile”.
Inoltre se si tratta di sostanze liquide “può essere presente il rischio di scivolamento” e se si tratta di sostanza “contenute in recipienti di vetro, a seguito di rottura del contenitore, può essere presente il rischio di ferite”.
 
Fare riferimento alle schede di sicurezza ed alle relative prescrizioni in caso di fuoriuscita del prodotto e porre particolare attenzione ad eventuali controindicazioni nell’uso di prodotti assorbenti (es. divieto di utilizzo di segatura o stracci per i prodotti corrosivi). In caso di dubbio utilizzare sempre assorbenti in polvere.
 
Procedure riguardo allo spandimento di prodotti liquidi o di prodotti in polvere o granuli.
 
Necessario predisporre il “Kit di emergenza”, un contenitore facilmente trasportabile contenente ad esempio:
- “paletta e spatola monouso per la raccolta dei materiali ed eventualmente dei vetri;
- panni assorbenti o garze;
- prodotti assorbenti e/o inertizzanti;
- contenitore per la raccolta dei rifiuti”.
I prodotti assorbenti in polvere “servono a solidificare e a rendere inerti tutti i prodotti chimici (acidi, basi, ossidanti, solventi, oli). Riducono il rischio di errore nella scelta del giusto materiale assorbente”.
I dispositivi di protezione individuale necessari sono guanti protettivi da rischi chimici, camice impermeabile, soprascarpe, occhiali a mascherina o visiera protettiva, semimaschera in gomma da usare in caso di spandimento di sostanze liquide, mascherina antipolvere FFP3 da usare in caso di sostanze solide in polvere o granuli).

Procedura generale da mettere in atto in caso di spandimento di prodotti liquidi
(consultare la scheda di sicurezza del prodotto coinvolto):
- “evacuare la zona facendo allontanare le persone;
- chiudere le porte e arieggiare aprendo le finestre (se presenti);
- indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale presenti nel kit;
- versare la sostanza assorbente partendo dalla periferia dello spandimento per arrivare all’interno;
- attendere il solidificarsi della polvere;
- asportare il prodotto assorbito con paletta e spatola;
- in caso di frammenti di vetro, raccoglierli con la apposita paletta monouso;
- eventualmente lavare con acqua o altro liquido se indicato dalla scheda di sicurezza;
- asciugare e verificare che le superfici non presentino della scivolosità residua;
- stoccare adeguatamente e smaltire i prodotti utilizzati secondo le procedure aziendali (rifiuti)”.
 
Procedura generale in caso di spandimento di prodotti in polvere o granuli
liquidi  (consultare la scheda di sicurezza del prodotto coinvolto):
- “evacuare la zona facendo allontanare le persone;
- chiudere porte e finestre evitando di creare correnti d’aria;
- evitare operazioni che possano sviluppare o sollevare polveri;
- indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale presenti nel kit;
- circoscrivere lo spandimento al fine di evitare contaminazioni ambientali;
- se previsto dalla scheda di sicurezza inumidire le poveri;
- raccogliere le polveri con panni inumiditi,
- asportare il prodotto assorbito con paletta e spatola;
- in caso di frammenti di vetro, raccoglierli con la apposita paletta monouso;
- eventualmente lavare con acqua o altro liquido se indicato dalla scheda di sicurezza;
- asciugare e verificare che le superfici non presentino della scivolosità residua;
- stoccare adeguatamente e smaltire i prodotti utilizzati secondo le procedure aziendali ( rifiuti)”.
 
Spandimento dei prodotti antiblastici.
 
In questo caso il “Kit di emergenza” deve prevedere:
- “paletta e spatola monouso per la raccolta dei materiali ed eventualmente dei vetri;
- panni assorbenti o garze;
- ipoclorito di sodio al 10%;
- contenitore per la raccolta di tutto il materiale contaminato”.
Questi sono poi i dispositivi di protezione individuale indicati:
- “2 paia di guanti: uno protettivo da prodotti antiblastici e l’altro in gomma pesante;
- camice per antiblastici;
- cuffia;
- soprascarpe;
- occhiali a mascherina o visiera protettiva;
- mascherina FFP3SL”;
 
Procedura generale da attuare in caso di spandimento di prodotti antiblastici
(consultare la scheda di sicurezza del prodotto coinvolto):

- “evacuare la zona facendo allontanare le persone;
- segnalare il punto di spandimento;
- chiudere le porte e arieggiare aprendo le finestre (se presenti) se trattasi di prodotto liquido;
- chiudere porte e finestre evitando di creare correnti d’aria e evitare operazioni che possano sviluppare o sollevare polveri, se trattasi di prodotto in polvere;
- indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale presenti nel kit;
- circoscrivere lo spandimento al fine di evitare contaminazioni ambientali (con la sostanza assorbente);
- assorbire completamente i liquidi con panni assorbenti;
- raccogliere le polveri con panni inumiditi,
- in caso di frammenti di vetro, raccoglierli con la apposita paletta monouso”.
 
Bonifica dell’area contaminata:
- “lavare con acqua ed una soluzione di ipoclorito di sodio al 10% e poi risciacquare (tale manovra deve essere ripetuta almeno 3 volte);
- l’operazione di bonifica deve essere effettuata procedendo dai margini della zona meno contaminata verso la zona a maggiore contaminazione al fine di contenere il più possibile lo spandimento;
- asciugare e verificare che le superfici non presentino della scivolosità residua;
- tutto il materiale usato deve essere riposto ed eliminato mediante gli appositi contenitori per citotossici;
- aerare l’ambiente;
- notificare l’incidente al servizio prevenzione e protezione e al medico competente;
- stoccare adeguatamente e smaltire i prodotti utilizzati secondo le procedure aziendali ( rifiuti)”.

Olivia Trinetta e Donatella Coltella 
Azienda Unità Sanitaria Locale di Rieti e Regione Lazio, 
Procedura di sicurezza: intervento e bonifica a seguito di spandimenti accidentali di prodotti o preparati chimici e farmaci antiblastici






Kit Primo Soccorso Aerei NATO Kit Pronto Soccorso Aerei NATO

 



Kit Primo Soccorso Aerei NATO Kit Pronto Soccorso Aerei NATO 
devono essere dotati di:
 
1- attrezzature elettromedicali e medicali (guanti, garze, disinfettanti, respiratori, ecc.) 

2- farmaci per le emergenze ed urgenze: 
- per l’apparato cardio vascolare 
- per l’apparato respiratorio 
- per l’apparato muscolo scheletrico 
- per l’apparato gastrointestinale 
- per l’apparato genito-urinario 
- oftalmiche 
- otologiche 
- per il trattamento delle intossicazioni 
- per il trattamento di crisi iperglicemiche 
- per il trattamento di crisi ipoglicemiche 
- per il trattamento di crisi ipotensive o ipertensive 
- per il trattamento di crisi epilettiche 
- per l’intervento di episodi emorragici 
- per il trattamento delle ipertermie 
- per il trattamento di ustioni lievi.

in formati e quantità prestabiliti.


giovedì 13 luglio 2023

Caldo insopportabile Dispositivi di Protezione Individuale

A causa dell’emergenza caldo, è sicuramente aumentata l’attenzione intorno ai rischi dei lavoratori outdoor, ad esempio dei lavoratori dei cantieri edili e stradali.





Continua l'ondata di calore e alcune Regioni hanno trasmesso una circolare, inviata alle organizzazioni di categoria datoriali e sindacali, per raccomandare l’adozione delle linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti di calore già inviate a giugno, con un’attenzione particolare alle lavorazioni all’aperto o in ambienti chiusi non climatizzati.

Nel documento si descrivono i sintomi delle principali malattie – dai colpi di calore alla sindrome da esaurimento da calore, dai crampi alla dermatite da sudore – e si indicano rimedi e azioni per contrastarle. E' raccomandato, come misura di prevenzione, designare in ogni luogo di lavoro una persona formata sui rischi e sulle misure di tutela da adottare. Ci sono anche indicazioni pratiche, come il link ad un sito dove, in base alle condizioni meteo, è possibile calcolare l’indice empirico utilizzato per capire se l’esposizione ad un determinato ambiente caldo genera o meno stress termico. 

E' evidente ormai la necessità di revisione dei turni di lavoro, distinguendo tra:
1° attività non prioritarie da condursi all'aperto nei giorni con le più favorevoli condizioni meteo 
2° attività prioritarie più impegnative dal punto di vista fisico da programmare, ove possibile, nei momenti e negli orari meno caldi della giornata. 
Mettere a disposizione acqua, sali minerali, aree ombreggiate, favorire l’acclimatazione dei lavoratori aumentando gradualmente i carichi di lavoro e l'esposizione al calore. 

Consultare il portale agenti fisici (https://www.portaleagentifisici.it): un sito realizzato dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell'Azienda Sanitaria Usl Toscana Sud Est, con la collaborazione dell’Inail, dove si spiegano rischi e conseguenze dell’esposizione a vibrazioni, campo elettromagnetici o radiazioni. 

Quanto al codice calore nei pronto soccorsi, che il Ministero ha sollecitato le Regioni ad attivare di fronte alle temperature in costante ascesa, di fatto in alcune regioni (es.Toscana) esiste da tempo, ma occorre si attivi ovunque.

Esposizione a radiazione solare

Non sottovalutate il rischio in condizioni di elevato soleggiamento con possibili conseguenze, a danno sia dell’epidermide che degli occhi (eritemi, scottature, abbagliamento, ecc.) ma anche, nei casi più gravi, la possibilità del verificarsi di “colpi calore”. 

Per ridurre tali rischi occorre che:
  • le lavorazioni che presuppongono una permanenza prolungata sul sito (ad esempio: scavo), in particolare nelle ore in cui i raggi solari sono più intensi, siano protette mediante gazebo, tendoni o tettoie;
  • sia disponibile abbondante acqua potabile; in caso di forte irraggiamento solare,
  • sia possibile disporre di copricapo e creme solari (che devono essere periodicamente applicate), con livello di protezione adeguata al proprio fototipo;
  • si indossino indumenti realizzati con materiali traspiranti, evitando di lavorare a torso nudo;
  • siano effettuate pause di circa 15 minuti ogni ora di lavoro per non affaticare l’organismo, in particolare se il clima è molto caldo e umido; i lavori più pesanti vengano svolti nelle ore più fresche, e programmarli, se possibile, in modo che siano effettuati sempre nelle zone meno esposte alla radiazione solare.
E' stata emessa una Nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) - Direzione Centrale per la tutela, la vigilanza e la sicurezza del lavoro: la Nota del 13 luglio 2023, prot. n. 5056 avente per oggetto “Tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore”:

"si ritiene opportuno richiamare l’attenzione di codesti Uffici sui profili di tutela dei lavoratori per i rischi legati ai danni da calore, sia in fase di vigilanza ispettiva, sia in occasione dell’attività di informazione e prevenzione da rivolgersi ai datori di lavoro e ai lavoratori finalizzata a fornire utili elementi di conoscenza sugli effetti delle temperature estreme negli ambienti di lavoro e sulla relativa percezione del rischio". (Ved. sotto fine post).


Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
FAZZOLETTO CON BANDANA RINFRESCANTE
ARCV04

Fazzoletto con Bandana rinfrescante colore blu, riutilizzabile.
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Rinfresca testa e collo. Si indossa perfettamente sotto gli elmetti.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 8 ore


Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
FRONTALINO RINFRESCANTE PER ELMETTO O CASCO
ARCV07

Inserto rinfrescante compatibile con la maggior parte degli elmetti, di colore blu, riutilizzabile.
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Rinfresca la testa e protegge il collo dai raggi UV. Si applica al casco tramite le chiusure a strappo.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 8 ore.


Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
BANDANA RINFRESCANTE
AREDS670

Bandana rinfrescante colore blu, riutilizzabile.
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Rinfresca testa e collo. Si indossa perfettamente sotto gli elmetti.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 4 ore

Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
ASCIUGAMANO RINFRESCANTE
AREDS660

Asciugamano rinfrescante colore blu, riutilizzabile. Spessore 2 mm, dimensioni 33 x 75 cm
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Protegge dai raggi UV e rinfresca collo, braccia e dorso.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 4 ore.

Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
SOTTOCASCO RINFRESCANTE PER ELMETTO O CASCO
AREDS671

Inserto rinfrescante refrigerante per elmetto o casco colore blu, riutilizzabile.
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Rinfresca la testa e protegge il collo dai raggi UV. Si applica al casco tramite le chiusure a strappo.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Sciacquare prima di ogni utilizzo. Lavabile in lavatrice. Durata: 4 ore.



Articoli Rinfrescanti e Raffreddanti contro il Caldo insopportabile
Dispositivi di protezione individuale » Protezione del corpo
Chi trascorre molto tempo sotto il sole presenta un rischio maggiore di sviluppare un epitelioma. Ecco come proteggersi.
GILET RINFRESCANTE PER ELMETTO O CASCO
GCV011

Gilet rinfrescante rrefrigerante
Riduce la sensazione di calore rendendo confortevole le condizioni di lavoro anche in condizioni di elevate temperature. Usando tecnologie e materiali progettati per prevenire lo stress da calore, questo gilet consente a chi lo indossa di lavorare anche nelle condizioni climatiche più calde e umide. Basta immergere il gilet in acqua e strizzarlo. Il gilet può quindi essere indossato e non bagnerà i vestiti sotto. Quando il gilet si asciuga, ripetere il trattamento per altre 8 ore di nuovo confortevole fresco.
Si attiva in modo facile e rapido immergendolo e lasciandolo sotto l’acqua corrente fredda per circa 1 minuto. Lavabile a mano,
Durata: 8 ore.


Riportiamo, a titolo esemplificativo, due casi di colpi di calore

Nel primo caso un lavoratore è occupato da tre giorni, insieme al titolare dell'impresa, nel rifacimento della copertura di un edificio residenziale.

I lavori consistono nella rimozione della esistente mantellata di copertura, nella applicazione a caldo di una guaina bituminosa e, quindi, nella posa delle nuove tegole. Il lavoratore è incaricato della rimozione dei coppi, mentre il titolare dell'impresa si occupa della applicazione a caldo della guaina.

I lavori si svolgono all'aperto, in zona collinare; il giorno dell'evento il cielo è sereno e le temperature sono giunte fino a circa 32 °C. L'umidità relativa è intorno al 45%. Per proteggersi dalla radiazione solare il lavoratore indossa un copricapo con frontino ed una camicia in cotone. È in buone condizioni di salute e non assume farmaci. Per ridurre l'esposizione alle condizioni ambientali l'inizio dei lavori è stato anticipato alle ore 6:30, per terminare alle 13:30. Presso il cantiere è disponibile una fonte di acqua corrente fresca alla quale il lavoratore ha spesso attinto per bere e rinfrescarsi.

Conclusi i lavori della giornata, verso le 13:30, dopo aver salutato il committente, l'infortunato manifesta dapprima uno stato confusionale, pronunciando frasi sconnesse, e si accascia a terra privo di sensi. Soccorso e trasportato in ospedale, dove giunge con una temperatura corporea superiore a 41.7 °C, muore circa 12 ore dopo. Viene eseguita l'autopsia ed il decesso è attribuito a colpo di calore.

Il secondo caso riguarda i lavori su un muro storico pericolante.

Un lavoratore dopo circa un’ora dal rientro al lavoro dopo la pausa pranzo inizia a sentirsi male (sintomi riconducibili a colpo di calore), perdendo rapidamente conoscenza. Viene soccorso dal compagno di lavoro lì presente e da una abitante di una casa posta nelle immediate vicinanze del cantiere, chiamando immediatamente i soccorsi.

Si indica che “non erano presenti ripari per la protezione dal sole ed i lavoratori non erano dotati di copricapo di protezione, tanto che il lavoratore aveva usato in quella giornata, una maglietta bagnata per coprirsi la testa”.

Inoltre le condizioni termiche erano elevate, il rischio non era stato valutato e “l’infortunato non aveva ricevuto nessuna formazione su questo rischio”.

Dagli accertamenti effettuati “risulta inoltre che:

L'infortunato era idoneo alla mansione senza limitazioni;
Non sappiamo se al momento del malore l'infortunato avesse la maglietta bagnata sulla testa, ma l'aveva tenuta più volte durante la giornata;
L'orario di lavoro di quella giornata è così riassumibile: 8:00-9.30 in magazzino della ditta a caricare il camion 9:30-11:30 in cantiere 11:30-12:30 rientro in magazzino della ditta e caricato camion 12:30-13:00 pausa pranzo 13:00-14:00 finito caricato camion (sempre nel magazzino della ditta) e ritorno al cantiere 14:00 ripresa dei lavori in cantiere 15:00 malore per colpo di calore”.  

lunedì 10 luglio 2023

LOTTA AGLI INCENDI BOSCHIVI




Gli incendi boschivi sono un problema che da molti anni affligge l’Italia, e che ogni anno diventa più pressante per estensione e gravità degli incendi.


Un incendio boschivo è un fuoco che tende ad espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate che si trovano all'interno delle stesse aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi alle aree (art. 2 della Legge n. 353 del 2000).


In riferimento alla "Legge quadro in materia di incendi boschivi", legge del 21 novembre 2000 n. 353 sono stati prodotti:

- uno Schema di Piano antincendio per le aree naturali protette statali,
- uno Schema per le Riserve Naturali Statali, semplificato e più adeguato a queste specifiche realtà territoriali.

Inoltre sono state promosse una serie di attività di supporto tecnico-scientifico mirate

- alla produzione di "check list" informative,
- allo studio per la tutela della biodiversità,
- al recupero post-incendio e alla realizzazione di pubblicazione sul tema degli incendi.


Il tema degli incendi forestali è messo in relazione alla complessità ecosistemica e all’azione del fuoco come fattore ecologico in modo da abbandonare l’attuale visione dell’incendio solo come fattore catastrofico per iniziare a valutarne l’azione sulla base degli effetti ecologici che produce.
Da sottolineare le problematiche della prevenzione, intesa come insieme di attività di difesa destinate a incidere sulla cause di innesco e a contenere le superfici percorse e le conseguenze degli incendi, in contrapposizione all’attuale diffusa impostazione nella quale prevale l’attività di predisposizione dell’apparato di difesa, destinato al controllo e all’estinzione degli incendi in atto.














Catenelle Paletti Cornici in Moplen plastica





CATENE IN MOPLEN PLASTICA a iniezione continua senza saldature.
Realizzate in materiale plastico = polietilene a bassa densità con coloranti atossici e non contengono metalli pesanti, come richiesto dalle ultime normative europee.

Resistono alle intemperie, alla salsedine, agli agenti chimici, alle temperature fra i -10°C e +75°C; sono isolanti, antimagnetiche, inossidabili, di colorazione incorporata e inalterabile, galleggianti, leggere, lavabili.

Le catene possono essere fornite nei tipi MONOCOLORE e BICOLORE (bianco e rosso oppure giallo e nero), con colori alternati ogni 40 centimetri circa.

Trovano impiego nei più svariati campi quali: segnaletica stradale, segnaletica antinfortunistica, ferrovie, campi sportivi, aeroporti, campeggi, piscine, scuole, moda, abbigliamento, industrie, nautica, etc.




COLONNINE IN MOPLEN PLASTICA 

Colonnina in materiale plastico ø mm 40, in pvc, colorazione nella massa, corredato di cappellotto con anelli per aggancio catene. 
Altezza fornibile standard 90 cm 
Altezze varianti fornibili 110 e 130 cm.

Le colonnine in Moplen Bianco Rosse o Giallo Nere consentono di realizzare delle zone delimitate, e permettono altresì di modificare rapidamente le stesse: ideali per molteplici usi, dalle aree parcheggio, alle manifestazioni sportive, etc.

Prodotta nel tipo MONOCOLORE (bianco oppure rosso) e BICOLORE (bianco e rosso oppure giallo e nero).
La colonnina è dotata di un cappellotto di finitura (disponibile nei colori nero, bianco e rosso) con 4 occhioli per l’aggancio della catena. La colonnina è disponibile con base triangolare di plastica o quadrata di gomma o circolare riempibile.

CORNICI COMPONIBILI IN MOPLEN PLASTICA

Le cornici si possono inserire sulle colonnine sopraelencate oppure appendere utilizzando la catenella in plastica allo scopo di fornire messaggi esplicativi. Il montaggio non richiede utensili. 




PALETTO IN MOPLEN PLASTICA per terreno
Paletto in materiale plastico dotato di un robusto puntale da interrare.

Paletto bianco ø mm 40, con puntale.
Altezza cm 60 fuori terra (altezza totale cm 87).

Paletto bianco ø mm 40, con puntale.
Altezza cm 100 fuori terra (altezza totale cm 127).


Puntale a scomparsa nel terreno, il paletto, di colore bianco, è dotato di un cappellotto di finitura bianco, con 2 asole per l’aggancio della catena.











mercoledì 5 luglio 2023

Nuovo cartello ⛔ ATTENZIONE! Bestiame al pascolo - Divieto di accesso ⛔

 




Un nuovo cartello dedicato alle aree rurali: 
ATTENZIONE! Bestiame brado al pascolo - Divieto di accesso”. 
Il cartello è in alluminio con nervature che consentono una maggiore resistenza alle intemperie e alla torsione, per l’applicazione su recinzioni, alberi e costruzioni di vario genere.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Dimensioni 30 x 20 cm.
Materiale alluminio piano Spessore 0,5 mm
Nervature larghezza 15 mm 8 fori Ø 5 mm, 2 fori Ø 3 mm


Gamma GILET Alta Visibilità