giovedì 24 marzo 2016

Guanti Antisiringa # Guanti Antiago









Guanto in pelle pieno fiore resistente alla puntura di ago di siringa. Pelle fiore di bovino resistente all’acqua e all’olio, polso di sicurezza. 

Applicazioni: Smaltimento rifiuti pericolosi, polizia, esercito, raccolta rifiuti, silvicoltura, riciclo rifiuti.


DYNASTOP è un guanto estremamente robusto ma che garantisce un ottimo comfort. È stato progettato per l’utilizzo in un ambiente estremamente pericoloso, in cui è alto il rischio di infortunio accidentale di natura meccanica come puntura da siringhe, posa filo spinato, bave e oggetti appuntiti, manipolazione chiodi, rimozione rovi ecc.


Realizzato in morbida pelle fiore bovina, idrorepellente, la combinazione di tecnica costruttiva e materiali fa sì che Dynastop fornisca la sua protezione sia in condizioni di asciutto sia di unto-bagnato, anche per periodi molto prolungati.
La protezione alla puntura di un ago di siringa è assicurata su tutto il palmo, compresi dita e incavi delle dita.



A CHI E’ DESTINATO?
- Operatori ecologici
- Trattamento e smaltimento dei rifiuti
- Operatori addetti alla selezione dei rifiuti
- Imprese di pulizie e sanificazione
- Forze dell’ordine e Militari
- Protezione Civile
- Soccorso Pubblico
- Operatori forestali
- Addetti al servizio raccolta corrispondenza (Poste)
- Raccomandati per tutte quelle operazioni che presentano elevati rischi di puntura e altri rischi meccanici accidentali gravi.


LA PROTEZIONE ALLA PUNTURA DI UN AGO DI SIRINGA E’ ASSICURATA SU TUTTO IL PALMO, COMPRESI DITA E INCAVI DELLE DITA.



L’attuale standard normativo europeo per valutare guanti contro i rischi meccanici (EN388) contempla quattro prove:

- Abrasione (4 livelli)
- Taglio (5 livelli)
- Lacerazione/strappo (4 livelli)
- Perforazione (4 livelli)




I cui risultati vengono indicati sul guanto, e sulla sua documentazione a supporto, con il pittogramma rischi meccanici, seguito dagli ormai noti a tutti quattro livelli che, nell’ordine, stanno a rappresentare le prestazioni del guanto.

Il livello di resistenza alla perforazione, sempre secondo la norma EN388, viene misurato con una punta arrotondata che meglio serve a testare la tenacità del materiale con cui il guanto è fabbricato ma, quando si tratta di protezione contro la puntura di ago da siringa questa norma non ci fornisce alcuna indicazione utile.



Per questo hanno sottoposto questa linea di GUANTI ad un test supplementare, presso un laboratorio indipendente. Tale test, effettuato secondo la norma ASTM 1342, misura la forza richiesta, espressa in Newton, necessaria per perforare il campione con un ago ad una velocità di 500 mm/min. Nel nostro caso l’ago è stato sostituito con un ago di siringa medicale da 25 gauge. Essendo questo un cilindro cavo tagliato diagonalmente, risulta ovvio che il potere di perforazione è superiore a qualsiasi altra punta acuminata.


Dalla ricerca di materiali in grado di proteggere dall’ago di siringa, ma allo stesso tempo con poco ingombro, flessibili e confortevoli all’uso, è risultato idonea una particolare membrana tessile, ad altissima densità, spalmata con un innovativo compound che incorpora micro scaglie, di estrema durezza, disposte come tegole su un tetto, garantendo un elevatissimo grado di impenetrabilità.





LA PROTEZIONE ALLA PUNTURA DI UN AGO DI SIRINGA E’ ASSICURATA SU TUTTO IL PALMO, COMPRESI DITA E INCAVI DELLE DITA.




venerdì 18 marzo 2016

Elmetto ZENITH Norme EN 397 EN 50365 OMOLOGATO contro RISCHI ELETTRICI






Nuovo elmetto KASK OMOLOGATO contro RISCHI ELETTRICI


CALOTTA ESTERNA: PP Polipropilene
CALOTTA INTERNA: HD Polistirolo espanso


FASCIA GIROTESTA: PA Nylon morbido
(fissata alla calotta esterna senza l’ausilio di rivetti metallici)
TAGLIA: Universale regolabile da 53 a 63 cm
PESO: 400 gr.

OMOLOGAZIONE: EN 397 - EN 50365
CATEGORIA DPI: III (rischi mortali)


ZENITH AIR BA - EN 397 49,00 €
Colori: 201 White, 202 Yellow, 204 Red, 208 Blue. Caratteristiche: casco Zenith areato senza cinturino e senza clip fermalampada, provvisto del sistema di regolazione Up & Down 2.0.


ZENITH BA - EN 397 / EN 50365 49,00 €
Colori: 201 White, 202 Yellow, 204 Red, 208 Blue. Caratteristiche: casco Zenith dielettrico senza cinturino e senza clip fermalampada, provvisto del sistema di regolazione Up & Down 2.0.


ZENITH - EN 397 / EN 50365 69,00 €
Colori: 201 White, 202 Yellow, 203 Orange, 204 Red, 205 Green, 208 Blue, 210 Black Caratteristiche: casco Zenith dielettrico con cinturino, clip fermalampada e con sistema di regolazione Up & Down 2.0.


ZENITH HI VIZ - EN 397 / EN 50365 82,00 €
Colori: 201 White, 221 Yellow Fluo Caratteristiche: casco Zenith con cinturino, clip fermalampada luminescenti, adesivi rinfrangenti e con il sistema di regolazione Up & Down 2.0 .


ZENITH COMBO - EN 397 / EN 50365 159,00 €
Colori: 203 Orange, 210 Black, 221 Yellow Fluo Caratteristiche: casco Zenith dielettrico con visiera a rete Zen MM Metal già montata , cuffie antirumore SC2 gialle, adesivi rinfrangenti e supporto della visiera a rete.


ZENITH PL - EN 12492 69,00 €
Colori: 201 White, 202 Yellow, 203 Orange, 204 Red, 210 Black Caratteristiche: casco Zenith areato con cinturino e clip fermalampada, con sistema di regolazione Up & Down 2.0.


ZENITH PL HI VIZ - EN 12492 82,00 €
Colori: 221 Yellow Fluo Caratteristiche: casco Zenith areato con cinturino e clip fermalampada luminescenti, adesivi rinfrangenti e sistema di regolazione Up & Down 2.0.


ZENITH PL COMBO - EN 12492 159,00 €
Colori: 203 Orange, 210 Black, 221 Yellow Fluo Caratteristiche: casco Zenith areato con visiera a rete MM Metal già montata, cuffie antirumore SC2 gialle, adesivi rinfrangenti e supporto della visiera a rete.




giovedì 17 marzo 2016

ELMETTI Trasparenti Traslucidi norme EN397





ELE60   ELMETTO VENTILATO Trasparente in 8 colori
ELE64   ELMETTO non VENTILATO Trasparente in 8 colori

Massima visione periferica a differenza dell'elmetto tradizionale.
Massima visione che permette a chi lo indossa di guardare in alto e di lato
Protezione UV400 importante per prevenire malattie dovute all'esposizione alla luce ultravioletta.


Realizzato in policarbonato ad alto impatto.
6 punti in nylon per l'ancoraggio della bardatura
Calotta forte e robusta, ma leggera adatta per uso interno o esterno
Studiato per condizioni di lavoro più sicure.
Certificazione norme EN 397 + approvato per AS / NZS 1801.

Disponibile in 8 colori.
Disponibile in 2 versioni: areata e non areata








La trasparenza è la proprietà fisica che permette alla luce di passare attraverso un materiale.
La traslucenza (anche definita traslucidità) permette alla luce di passarvi attraverso in modo diffuso. 












martedì 8 marzo 2016

Elmi a norma EN 443 Squadre Antincendio Aziendali, Vigili del Fuoco


DPI protezione del capo

Sono generalmente costituiti da elmetti o caschi anche integrali con o senza visiera in materiale rinforzato e devono essere certificati CE e conformi alla norma EN 443 (Squadre Antincendio Aziendali, Vigili del Fuoco).






 



ELMO VV.F. 

Elmo per Vigili del Fuoco realizzato in High Temp Fibre, conforme alla norma EN443:2008, ne eccede i requisiti. Scocca interna in PU ad alta resistenza al calore. Visiera integrata resistente agli urti (EN14458:2004). Sistema di regolazione rapida per adattarsi alla circonferenza della testa (cm 53 - 62).

Predisposizione per maschera a pieno facciale. Cinturino sottogola a tre punti di aggancio per una chiusura sicura e confortevole. Dielettrico, con protezione nucale in pelle di serie standard; resistente alle sostanze chimiche.
Materiale: poliammide ignifugo, rinforzato con fibre di vetro
cinghiaggi in NOMEX® con paranuca in pelle incluso

Norme EN443:2008 + Norme EN166:2001, EN 14458:2004, EN171:2002






I destinatari saranno essenzialmente:

1° personale incaricato della sicurezza aziendale
2° personale componente le squadre antincendio
3° addetti alla protezione civile

La dotazione degli addetti può variare a seconda del rischio individuato e qui di seguito descritta.

•    Basso rischio: si consiglia un armadio di contenimento con elmetto con visiera, guanti anticalore, cintura di posizionamento, cordino di salvataggio, coperta anticalore, picozzino con custodia, maschera antigas con filtro universale (non polivalente), megafono e lampada di emergenza, torcia.

•    Medio rischio: si consiglia un armadio di contenimento composto da elmetto con visiera, guanti anticalore, cintura di posizionamento, cordino di salvataggio, coperta anticalore, picozzino con custodia, maschera antigas con filtro universale (non polivalente), megafono e lampada di emergenza, giacca e talvolta anche pantaloni antifiamma e stivali antinfortunistici specifici per squadre di emergenza, torcia antideflagrante, fune Kevlar mt. 20.

•    Alto rischio: si consiglia un armadio di contenimento con elmetto con visiera, guanti anticalore, cintura di posizionamento, cordino di salvataggio, coperta anticalore, picozzino con custodia, maschera antigas con filtro universale (non polivalente) e autorespiratore, megafono e lampada di emergenza, giacca e pantaloni antifiamma, stivali antinfortunistici specifici per squadre di emergenza, torcia antideflagrante ATEX, fune Kevlar mt. 20 con rifrangenti.

Questi dispositivi ed attrezzature devono essere riposti in un apposito armadio (la dimensione varierà in base al numero di operatori che deve servire), dotato di ante con con lastre frangibili antitaglio (tipo "Safe Crash"), utile per una rapida individuazione dei DPI necessari da indossare rapidamente.





Tuta antincendio realizzata in tessuto 99% cotone 1% fibra di carbonio di peso leggero = 280 gr. La tuta antincendio presenta una chiusura anteriore dotata di cerniera a doppio cursore protetta da patella da 10 cm. fissata con Velcro. Collo a camicia con paragola chiuso con apposito velcro, maniche a giro con polsini elastici in maglina aramidica, tasca porta radio a soffietto lato cuore con aletta di chiusura fissata tramite Velcro FR.
Due tasche a soffietto su entrambe le gambe ad altezza coscia chiuse da aletta e velcro FR. Vita elasticizzata, imbottitura sulle ginocchia. Il completo è dotato di doppia banda rifrangente giallo-grigia su: fondo gamba, braccia, sul torace e sulle spalle.
Conformità: Norme EN ISO 15614 | EN 11612 | EN 1149 - 
EN ISO 11612 A1+A2. B1, C1 - EN 15614 A1+A2 - EN1149-5



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    lunedì 7 marzo 2016

    Stivali Antincendio norme EN 15090 2012 HI3 CI SRC




    Tra i presidi più importanti all'interno degli Armadi Antincendio ci sono gli Stivali Antincendio.

    L'Armadio Antincendio ha come scopo fondamentale quello di contenere i dispositivi di protezione individuale antincendio e le attrezzature ausiliarie, conformemente alle specifiche dettate nel Piano di Evacuazione ed Emergenza.

    destinatari saranno essenzialmente:
    1° personale incaricato della sicurezza aziendale
    2° personale componente le squadre antincendio
    3° addetti alla protezione civile

    Gli stivali antincendio devono essere conformi alle norme EN 15090:2012 HI3 CI SRC

    Stivali antincendio in pelle fiore nera, spessore 2,5 - 2,7 mm con fodera in Gore-Tex® Performance impermeabile e traspirante, antistatici.
    Sistema ricambio aria Haix® Climate System con fodera Micro-Dry. Suola in gomma con inserto in schiuma ammortizzante, leggera e flessibile, resistente a oli e benzine. Battistrada con piolo per scala, ampio appoggio del tallone e disegno ergonomico della punta. Copri puntale antiusura. Conformi alle norme EN 15090:2012 HI3 CI SRC.

    Per ZCH4007, ZCH3005 e ZCH3002: allacciatura Haix® Easy-Zip tramite zip sostituibile, protetta contro sporcizia e impigliamento. Anello posteriore in pelle, lacci in Nomex®. Trattamento Sun Reflect riflette il calore irradiato dal sole. Misure: 36-47. Misure extra grandi 48 - 50 disponibili su richiesta. CE 0197

    Stivali antincendio Fireman Yellow®
    Stivali antincendio in pelle fiore nera idrorepellente, spessore 2,4-2,6 mm con fodera traspirante, altezza gambale 30 cm, antistatici. Suola in gomma resistente a oli e benzine con inserto in schiuma ammortizzante, antiusura, adatta per superfici stradali, resistente alle alte temperature, flessibile.
    Parte esterna altamente resistente al calore con battistrada per terreni normali/accidentati, ottima capacità di piegamento per un grande comfort.
    Battistrada con piolo per scala e ampio appoggio del tallone. Conforme alla norma EN ISO 15090/2012. Misure: 36-47. 
    Misure extra grandi 48 - 50 disponibili su richiesta.
    Garanzia 24 mesi: non copre le parti soggette ad usura (esempio suole, lacci, fodere, sottopiedi ecc.) e le diminuite capacità protettive correlate al consumo dovuto all’utilizzo. E' previsto un servizio di riparazione (esempio risuolatura, riparazioni di cuciture, sostituzione copri puntale, ganci ect.). Parti di ricambio quali sottopiedi, lacci, zip ecc. disponibili su richiesta.


    Indumenti multirischio multiprotezione per armadi Antincendio

    La protezione antincendio si suddivide in due grandi campi:

    1. La prevenzione incendi , nota anche come protezione antincendio preventiva

    2. La lotta contro gli incendi , nota anche come protezione antincendio attiva

    Questi due ambiti necessitano di tecniche ed organizzazioni proprie poiché ognuno di essi è diventato ormai estremamente complesso, tanto da richiedere una profonda specializzazione. Entrambi i settori perseguono tuttavia lo stesso scopo, e cioè non solo di ridurre al minimo possibile i danni economici dovuti agli incendi, ma di combattere in modo ancora più determinato la minaccia che può derivarne alle persone.

    Il compito fondamentale della protezione antincendio è infatti di ridurre al minimo possibile il pericolo dell’incendio nei confronti di persone, animali e cose. Ciò va perseguito mediante una significativa armonizzazione dei provvedimenti relativi alla protezione antincendio, sia preventiva che attiva.

    Tale obiettivo si raggiunge con:
    – un adeguato coordinamento di tutte le misure di protezione antincendio
    – una solida organizzazione per dirigere la lotta contro gli incendi
    – un elevato grado d’addestramento delle forze di soccorso
    – un costante miglioramento dei mezzi tecnici impiegati
    – un’intensa attività di ricerca nell’ambito della prevenzione incendi
    – la rigorosa applicazione di una serie di criteri fondamentali della prevenzione incendi.

    In tutte le situazioni lavorative per le quali è obbligatorio l'uso di abbigliamento ignifugo antistatico impermeabile, tra le varie proposte è vagliabile quella di utilizzare indumenti con comportamento ignifugo antistatico impermeabile ma traspirante.

    1° proposta: indumenti antincendio multi norme plurinorme impermeabili, resistenti agli agenti chimici, ignifughi con proprietà elettrostatiche, resistenti all’arco elettrico e ad alta visibilità, 80% Cotone, 19% Poliestere 1% Antistatico 320gm. Sono conformi alle più severe normative sottoelencate.

    EFR799 Giaccone multinorme multirischio

    EFR788 Pantalone multinorme multirischio

    Giacca flame resistant multi norme + arco elettrico + alta visibilità. Norme:

    EN ISO 20471 Classe 3 - alta visibilità
    EN61482-1-2 Classe 1 - rischi termici derivanti da arco elettrico
    EN1149-5 - antistaticità, pericoli causati da elettricità statica.
    EN ISO 11611 Classe 2 A1+A2
    EN ISO 11612 A1+A2 B1, C1, E2 - calore radiante, convettivo o di contatto, o spruzzi di metallo fuso.
    EN 13034 (Tipo 6) - protezione chimica
    EN343 Class 3:3 - impermeabilità

    Pantaloni flame resistant multi norme + arco elettrico + alta visibilità. Norme:

    EN ISO 20471 Classe 2 - alta visibilità
    EN61482-1-2 Classe 1rischi termici derivanti da arco elettrico
    EN1149-5 - antistaticità, pericoli causati da elettricità statica.
    EN ISO 11611 Classe 2 A1+A2
    EN ISO 11612 A1 + A2, B1, C1, E2 - calore radiante, convettivo o di contatto, o spruzzi di metallo fuso.
    EN 13034 (Tipo 6) - protezione chimica
    EN343 Class 3:3- impermeabilità




    2° proposta: indumenti antincendio multi norme plurinorme foderati totalmente certificati EN471 per l’alta visibilità, EN343 impermeabile e traspirante, EN ISO 14116 protezione ignifuga, EN1149 protezione antistatica. Questa linea totalmente certificata offre protezione da calore, fiamme, elettricità statica, scarsa visibilità.

    Art. ES7799 Giaccone imbottito foderato
    Art. ES7822 Pantaloni - Salopette imbottiti foderati

    Indumenti Alta visibilità ignifugo antistatico impermeabile ma traspirante
    utilizzabile anche come Presidio Antincendio

    Art. ES7799 Giaccone imbottito foderato
    Giallo-blu
    Arancio-blu

    poliestere 98% e fibra di carbonio 2% rivestito in Poliuretano 250 gr.
    Cuciture termosaldate e nastrate. Giaccone imbottito foderato bicolore colori vari. Imbottito con una trapunta interna ignifuga di modacrilico antifiamma e foderato in cotone ignifugo. Dotato di gilet termico interno in pile staccabile. Collo all'americana con cappuccio incorporato a scomparsa, due tasconi applicati chiusi da patella e velcro, tasca interna portadocumenti, chiusura anteriore con cerniera doppio cursore protetta da soprafinta chiusa con velcro. Bande rifrangenti.
    Giaccone certificato 
    EN 471 classe 3:2, 
    EN 343 classe 3:2, EN ISO 14116, ed EN 1149-5.

    Indumenti Alta visibilità ignifugo antistatici impermeabili ma traspiranti
    utilizzabile anche come Presidio Antincendio
    Art. ES7822 Pantaloni - Salopette 
    Giallo-blu
    Arancio-blu

    poliestere 98% e fibra di carbonio 2% rivestito in Poliuretano 250 gr. 
    Fodera interna in cotone ignifugo da 170 gr./mq. Pantaloni - salopette termici. Questo pantalone ha una protezione alla fiamma supplementare grazie alla fodera interna in cotone ignifugo da 135 gr.. Cuciture termosaldate e nastrate. Bicolore colori vari. Imbottito con una trapunta interna ignifuga di modacrilico antifiamma e foderato in cotone ignifugo. Fascia in vita elasticizzata per un comfort migliore, bretelle con sistema di fibbie a rilascio rapido e caviglie dotate di zip per facilitarne l'idossabilità. Bande rifrangenti. 

    Pantalone - Salopette certificato 
    EN 471 classe 2:2, 
    EN 343 classe 3:2, EN ISO 14116, ed EN 1149-5.




    Prevenzione Incendi - Criteri Generali

    a cura della provincia autonoma di Bolzano





    venerdì 4 marzo 2016

    Picozzini e Asce per Armadi Antincendio


    PALA E FLABELLO
    1 P615 - pala battifuoco lamellare con manico in legno, lunghezza cm. 150
    2 P610 - flabello battifuoco con manico in legno, lunghezza cm. 100


    BADILI
    3 P611 - badile pieghevole in allumino, lunghezza cm 100
    4 P640 - badile a punta forgiato, lunghezza cm 28 x 28, con manico in legno cm 140

    RASTRO E ZAPPASCURE
    5 P613 - rastro in alluminio, lunghezza cm 120
    6 P618 - zappascure con manico in legno cm 100



    7 ASCIA
    Ascia con testa in acciaio forgiato nera e manico in legno.
    P900 - ascia cm 90, peso kg 3,5

    8 ASCIA PICCOLA
    Testa in acciaio forgiato nera, manico in legno, con fodero in cuoio con aggancio per cintura. Manico cm 37.
    P940 - ascia piccola, peso kg 0,6

    9 SEGACCIO PIEGHEVOLE
    Lama ARS da cm 21 con manico pieghevole in plastica da cm 21. Impugnatura ergonomica.
    P501 - segaccio pieghevole

    10 RONCOLA
    Attrezzo forgiato in un solo pezzo in acciaio UNI C55. Affi lato temprato durezza HRC 52-52. Comprensivo di fodero e manico in cuoio da cm 12 circa.
    P605 - roncola lunghezza lama cm. 28

    PICOZZINI
    11 P400 - piccozzino in acciaio, manico in legno, peso kg 1, lunghezza cm 38
    12 P410N - fodero per piccozzino con passante per cintura
    13 P401 - piccozzino in acciaio, impugnatura in gomma, peso kg 0,8. A norma DIN14294
    14 P411 - fodero porta piccozzino con aggancio a cintura




    Nei luoghi di lavoro è necessario conoscere attentamente gli ambienti e le prassi più a rischio, è necessario analizzare i pericoli più comuni che possono portare all’insorgenza di un incendio e alla sua propagazione.


    1 impianti e attrezzature elettriche,
    il documento sottolinea che gli impianti, le attrezzature ed i singoli componenti “devono essere realizzati in conformità alle specifiche tecniche tali da garantire il rispetto della regola dell’arte”.
    Inoltre:
    - “i lavoratori devono ricevere istruzioni sul corretto uso delle attrezzature e degli impianti elettrici;
    - nel caso debba provvedersi ad una alimentazione provvisoria di una apparecchiatura elettrica, il cavo elettrico deve avere la lunghezza strettamente necessaria ed essere posizionato in modo da evitare possibili danneggiamenti;
    - le riparazioni elettriche devono essere effettuate da personale competente e qualificato”.

    E ancora riguardo ai materiali facilmente combustibili o infiammabili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive, si segnala che “non devono essere ubicati in prossimità di apparecchi, di illuminazione, in particolare dove si effettuano travasi di liquidi”.


    2 depositi e sull’utilizzo di materiali infiammabili e facilmente combustibili.
    Si indica che “dove è possibile, occorre che il quantitativo dei materiali infiammabili o facilmente combustibili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive sia limitato a quello strettamente necessario per la normale conduzione dell’attività e tenuto lontano dalle vie di esodo”.
    E chiaramente, laddove possibile, le sostanze infiammabili “devono essere sostituite con altre meno pericolose”.
    Altre indicazioni relative ai depositi e alla manipolazione di materiali infiammabili e facilmente combustibili:
    - “il deposito di materiali infiammabili deve essere realizzato in luogo isolato o in locale separato tramite strutture dotate di adeguate caratteristiche di resistenza al fuoco;
    - i lavoratori che manipolano sostanze infiammabili o chimiche pericolose devono essere adeguatamente informati, formati e addestrati sulle misure di sicurezza da osservare;
    - i lavoratori devono essere anche a conoscenza delle proprietà delle sostanze e delle circostanze che possono incrementare il rischio di incendio”.
    Si ricorda poi che i materiali di pulizia, se combustibili, “devono essere tenuti in idonei armadi o in appositi ripostigli. Al termine delle pulizie il materiale deve essere allontanato all’esterno dei luoghi di lavoro negli appositi spazi e contenitori all’uopo destinati”.

    3 fonti di calore.
    Alcune utili indicazioni:
    - “i generatori di calore devono essere utilizzati in conformità alle istruzioni dei costruttori;
    - i luoghi dove si effettuano lavori di saldatura o di taglio alla fiamma o con presenza di fiamme libere, devono essere tenuti liberi da materiali combustibili ed è necessario tenere sotto controllo le eventuali scintille. Detti lavori devono essere eseguiti all’interno di aree idoneamente aerate; è necessario, inoltre, valutare il rischio interferenziale con altre lavorazioni (per esempio verniciatura, manipolazione di sostanze infiammabili);
    - i condotti di aspirazione di cucine, forni, seghe, molatrici, devono essere tenuti puliti per evitare l’accumulo di grassi o polveri;
    - ove prevista la valvola di intercettazione dì emergenza del combustibile deve essere collocata in posizione facilmente accessibile e segnalata e oggetto di manutenzione e controlli regolari”.

    4 apparecchi individuali o portatili di riscaldamento.
    In questo caso le cause più comuni di incendio sono dovute generalmente alla inosservanza delle misure precauzionali, “quali ad esempio:
    a) il mancato rispetto delle istruzioni di sicurezza quando si utilizzano o si sostituiscono i recipienti di g.p.l.;
    b) il deposito di materiali combustibili sopra gli apparecchi di riscaldamento;
    c) il posizionamento degli apparecchi portatili di riscaldamento vicino a materiali combustibili;
    d) le negligenze nelle operazioni di rifornimento degli apparecchi alimentati a kerosene”.
    Si ricorda che gli apparecchi di riscaldamento “devono rispettare le norme di buona tecnica e devono essere utilizzati secondo le istruzioni del costruttore”.

    5 fumatori, si indica che vanno “identificate le aree dove il fumare può costituire pericolo di incendio e disporne il divieto”.
    Inoltre nelle aree ove è consentito fumare:
    - “occorre mettere a disposizione dei portacenere che dovranno essere svuotati regolarmente;
    - i portacenere non debbono essere svuotati in recipienti costituiti da materiali facilmente combustibili, né il loro contenuto deve essere accumulato con altri rifiuti”.
    E chiaramente “non deve essere permesso fumare nei depositi e nelle aree ove sono contenuti materiali combustibili o infiammabili o che possono dare luogo alla formazione di atmosfere esplosive”.

    6 rifiuti e scarti di lavorazioni combustibili.
    Il documento segnala che i rifiuti “non devono essere depositati, neanche temporaneamente, lungo le vie di esodo (corridoi, scale, disimpegni) o dove possano entrare in contatto con sorgenti di ignizione”.
    E l’accumulo di scarti di lavorazione “deve essere evitato e ogni scarto o rifiuto deve essere rimosso giornalmente e depositato in un’area idonea preferibilmente fuori dell’edificio”.

    7 lavori di manutenzione e di ristrutturazione e alla prevenzione incendi.
    Ad esempio bisogna considerare i problemi correlati a:
    a) “accumulo di materiali combustibili;
    b) ostruzione delle vie di esodo;
    c) bloccaggio in apertura delle porte resistenti al fuoco;
    d) realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco”.


    1° all’inizio della giornata lavorativa occorre assicurarsi che l’esodo delle persone dal luogo di lavoro sia garantito;
    2° alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l’innesco di un incendio.

    Inoltre:
    - “ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l’ultimazione dei lavori per assicurarsi che non ci siano materiali accesi o braci, anche successivamente all’ultimazione dei lavori (es: posa di guaina bituminosa);
    - nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione. Al termine dei lavori il sistema di rivelazione ed allarme deve essere provato;
    - particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione e risistemazione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile”.

    Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
    Sicurezza antincendio datori di lavoro - Linee guida per la valutazione dei rischi

    "Sicurezza antincendio & datori di lavoro" è fruibile in otto lingue (Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Albanese, Arabo, Cinese e Ucraino).





    Addetti della Squadra Antincendio

      






    Gli Addetti della Squadra Antincendio aziendale sono un nucleo di persone addestrate al fine di prevenire l’insorgere di incendi e, in caso di emergenza, di mettere in atto tutte le procedure per limitare i danni alle cose e alle persone. Infatti svolgono un importante ruolo nella prevenzione antincendio, attraverso il controllo periodico dei luoghi di lavoro e la segnalazione al Responsabile di eventuali anomalie suscettibili di sviluppare un focolaio o, in caso di incendio, di facilitare la propagazione dello stesso.


    Gli Addetti Antincendio svolgono, altresì un importante ruolo nella protezione dei lavoratori in caso di emergenza. Infatti intervengono sull’evento in corso per controllarne l’evoluzione, per allertare le persone in caso si renda necessario allontanarle dal luogo in cui si trovano, per assicurare una evacuazione e un esodo sicuri di tutte le persone presenti in sede ed impedire che persone vadano verso la zona interessata dall’emergenza in atto.


    Inoltre, agli Addetti Antincendio è affidata anche la funzione di intervenire sugli impianti di servizio, al solo scopo di interrompere l’erogazione, e sugli impianti antincendio al fine di azionarli manualmente (ove disposto), nonché di indirizzare eventuali Enti Esterni (VVF, Assistenza Medica, ecc.) verso i luoghi in stato di emergenza. Gli Addetti Antincendio vengono designati dal Datore di Lavoro, il quale provvede alla loro formazione e/o addestramento attraverso corsi specifici ed esercitazioni.


    Le funzioni principali dell’Addetto della Squadra Antincendio, in relazione all’entità dell’evento, sono:

    1. una volta avvisato, qualora non fosse ancora stato fatto, deve attivare lo stato di preallarme (vocale o telefonico); 
    2. deve recarsi immediatamente nel luogo del pericolo e valutare l’entità dello stesso; 
    3. deve verificare l’effettiva presenza di una situazione di emergenza; 
    4. in caso di incendio facilmente controllabile, deve intervenire in quanto addestrato all’uso degli estintori; 
    5. nel caso non sia sicuro di poter controllare l’incendio o comunque di intervenire sul pericolo, l’Addetto Antincendio deve evitare di perdere tempo in vani tentativi, ma piuttosto deve dare inizio alle procedure di evacuazione, provvedendo immediatamente a: 
    6. attivare il dispositivo acustico per la divulgazione dell’allarme o, alternativamente, chiedere ad altri di provvedere, fornendo precise istruzioni in merito, previa autorizzazione del Responsabile a cui afferiscono; 
    7.  avvisare coloro che sono incaricati della chiamata dei soccorsi (Centralino di Emergenza); intercettare le alimentazioni di gas ed elettricità direttamente o fornendo precisi ordini a coloro che si trovano in prossimità di esse;
    8. isolare il più possibile il luogo in cui si è sviluppato l’incendio o altra anomalia, chiudendo le porte di accesso, dopo essersi assicurati che non siano rimaste persone all’interno; 
    9. occuparsi di coloro che necessitano di assistenza, conducendoli al più presto nel luogo di raccolta più vicino; in caso di emergenza confermata, un Addetto Antincendio dovrà recarsi presso i locali con presenza di persone disabili e, in caso di necessità di evacuazione dovrà:
    10.  per persone con visibilità menomata o limitata, guidarle verso il punto di ritrovo esterno;
    11. per persone con udito menomato o limitato, occuparsi di allertarle;
    12. per persone con mobilità ridotta o su sedia a rotelle, con l’aiuto di un altro Addetto Antincendio, provvedere ad assisterle, aiutandole a raggiungere il punto di ritrovo esterno;
    13. controllare e coordinare il flusso delle persone in esodo; 
    14.  verificare per ciascun piano l’avvenuta evacuazione, controllando ciascun locale, compresi i bagni, e chiudendo la relativa porta di accesso dopo avere verificato che nessuno era ancora rimasto all’interno; 
    15.  verificare l’avvenuta evacuazione delle persone, mediante accertamento diretto che indiretto (es: tramite compilazione modulo di evacuazione; mediante interrogazione delle persone evacuate); 
    16.  in caso di persone non presenti alla verifica finale, l’Addetto Antincendio informerà le squadre di soccorso esterne per iniziare le ricerche; affiancare i VV.F durante l’intervento fornendo tutte le informazioni del caso; 
    17.  verificare che alle persone ferite siano state apportate cure adeguate; segnalare il cessato allarme, quando l’emergenza è conclusa; 
    18.  disporre la rimessa in esercizio degli impianti e la ripresa delle attività dopo aver verificato la sussistenza di tutte le condizioni di sicurezza.


    Al di fuori della situazione di emergenza, ciascun Addetto della Squadra Antincendio ha la responsabilità di verificare lo stato delle attrezzature di pronto intervento in dotazione alla struttura di appartenenza, assicurandosi del loro funzionamento e richiedendo la sostituzione delle dotazioni o degli strumenti scaduti o rovinati o non funzionanti.


    Inoltre, ciascun Addetto Antincendio ha anche il compito di:

    1.  verificare che le uscite di emergenza rimangano sempre sgombre, da ostacoli o materiali, e funzionali; 
    2.  verificare che non venga stoccato materiale o mezzi nelle vie di esodo (corridoi, scale, ...) interne agli edifici, nelle vie di circolazione esterne e nei punti di raccolta predefiniti; 
    3.  verificare che gli impianti tecnologici, gli impianti di rivelazione e di spegnimento di incendio, nonché quelli di segnalazione siano mantenuti efficienti ed in buono stato; 
    4.  segnalare immediatamente al Responsabile e/o al Servizio Prevenzione e Protezione di eventuali anomalie o situazioni di pericolo.




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