domenica 16 febbraio 2014

5 regole vitali per chi lavora con l’elettricità








I DPI e le attrezzature progettate per garantire la sicurezza nei lavori in presenza di rischio elettrico sono sottoposti a prove specifiche; il simbolo del doppio triangolo sta ad indicare la loro idoneità ai lavori sotto tensione.

La scelta del DPI e delle attrezzature è influenzata dal “Metodo di lavoro”

Sulla base della molteplicità degli interventi possibili sono state sviluppate negli anni diverse tipologie di interventi sotto tensione in relazione alla posizione dell’operatore rispetto alle parti a potenziale diverso e ai mezzi utilizzati (attrezzature e DPI) per prevenire eventuali danni. Queste possono essere raggruppate nei seguenti metodi: 

l lavoro sotto tensione a distanza 

Metodo di lavoro in cui l’operatore mantiene una distanza specificata dalla parte attiva su cui opera e da tutte le altre parti a tensione diversa dalla sua ed esegue il proprio lavoro per mezzo di aste isolanti; 

l lavoro sotto tensione a contatto 

Metodo di lavoro in cui l’operatore, opportunamente protetto dal punto di vista elettrico con guanti isolanti e, se necessario, con altri indumenti isolanti, esegue il proprio lavoro in diretto contatto fisico con le parti attive in tensione su cui opera (< 30 kV); 

l lavoro sotto tensione a potenziale 

Metodo di lavoro in cui l’operatore esegue il proprio lavoro restando in contatto elettrico con una parte attiva in tensione, dopo essersi o essere stato portato alla stessa tensione di questa e mantiene distanze specificate dalle circostanti parti a tensione diversa dalla sua.







La vita e la salute delle persone hanno la massima priorità!

1. Lavoriamo con un incarico preciso e sappiamo chi è il responsabile.

Lavoratore: inizio il lavoro solo quando ho capito chiaramente l’incarico e so chi è il responsabile. In caso di dubbio mi rivolgo al superiore.
Superiore: assegno incarichi precisi e non tollero improvvisazioni. Verifico regolarmente se si rispettano le regole vitali per la sicurezza.

2. Eseguiamo i lavori solo se siamo qualificati e autorizzati.

Lavoratore: eseguo solo i lavori per i quali sono stato formato e autorizzato. Altrimenti dico STOP e informo il mio superiore.
Superiore: impiego personale qualificato e autorizzato. Esorto i miei dipendenti a interrompere i lavori e ad informarmi in caso di dubbio.

3. Utilizziamo solo attrezzature di lavoro in perfetto stato.

Lavoratore: utilizzo solo attrezzature di lavoro adatte, intatte e isolate. Riparo subito le attrezzature difettose
oppure segnalo il problema al mio superiore.
Superiore: faccio in modo che i miei dipendenti utilizzino attrezzature di lavoro in perfetto stato. Mi occupo anche della loro manutenzione periodica.

4. Utilizziamo i dispositivi di protezione individuale.

Lavoratore: utilizzo dispositivi di protezione intatti e adatti all’attività che sto svolgendo secondo le
specifiche del superiore.
Superiore: faccio in modo che i miei dipendenti ricevano i dispositivi di protezione necessari e li utilizzino
correttamente.

5. Mettiamo in funzione gli impianti solo quando sono stati eseguiti i controlli prescritti.

Lavoratore: prima di inserire un impianto mi assicuro che i controlli prescritti siano stati eseguiti e documentati.
Superiore: mi assicuro che i miei dipendenti effettuino i controlli prescritti e li documentino. Prima di inserire l’impianto verifico la completezza dei documenti di controllo.

Rispettiamo sistematicamente le 5 regole di sicurezza per lavori in assenza di tensione.

Lavoratore: applico sempre le 5 regole di sicurezza.
Superiore: faccio in modo che i miei dipendenti conoscano e applichino correttamente le regole di
sicurezza. Metto a disposizione gli strumenti necessari.

5 regole vitali

1. Assegnare incarichi precisi.
2. Impiegare personale idoneo.
3. Utilizzare attrezzature di lavoro in perfetto stato.
4. Utilizzare i dispositivi di protezione.
5. Mettere in funzione solo impianti verificati.

La vita e la salute delle persone hanno la massima priorità!

SUVA
Sicurezza sul lavoro, Settore industria e artigianato
Casella postale, 6002 Lucerna
ESTI: tel. 044 956 12 12
Electrosuisse: tel. 044 956 11 11

Questa pubblicazione è nata in collaborazione con Electrosuisse e altre
organizzazioni del settore elettrico. 

Lo sviluppo di un arco elettrico può rappresentare un pericolo a causa dell'elevato calore generato, dell'esplosione dell'aria rapidamente riscaldata, dalla vaporizzazione di metalli e dall'intensa emissione di raggi ultravioletti. 

I danni prodotti all'organismo sono di tipo termico (ustioni) e meccanico (fratture, danni agli organi interni). La contrazione muscolare involontaria può provocare movimenti bruschi e pericolosi, cadute e altri incidenti. 

I materiali ignifughi, “flame retardant” o, meglio, specificamente testati all’arco possono offrire una protezione adeguata.


Indumenti e Abbigliamento: In ambito professionale ed industriale l'abbigliamento antinfortunistico, è un elemento fondamentale nella metodologia di lavoro di ogni lavoratore. Qualunque ambito possa produrre rischi particolari per la persona, per il lavoratore, necessita di precise norme da seguire per garantire la sicurezza del singolo all'interno dell'industria durante il proprio orario lavorativo. 

Per questi motivi sono stati progettati e creati prodotti garantiti e certificati per la protezione del lavoratore, a seconda del lavoro che si andrà a fare gli articoli che compongono l'abbigliamento antinfortunistico, potranno essere leggermente diversi per tenuta materiali utilizzati ed ovviamente resistenza. 

Questi indumenti, Giacca, Pantalone, Tuta intera, Camicia, Felpa, Polo, T-shirt hanno proprietà ignifughe e antistatiche, che proteggono l'operatore contro le azioni da arco elettrico nelle attività di manutenzione ordinaria o straordinaria su Impianti Elettrici sotto tensione in BT a contatto o a distanza ravvicinata. 

In realtà questo tipo di vestiario (progettato essenzialmente su iniziativa di Enel) non protegge in modo specifico dall'arco elettrico, ma ha la proprietà di non aggravarne le conseguenze. 

Infatti sono in grado resistere alle prove di tenuta all’arco elettrico prescritte dalla norma CEI ENV 50354, ovvero ad archi da 4 kA, se di Classe 1, o di 7 kA se di classe 2.

Gli indumenti di protezione contro l’arco elettrico possono essere stratificati per raggiungere il rating ATPV. Per esempio lo strato termico raggiunge un ATPV di 4.3 Cal/m2, e lo strato esterno un ATPV di 13.6 Cal/m2. Tuttavia la combinazione dei due ATPV sarà superiore rispetto la somma dei due singoli starti, in quanto l’aria intrappolata tra i due strati, aggiunge un’ulteriore protezione.

Abbigliamento e Indumenti per alta visibilità, ignifughi, antistatici, indumenti specifico per arco elettrico, antiacido, in cotone 99% e carbonio 1%.



Giacca alta visibilità, ignifuga, antistatica, indumento specifico per arco elettrico, antiacido, in cotone 99% e carbonio 1%. Colore giallo HV blu. Peso al mq. gr. 345

Giacca alta visibilità, ignifuga, antistatica, antiacido, contro arco elettrico in cotone 99% e carbonio 1%. Protegge anche nei lavori di saldatura. Ottima per l'impiego nel settore petrolchimico. Colore giallo HV + blu. Peso al mq. gr. 345. Multitasche e chiusura con cerniera e bottoni ricoperti.
Certificata EN 471, EN 531, EN 470, EN 1149, EN 13034 ed EN 340
EN 11612 A1+A2 B1 C1 E3 F1, EN 13034 tipo 6, EN 1149-5, EN 61482 1-2 IEC 61482-2, EN 11611-1 A1 A2, EN 471-3:2


La norma IEC 61482-1-2:2007 (denominata “box test” o “test all’arco chiuso”) sostituisce le norme ENV 50354:2001 e CLC/TS 50354:2003 (queste due norme non richiedevano valutazioni del flusso di calore, ma basavano la valutazione della performance solo sulla valutazione visiva dei risultati del test).




Pantaloni alta visibilità, ignifughi, antistatici, indumento specifico per arco elettrico, antiacido, in cotone 99% e carbonio 1%. Colore giallo HV + blu. Peso al mq. gr. 345

Pantaloni alta visibilità, ignifughi, antistatici, antiacido, contro arco elettrico cotone 99% e carbonio 1%. Protegge anche nei lavori di saldatura. Ottima per l'impiego nel settore petrolchimico. Colore giallo blu. Peso al mq. gr. 345. Multitasche e chiusura con cerniera. Tasche portaginocchiere.

Certificati EN 471, EN 531, EN 470, EN 1149, EN 13034 ed EN 340
EN 11612 A1+A2 B1 C1 E3 F1, EN 13034 tipo 6, EN 1149-5, EN 61482 1-2 IEC 61482-2, EN 11611-1 A1 A2, EN 471-3:2

La norma IEC 61482-1-2:2007 (denominata “box test” o “test all’arco chiuso”) sostituisce le norme ENV 50354:2001 e CLC/TS 50354:2003 (queste due norme non richiedevano valutazioni del flusso di calore, ma basavano la valutazione della performance solo sulla valutazione visiva dei risultati del test).






Tuta alta visibilità, ignifuga, antistatica, indumento specifico per arco elettrico. Indumento specifico per arco elettrico, antiacido, in cotone 99% e carbonio 1%. Colore giallo HV + blu. Peso al mq. gr. 345. Alta protezione e bande rifrangenti. Colore giallo HV + blu.

Tuta alta visibilità, ignifuga, antistatica, arco elettrico. Protegge anche nei lavori di saldatura. Tessuto antimacchia ad alta protezione e bande rifrangenti antifiamma per aumentare la visibilità. Dorso elasticizzato, multitasche, chiusura con cerniera in ottone e pattina. Tasche portaginocchiere. 

Colore giallo HV + blu.
Certificata EN 471, EN 531, EN 470, EN 1149, EN 13034 ed EN 340
EN 11612 A1+A2 B1 C1 E3 F1, EN 13034 tipo 6, EN 1149-5, EN 61482 1-2 IEC 61482-2, EN 11611-1 A1 A2, EN 471-3:2

La norma IEC 61482-1-2:2007 (denominata “box test” o “test all’arco chiuso”) sostituisce le norme ENV 50354:2001 e CLC/TS 50354:2003 (queste due norme non richiedevano valutazioni del flusso di calore, ma basavano la valutazione della performance solo sulla valutazione visiva dei risultati del test).




VISIERA ideale per Arco elettrico da cortocircuito e resistente a metalli fusi e solidi incandescenti. Visiera in policarbonato iniettato da 1,8 mm con trattamento antigraffio e resistente alle abrasioni. Buona resistenza agli impatti. Lente neutra 2C-1.2 1 BT 8 9 0068. Classe ottica 1
da abbinare a:
Semicalotta con testiera per arco elettrico
oppure Raccordo per elmetto per arco elettrico


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Per approfondire si rimanda alla lettura del testo completo. La direttiva 89/686/CEE e i DPI utilizzati in presenza di rischio elettrico
a cura di Carlo Granata (Honeywell Safety Products)




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