ESAW (European Statistics on Accidents at Work)
Le modalità di accadimento degli infortuni sul lavoro sono tradizionalmente state analizzate dall’INAIL attraverso le variabili AGENTE MATERIALE e FORMA DI ACCADIMENTO.
Da qualche anno queste variabili sono in corso di progressiva sostituzione con le variabili previste da ESAW/3: è questo l’acronimo che contraddistingue la terza fase del programma EUROSTAT di normalizzazione delle statistiche infortunistiche europee.
Questo modello presenta due grandi vantaggi rispetto al passato.
1° comprende un numero e una tipologia di variabili che è uguale in tutti i paesi dell’Unione Europea. Così, anche se le legislazioni nazionali sugli infortuni sul lavoro presentano caratteristiche diverse, sarà possibile per l’Eurostat analizzare i dati di ciascun Paese e, attraverso criteri di conversione, elaborare delle statistiche confrontabili tra loro.
2° IL grande vantaggio introdotto dal protocollo Esaw è quello di essere stato pensato ai fini della prevenzione degli infortuni. Le variabili che li descrivono
consentono infatti di rendersi conto con precisione delle cause degli incidenti e quindi di progettare gli interventi più idonei ad evitarli.
Le nuove variabili sono otto e precisamente:
TIPO DI LUOGO
TIPO DI LAVORO
ATTIVITA’ FISICA SPECIFICA e suo AGENTE MATERIALE
DEVIAZIONE e suo AGENTE MATERIALE
CONTATTO e suo AGENTE MATERIALE
A fronte di queste 8 variabili sono state studiate 6 tabelle di codifica (i tre agenti materiali ne hanno una in comune). L’operazione di codifica parte da un sintetico racconto dell’evento contenente tutti i termini necessari, che nella maggior parte dei casi dovrebbe provenire dalla denuncia di infortunio.
La codifica contiene in se stessa, inevitabilmente, un certo grado di soggettività: l’Italia è alla testa di un consorzio europeo per creare un software (HELPER) che faciliti la codifica in termini di sostanziale omogeneità.