venerdì 20 settembre 2013

Rastrelliere Portabiciclette Fiber Glass



PORTABICICLETTE 400

Portabiciclette con piedi di fissaggio dalle forme arrotondate e gradevoli, realizzati con materiali HI-TECH (Nylon caricato con fibra di vetro “Fiber Glass”, materiale molto resistente), trattamento anticorrosione elettro-zincatura. 
Imballo in cartone individuale. Portabiciclette lato singolo a 4 posti, altezza sfalsata degli anelli su due livelli. Fornito smontato, per ottimizzare spese di spedizione con kit di montaggio incluso. A richiesta fornito montato (in questo caso con sistema di fissaggio a terra escluso). Peso kg 12,7.


PORTABICICLETTE 500

Portabiciclette con piedi di fissaggio dalle forme arrotondate e gradevoli, realizzati con materiali HI-TECH (Nylon caricato con fibra di vetro “Fiber Glass”, materiale molto resistente), trattamento anticorrosione elettro-zincatura. 
Imballo in cartone individuale. Portabiciclette a 5 posti inclinati (60°), possibilità di posizionamento delle biciclette da entrambi i lati. Kit fissaggio a terra incluso. Peso kg 12.

martedì 17 settembre 2013

Il sistema di posizionamento sul lavoro Miller HandZup®




Il sistema di posizionamento sul lavoro Miller HandZup®
permette di lavorare a mani libere con la massima sicurezza!

Caratteristiche chiave e vantaggi :

Ergonomico : Un design appositamente studiato per una maggiore maneggevolezza ed un maggiore comfort durante il lavoro grazie alla forma e all’impugnatura ergonomici.

Flessibile : Bastano pochi secondi per regolare accuratamente il cordino nella posizione ideale per il posizionamento sul lavoro.

Cordino intercambiabile : Un sistema vantaggioso : l'utilizzatore può sostituire la corda (a condizione che sia stato formato all'uso di DPI). Di conseguenza, non è più necessario sostituire completamente il sistema quando solo la fune è rovinata.

Ultra resistente : Una fune che dura due volte più a lungo : test intensivi contro l’abrasione (effettuati su 5.000 cicli : equivalenti ad un anno di utilizzo quotidiano) hanno dimostrato che la nostra nuova fune intrecciata in poliammide è due volte più resistente di una fune standard.

Miller HandZup® è un sistema esclusivo brevettato per il posizionamento sul posto di lavoro (EN358) che permette all'’operatore di lavorare a mani libere in completa sicurezza. La sua concezione ergonomica permette un utilizzo semplice, intuitivo e garantisce una regolazione flessibile, precisa e rapida per un ottimo comfort durante il lavoro. Inoltre, offre numerose combinazioni possibili per soddisfare tutti i bisogni degli utilizzatori. La sua nuova fune intrecciata in poliammide ultra resistente fa del Miller HandZup® un prodotto che dura nel tempo. Questo nuovo sistema è particolarmente raccomandato nei settori delle telecomunicazioni, dei trasporti e dell’'elettricità.

domenica 15 settembre 2013

Guanti Antifiamma e Anticalore a elevate prestazioni

Straordinariamente resistente e leggera, fibre e filati aramidici e para aramidici offrono un’elevatissima resistenza al taglio, all’abrasione e alle alte temperature. I guanti protettivi in filati para aramidici contribuiscono a prevenire gli infortuni e a ridurre le ore di lavoro perse. La leggerezza, la flessibilità e il comfort permettono di mantenere un elevato livello di destrezza e manualità.

La struttura chimica delle fibre para-aramidi le distingue dalle altre fibre sintetiche in commercio e dalle fibre naturali e conferisce proprietà uniche. Queste fibre possiedono livelli elevati di resistenza, modulo (rigidità), tenacità e stabilità termica. Inoltre, resistono a molti prodotti chimici e solventi.


Linea di Guanti Antifiamma e Anticalore a elevate prestazioni in maglia multistrato di colore giallo con interno in cotone pesante. Ambidestro quindi sfruttabile sia sul palmo che sul dorso, e con polso elasticizzato. 

Elevata resistenza al taglio e al calore, adatto alla manipolazione di oggetti caldi fino a 450°C. Ottimo isolamento termico. Utilizzabile solamente in ambiente asciutto, o come sottoguanto in ambienti bagnati o umidi.



Versione lunghezza cm. 27
norme EN 407 e EN 388 DPI III categoria CE per rischi gravi
Guanto in maglia 100% para-aramide di colore giallo con fodera interna in cotone pesante 100%. Polso standard, ambidestro. Elevata resistenza al taglio e al calore, adatto alla manipolazione di oggetti caldi fino a 350°C. Ottimo isolamento termico.



Versione lunghezza cm. 42 
norme EN 407 e EN 388 DPI III categoria CE per rischi gravi
Guanto in maglia 100% para-aramide di colore giallo con fodera interna in cotone pesante 100%. Polso lungo, ambidestro. Elevata resistenza al taglio e al calore, adatto alla manipolazione di oggetti caldi fino a 350°C. Ottimo isolamento termico.




Versione lunghezza cm. 42 
norme EN 407 e EN 388 DPI III categoria CE per rischi gravi
Guanto in maglia 100% para-aramide di colore giallo con fodera interna in cotone pesante 100%. Polso lungo costituito da un manicotto ignifugo. Elevata resistenza al taglio e al calore, adatto alla manipolazione di oggetti caldi fino a 350°C. Ottimo isolamento termico.
  0498 Cat. 3per rischi gravi

Gamma di GUANTI Anticalore ad altissime prestazioni per lavorazioni in presenza di calore molto elevato.

 

Gamma di GUANTI consigliata per l'industria meccanica e di assemblaggio per lavorazioni in ambiente caldo.

Gamma di GUANTI adatta per l'industria del vetro, dell'alluminio, alimentare, orafa o ovunque vi siano trattamenti termici.

* Guanti ad alte prestazioni per le applicazioni termiche più esigenti.
* Offrono una eccezionale resistenza a taglio, strappo e abrasione.
* Morbidi, confortevoli ed assorbenti: la soluzione più fresca in condizioni di calore intenso.





Tutte le versioni più leggere e non puntinate sono guanti antitaglio: da utilizzare, come sottoguanti durante interventi chirurgici a maggior rischio di taglio e/o abrasioni ( chirurgia ortopedica,addominale, odontoiatria). Sono guanti costituiti in fibra para – aramidica ( esempio: Kevlar). Questi guanti possono essere riutilizzati previo lavaggio a 40 °C. Insostituibili per la resistenza al taglio e all’abrasione.


Straordinariamente resistente e leggera, la fibra para aramidica offre un’elevatissima resistenza al taglio, all’abrasione e alle alte temperature. I guanti protettivi in filati para aramidici contribuiscono a prevenire gli infortuni e a ridurre le ore di lavoro perse. La leggerezza, la flessibilità e il comfort permettono di mantenere un elevato livello di destrezza e manualità.


La struttura chimica delle fibre para-aramidi le distingue dalle altre fibre sintetiche in commercio e dalle fibre naturali e conferisce proprietà uniche. Queste fibre possiedono livelli elevati di resistenza, modulo (rigidità), tenacità e stabilità termica. Inoltre, resistono a molti prodotti chimici e solventi.



Guanti per protezione termica anticalore che hanno una eccellente presa su superfici asciutte e grasse. Buona protezione contro il calore e rivestimento su tutta la lunghezza del guanto, a livello del palmo e del dorso. Doppio feltro non tessuto che assorbe il sudore. Un rivestimento in nitrile fissato su un materiale non tessuto speciale. Senza cuciture nelle zone di contatto.

Ottima resistenza al taglio, alla lacerazione e all'abrasione. Ottima presa asciutta e in presenza di olio o liquidi in genere. Appositamente progettati per dissipare il calore. La mano, l'avambraccio e il polso sono efficientemente protetti contro il calore (fino a 250°C)nella versione lunga cm. 33
Nell'ambito di prove comparative, il Crusader Flex è risultato più duraturo dei guanti di cotone bouclé (5 volte) e di cotone 24 oz. (4 volte).

Uso consigliato
• Maneggio di manufatti caldi in vetro
• Industria della gomma: rimozione dei manufatti dagli stampi, pneumatici, cinture di trasmissione e profilati in gomma, vulcanizzazione, calandratura,ecc
• Estrazione dagli stampi di manufatti in materiali termoplastici
• Maneggio di pezzi di fonderia
• Maneggio di pannelli di legno caldi
• Rimozione di prodotti sterilizzati in autoclave





mercoledì 11 settembre 2013

Edilizia: proposte per il DVdR di una impresa


 L’Agenzia Europea per La Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) ricorda come i lavoratori del comparto edile siano particolarmente esposti a fattori di rischio biologici, chimici ed ergonomici, a rischi correlati a rumore e temperatura.

L'edilizia è uno dei settori più usuranti, i costi di infortuni e malattie sono enormi per tutti (per lavoratore, datore di lavoro e Stato) e il settore non sempre è stato oggetto di “adeguata attenzione”.

Riguardo all’organizzazione del lavoro si sottolinea che in questo comparto spesso vi sono:
- “imprese di piccole dimensioni;
- più imprese contemporaneamente;
- lavori in subappalto, per conto terzi, a cottimo;
- utilizzo promiscuo di strumenti, impianti, opere provvisionali;
- maestranze in continuo movimento in cantiere;
- elevato numero di ore lavorate;
- (lavoro irregolare)”…

Inoltre nelle maestranze spesso vi è una grande componente di lavoratori autonomi (38,4%), elevata mobilità, bassa scolarità, scarsa professionalità, numerosi immigrati con problemi di lingua e formazione, ...
Senza dimenticare, infine, il consumo di sostanze stupefacenti e il problema della criminalità.

Secondo quanto riportato in “Le mani della criminalità sulle imprese - XIII Rapporto di SOS Impresa” da anni al primo posto degli investimenti mafiosi c’è l’edilizia (subito dopo gli autotrasporti, le energie e i rifiuti, il commercio, le aziende agricole. Ma anche turismo e ristorazione).

L’esposizione ai principali fattori di rischio occupazionali in un cantiere edile “si caratterizza per essere incostante per intensità, durata e frequenza, mutabile, non sempre prevedibile, si ripete nel tempo ad intervalli molto variabili, con punte anche di elevata entità, è soggetta all’influenza di variabili ambientali ed organizzative difficilmente controllabili, ma che ne possono amplificare il rischio” (secondo quanto indicato da uno studio di Mosconi G e coll., 2004).

In particolare la difficoltà della stima dell’esposizione a fattori di rischio (talvolta anche la loro identificazione) è una “caratteristica del lavoro in cantiere”.
Non è infatti facile stabilire: “cosa”, “dove”, “come”, “quando” e per “quanto tempo” il lavoratore sarà esposto. E se complessa è la Valutazione del Rischio, difficile è anche la Prevenzione e la Vigilanza!

PROPOSTE per il DVdR di una impresa:

- parte generale: “...descrivere la tipologia dei lavori e delle attività prevalenti,... Evidenziando le situazioni di maggiore rischio… e i principali FdR (chimico, fisico, biologico, ergonomico…)”;

- seconda parte: “elenco macchine, opere provvisionali, utensili... livelli di emissione… elenco delle sostanze e preparati chimici.. schede tecniche e di sicurezza… modalità di utilizzo, di applicazione e di conduzione nell’attività lavorativa...”;

- terza parte: “la stima e la valutazione del rischio nelle attività o compiti di maggiore criticità in situazioni ‘tipo’ ...preferibilmente con misure ambientali (almeno una misura!) o mediante stime indirette... Consultando banche dati o utilizzando algoritmi”.

E i risultati andranno a costituire una “Banca Dati” dell’impresa, “da utilizzare per la stima di attività simili in altri cantieri e nella redazione dei POS”.


Tratto da: Esperienze di prevenzione della UOOML di Bergamo "tutela della salute nei cantieri edili" - Giovanni Mosconi





martedì 3 settembre 2013

Le nuove 8 variabili infortuni ESAW






ESAW (European Statistics on Accidents at Work)

Le modalità di accadimento degli infortuni sul lavoro sono tradizionalmente state analizzate dall’INAIL attraverso le variabili AGENTE MATERIALE e FORMA DI ACCADIMENTO.

Da qualche anno queste variabili sono in corso di progressiva sostituzione con le variabili previste da ESAW/3: è questo l’acronimo che contraddistingue la terza fase del programma EUROSTAT di normalizzazione delle statistiche infortunistiche europee.

Questo modello presenta due grandi vantaggi rispetto al passato. 


1° comprende un numero e una tipologia di variabili che è uguale in tutti i paesi dell’Unione Europea. Così, anche se le legislazioni nazionali sugli infortuni sul lavoro presentano caratteristiche diverse, sarà possibile per l’Eurostat analizzare i dati di ciascun Paese e, attraverso criteri di conversione, elaborare delle statistiche confrontabili tra loro. 

2° IL grande vantaggio introdotto dal protocollo Esaw è quello di essere stato pensato ai fini della prevenzione degli infortuni. Le variabili che li descrivono
consentono infatti di rendersi conto con precisione delle cause degli incidenti e quindi di progettare gli interventi più idonei ad evitarli.

Le nuove variabili sono otto e precisamente:

TIPO DI LUOGO
TIPO DI LAVORO
ATTIVITA’ FISICA SPECIFICA e suo AGENTE MATERIALE
DEVIAZIONE e suo AGENTE MATERIALE
CONTATTO e suo AGENTE MATERIALE


A fronte di queste 8 variabili sono state studiate 6 tabelle di codifica (i tre agenti materiali ne hanno una in comune). L’operazione di codifica parte da un sintetico racconto dell’evento contenente tutti i termini necessari, che nella maggior parte dei casi dovrebbe provenire dalla denuncia di infortunio.

La codifica contiene in se stessa, inevitabilmente, un certo grado di soggettività: l’Italia è alla testa di un consorzio europeo per creare un software (HELPER) che faciliti la codifica in termini di sostanziale omogeneità.




Gamma GILET Alta Visibilità