lunedì 22 luglio 2013

Abbigliamento da Lavoro: difendersi dal Caldo

Durante i periodi di caldo intenso l’organismo è fortemente sollecitato, soprattutto se l’umidità atmosferica è molto elevata. A soffrirne maggiormente è l’apparato circolatorio. Le temperature molto elevate possono causare crampi, esaurimento fisico o, nella peggiore delle ipotesi, un colpo di calore.






La radiazione solare ultravioletta deve essere considerata a tutti gli effetti un rischio di natura professionale per tutti i lavoratori che lavorano all'aperto (lavoratori outdoor), e deve essere posto alla stregua di tutti gli altri rischi (chimici, fisici, biologici) presenti nell'ambiente di lavoro.

Pertanto il datore di lavoro, essendo tenuto a proteggere i lavoratori da tutti i rischi ed a garantire ai lavoratori un ambiente di lavoro salubre, deve mettere in atto tutte le misure di prevenzione disponibili per minimizzare questo rischio.



PANTALONE MULTITASCA e BERMUDA 
le versioni più leggere 100% cotone, peso 180 gr/m2 - i più leggeri del settore
colore: blu navy oppure kakhi
taglie: S - M - L - XL - XXL
- 2 tasche con chiusura in velcro
- 1 tasca sul ginocchio con bottone
- 2 tasche posteriori con chiusura in velcro
- tasca portametro gamba destra
- tasca staccabile lato destro portacellulare con chiusura in velcro

- chiusura con bottoni 
- passanti in vita per cintura 

Ecco le caratteristiche che influenzano la capacità protettiva dei tessuti:

porosità del tessuto (cover factor): con questo parametro “si intende indicare la dimensione media degli spazi vuoti tra le fibre di cui il tessuto è costituito. Questo è il fattore guida rispetto agli altri dal momento che è evidente che tanto più lasca è la struttura del tessuto tanto maggiori sono le dimensioni degli spazi liberi da fibre attraverso cui la radiazione solare diretta può passare arrivando a colpire la pelle. Nella letteratura questo parametro è identificato col termine di “cover factor” (coefficiente di copertura) e si trovano riferimenti al fatto che per assicurare un livello minimo di protezione un tessuto deve avere un cover factor di almeno il 93% (ovvero il 93% della superficie del tessuto interessata da fibre e 7% da spazi)”;

2° natura della fibra: la composizione chimica della fibra determina il tipo di interazione con la radiazione che la colpisce. “Ad esempio lino e cotone, povere di pigmenti o di altre molecole tipo lignina, hanno scarsa capacità di assorbire la radiazione UV. Tra i tessuti sintetici quelli in poliestere in ragione della presenza di anelli di benzene nella catena polimerica mostrano un alta efficacia nel bloccare la radiazione UV, anche se conviene sottolineare che la loro efficienza bloccante decresce molto nella banda UV-A (320-400 nm). R
isultano poco confortevoli dal punto di vista degli scambi di calore e umidità che soprattutto nel periodo estivo influenzano fortemente il grado di confort degli indumenti. 

trattamento: trattamenti che modificano la porosità dei tessuti modificano anche le caratteristiche di protezione UV. “Così se le fibre vengono in vario modo stirate tende ad aumentare la porosità del tessuto. Ciò può avvenire per esempio anche indossando indumento troppo stretti per la propria taglia. Ovviamente è vero anche il contrario”;

colore: il colore di un tessuto ha una positiva efficacia protettiva a patto che il cover factor del tessuto sia al 93%. In linea di massima possiamo dire che i colori più scuri sono quelli che concorrono a dare un maggior grado di protezione al tessuto come riscontrato tipicamente per il nero e il blu; ciò anche in relazione al fatto che assorbendo più efficacemente la radiazione che colpisce le fibre su cui sono applicati riduce la componente che viene diffusa in tutte le direzioni quindi anche verso l’interno del tessuto e verso la pelle. Maggiore è la quantità di colorante maggiore è la sua efficacia. In ogni caso le capacità UV assorbenti delle essenze coloranti possono manifestarsi anche in assenza di colorazione scura; in questo caso è la composizione chimica del colorante che determina una riduzione nella trasmissione dell’UV (esistono essenze coloranti ricche, ad esempio in flavonoidi, che notoriamente hanno caratteristiche di elevato assorbimento dell’UV).

5° umidità: “se il tessuto è bagnato perde in parte le sue proprietà protettive in ragione del fatto che la presenza di acqua con un indice di diffrazione assai diverso da quello dell’aria favorirebbe la trasmissione della radiazione. Tessuti di cotone, molto idrofilo, risentono quindi maggiormente di questo fattore passando per esempio da un UPF di oltre 50 a uno di 32”;

6° presenza di additivi: nell’intervento si indica che “sono state identificate sostanze non propriamente coloranti che conferiscono ai tessuti alte caratteristiche di protezione UV, tra queste una menzione particolare merita l’ossido di titanio, TiO2. Questa molecola ha un alto poter assorbente nella banda UV come risulta infatti dal suo uso anche in alcune creme solari. Grazie all’uso di tali composti anche i tessuti di cotone” – “caratterizzati da alti parametri di confort termoudometrico”, cioè con riferimento a calore e umidità – “possono raggiungere valori molto alti dell’indice di protezione ed è stato dimostrata la persistenza di tale caratteristica anche dopo più di 50 lavaggi a macchina”;

Ricordando che gli indumenti possono effettivamente “rappresentare un importante elemento di protezione dal rischio di sovraesposizione alla RUV a patto che siano caratterizzati da un UPF almeno superiore a 15”.
Il problema è che il valore di UPF di un capo di abbigliamento è in realtà “determinato da molti fattori per cui risulta difficile a priori dare indicazioni definitive in mancanza di una certificazione del capo rilasciata dopo analisi di laboratorio che prendano in considerazione il peso di ciascuno dei fattori sopra discussi”.


Ad esempio una maglietta in cotone (molto confortevole in estate) “può avere valori molto diversi di UPF in funzione della densità del tessuto e del colore o additivo applicato”. 

Mentre capi in poliestere o con alte percentuali di questo tipo di fibra “risentono molto meno della variabilità che gli altri fattori possono esercitare ma il loro basso grado di confort estivo li rende poco apprezzati e quindi praticamente inutilizzabili”.


Recentemente sono stati fatti dei test su alcuni tessuti di cotone e lino tinteggiati con coloranti di origine naturale (e quindi anche a basso grado di allergenicità) che hanno dato risultati “incoraggianti”.
Tuttavia resta “da valutare la persistenza di queste caratteristiche nel tempo”.

Protezione degli indumenti dal rischio UV”, D. Grifoni e G. Zipoli (CNR Firenze), intervento al seminario "Piano mirato regionale sul rischio di radiazione ultravioletta solare nei lavoratori outdoor".

Non dimentichiamo che, al di là degli eventi tumorali, le ondate di calore, cioè i periodi prolungati di condizioni meteorologiche estreme con temperature elevate, possono essere causa anche di altri disturbi come crampi, svenimenti, gonfiori, stress da calore e colpi di calore.

Inoltre nei mesi estivi aumentano i rischi relativi alla presenza di ozono, un gas presente in basse concentrazioni in tutta l'atmosfera e che le radiazioni solari tendono a diffondere.


Le T-SHIRT più leggere sul mercato: 105 gr/mq
Le T-SHIRT più leggere sul mercato: 105 gr/mq

Il sudore mina la forza. Una migliore evaporazione significa spendere meno energia per raffreddare il corpo, e migliorare quindi la prestazione fisica e la resistenza.


La traspirabilità migliora ulteriormente l’effetto di termoregolazione.
Si rimane asciutti. Ci si sente bene. E c’è più energia e resistenza.


PANTALONE MULTITASCA e BERMUDA 
le versioni più leggere 100% cotone, peso 180 gr/m2 - i più leggeri del settore
colore: blu navy oppure kakhi
taglie: S - M - L - XL - XXL
- 2 tasche con chiusura in velcro
- 1 tasca sul ginocchio con bottone
- 2 tasche posteriori con chiusura in velcro
- tasca portametro gamba destra
- tasca staccabile lato destro portacellulare con chiusura in velcro

- chiusura con bottoni 
- passanti in vita per cintura 

le versioni più leggere 100% cotone, peso 210 gr/m2 - tra i più leggeri del settore
elastico interno in vita regolabile, 2 tasche anteriori, 2 tasche posteriori interne a filetto chiuse con aletta e punto velcro, 2 tasconi applicati alle cosce con soffietto laterale e centrale chiusi con aletta e punto velcro, cuciture due aghi con filo in poliestere cotone; 
chiusura patta con cerniera e bottone in cintura.
Colori: SABBIA, GRIGIO
Taglie: TG.S, TG.M, TG.L, TG.XL, TG.XXL, TG.XXXL a richiesta



PANTALONE MULTITASCA e BERMUDA 
le versioni più leggere 100% cotone, peso 180 gr/m2 - i più leggeri del settore
colore: blu navy oppure kakhi
taglie: S - M - L - XL - XXL
- 2 tasche con chiusura in velcro
- 1 tasca sul ginocchio con bottone
- 2 tasche posteriori con chiusura in velcro
- tasca portametro gamba destra
- tasca staccabile lato destro portacellulare con chiusura in velcro

- chiusura con bottoni 
- passanti in vita per cintura 

le versioni più leggere 100% cotone, peso 210 gr/m2 - tra i più leggeri del settore
elastico interno in vita regolabile, 2 tasche anteriori, 2 tasche posteriori interne a filetto chiuse con aletta e punto velcro, 2 tasconi applicati alle cosce con soffietto laterale e centrale chiusi con aletta e punto velcro, cuciture due aghi con filo in poliestere cotone; chiusura patta con cerniera e bottone in cintura.
Colori: BLU, GRIGIO
Taglie: TG.S, TG.M, TG.L, TG.XL, TG.XXL, TG.XXXL a richiesta

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Pantaloni Multitasche
Doppia cerniera applicata sui fianchi per un miglior confort. 5 tasche: 2 anteriori, 1 posteriore con zip, 1 doppia tascha sul fianco con finta e anello porta attrezzi. Rinforzi in prossimità delle tasche, triple cuciture di rinforzo, passacintura. Utilizzabili sia per lavoro che per il tempo libero.
Composizione: 90% cotone e 2% spandex elasticizzato (200 gr/m2)
Spandex o Elastan è una fibra nota per la sua eccezionale elasticità.


Dettagli e Particolari dei Pantaloni multitasche






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