La protezione dell’udito deve essere quella corretta per il singolo utilizzatore e per la specifica situazione.
Per garantire sicurezza, produttività e comfort, il rumore deve essere ridotto al livello raccomandato, né più né meno.
Ai sensi della nuova legislazione CE sul rumore, i datori di lavoro devono fornire protezioni acustiche adeguate qualora il rumore superi 80 dB(A). Oltrepassati 85 dB(A) i dispostivi di protezione devono essere indossati obbligatoriamente.
LE CUFFIE ELETTRONICHE RAZOR hanno un design con profilo ultra basso e un rivestimento gommato che garantisce una lunga durata e il massimo comfort.
Le cuffie elettroniche originali Razor Slim presentano un design compatto a profilo ultra basso e sono disponibili in una varietà di opzioni di colore. Gli altoparlanti HD a gamma dinamica completa forniscono un suono chiaro e bilanciato. La compressione del rumore attivata dal suono ha un tempo di reazione di 0,02 secondi per proteggere l'udito in qualsiasi situazione.
2016: Cambio nella Direttiva Europea in merito ai DPI di protezione udito
La Direttiva Europea 89/686 / CEE sui dispositivi di protezione individuale (DPI) nel 2016 è stata aggiornata per riflettere le attuali tecnologie e processi per lo sviluppo e la distribuzione di tali dispositivi.
Dal 2016 la legislazione aiuta a migliorare la sicurezza dei DPI garantendo che tutti i DPI immessi sul mercato europeo siano regolamentati secondo Il Regolamento (UE) 2016/425 nonché conformi a una norma pertinente e attuale.
Uno dei cambiamenti chiave è che il rumore dannoso è considerato come rischio irreversibile per la salute. Pertanto, la
protezione dell'udito è stata riclassificata dalla categoria II alla categoria
III (rischi mortali). Ciò significa che i dispositivi di protezione dell'udito sono oggi soggetti
alle più rigorose procedure di valutazione. Ciò garantisce che i prodotti
continuino a soddisfare i requisiti normativi necessari.
La ricertificazione richiede test basati su un protocollo che utilizza diversi soggetti umani. L'incertezza nei test sulle persone oggetto di test è molto elevata ed è dovuta dalla variabilità dei diversi laboratori e dall'esperienza personale dei soggetti durante l’utilizzo dei dispositivi di protezione auricolare durante i test.
Pertanto, è probabile che il nuovo test comporti come risultato un valore SNR diverso. Anche quando i test vengono eseguiti nello stesso laboratorio con gli stessi soggetti, esiste una probabilità statistica di un risultato diverso.
La relazione tecnica sulle misurazioni di esposizione al rumore in conformità a le norme UNI 9432:2011 e UNI EN ISO 9612 ricordiamo, è obbligatoria per le attività lavorative ove il valore di azione LEX 80 dB(A) o LpiccoC 135 dB(C) è superato. In tali casi la valutazione è condotta obbligatoriamente con misurazioni e deve riportare le seguenti informazioni:
informazioni
nome del cliente (azienda, dipartimento, ecc.) dove si svolge l’esame,
identificazione del lavoratore (dei lavoratori) o del gruppo (gruppi) di lavoratori (come nome o numero di matricola) per il quale (i quali) è stata valutata l’esposizione,
nome della persona (delle persone) e azienda o ente che ha eseguito le misurazioni e i calcoli,
scopo della verifica,
riferimento alla presente norma internazionale e strategia che è stata adottata;
analisi del lavoro
descrizione delle attività lavorative oggetto di esame,
dimensione e composizione dei gruppi acusticamente omogenei, dove rilevante,
descrizione del giorno (dei giorni) investigati, compresi i compiti che costituiscono la giornata nominale lavorativa quando si è utilizzato il metodo delle misurazioni basate sui compiti,
strategia/strategie di misurazione adottata/adottate, insieme al riferimento all’approccio statistico impiegato;
strumentazione
identificazione e classe di strumentazione utilizzata (costruttore, modello, numero di serie),
configurazione del sistema, per esempio schermo paravento, cavo di prolunga, ecc.,
tracciabilità della taratura (data e risultato della verifica più recente dei componenti del sistema di misura),
documentazione delle verifiche di calibrazione eseguite prima e dopo ciascuna misurazione
misurazione
identificazione del lavoratore (lavoratori) soggetti alla misura dell’esposizione al rumore,
data e ora delle misurazioni,
strumenti utilizzati per ogni misurazione (nel caso di impiego di diversi strumenti),
descrizione del lavoro eseguito dal lavoratore durante il corso delle misurazioni, compreso la durata dell’attività lavorativa e, se rilevante, durata degli eventi ciclici compresi nell’attività lavorativa,
segnalazione di eventuali differenze dalle normali condizioni di lavoro o dai normali comportamenti durante il corso delle misurazioni
indicatori di produzione relativi al lavoro svolto, quando rilevanti.
descrizione delle sorgenti di rumore che contribuiscono all’esposizione al rumore,
descrizione di eventuali rumori irrilevanti inclusi o cancellati dai risultati misurati