venerdì 4 marzo 2022

Professioni Sanitarie e Socioassitenziali

 



I lavoratori del settore sanitario e socio-assistenziale sono esposti a diversi rischi elevati per la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL). Una recente relazione commissionata dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), esamina tali rischi e la loro gestione, primi fra tutti i rischi correlati alla emergenza COVID-19 e a vari fattori ergonomici e psicosociali.


Il documento dell’Agenzia europea EU-OSHA si sofferma sulle professioni sanitarie e socioassitenziali. Quali i rischi principali dei lavoratori e quale prevenzione attuare.

“Human health and social work activities – evidence from the European Survey of Enterprises on New and Emerging Risks (ESENER)” a cura di Andrea Broughton, Paulina Pankowska, Mario Battaglini, Letizia Vicentini, 

indagine europea tra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER) dell’EU-OSHA che esamina la gestione pratica dei rischi per la sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro europei.

In Europa il comparto sanitario e socio-assistenziale, un settore chiave per poter garantire e preservare la salute e il benessere dei cittadini e dei lavoratori, impiega (dati 2020 Eurostat) circa l'11% dei lavoratori dell'Unione europea. Una percentuale significativa di questi lavoratori opera negli ospedali, ma il personale lavora anche in altri ambiti lavorativi come case di cura e di riposo, studi medici, aree e luoghi di attività legate alla salute o a domicilio nelle stesse case dei pazienti.


La relazione, dal titolo “Human health and social work activities – evidence from the European Survey of Enterprises on New and Emerging Risks (ESENER)” contiene una panoramica delle tendenze in una prospettiva temporale, delle criticità e dei fattori chiave propri della gestione della SSL nel comparto sanitario e socio-assistenziale.


Tra i rischi principali per i lavoratori del settore sanitario e dell’assistenza sociale ci sono i rischi biologici, che comprendono qualsiasi forma di esposizione ad agenti biologici come gli agenti patogeni trasmessi per via ematica e i microrganismi infettivi (anche quelli correlati alla pandemia da COVID-19).


Tra i rischi principali per i lavoratori del settore sanitario e dell’assistenza sociale ci sono poi:

  • i rischi chimici (quelli derivanti dai farmaci, ad esempio quelli utilizzati nel trattamento del cancro);
  • i rischi fisici (quelli derivanti da scivolamenti, inciampi e cadute, rumore e radiazioni ionizzanti);
  • i rischi ergonomici (per esempio il sollevamento dei pazienti, la movimentazione dei pazienti);
  • i rischi psicosociali (quelli derivanti dall'elevato carico di lavoro, dall’avere a che fare con malati terminali, dalla necessità di svolgere più compiti, dalla violenza e dalle molestie da parte degli utenti, dall'esposizione a eventi traumatici, dal lavoro a turni, dal lavoro solitario, dal burnout, dal mobbing.


Chiaramente l'impatto del COVID-19 è stato notevole per il comparto. Il settore sanitario e dell’assistenza sociale, essendo protagonista, ha indubbiamente ricevuto un forte pressing in relazione alla pandemia da COVID-19. Tuttavia quanto avvenuto potrebbe essere utilizzato per migliorare la SSL nel settore, grazie alla maggiore visibilità e all' importanza del settore agli occhi dell'opinione pubblica.

Gli intervistati hanno sottolineato un enorme aumento dello stress, causato da fattori quali 

1° il superlavoro derivante dall'aumento del numero di pazienti e dalla carenza invece di personale, 

2° la mancanza di dispositivi di protezione individuale (DPI) nella prima ondata di COVID-19, 

3° l'ansia generale per la propria salute a causa della potenziale esposizione al COVID-19 sul lavoro, e per la salute delle loro famiglie durante la pandemia.


I principali rischi ergonomici segnalati per coloro che lavorano nel settore sono i movimenti ripetitivi delle mani e delle braccia, la seduta prolungata e il sollevamento o lo spostamento di persone o di carichi pesanti. Questi rischi possono causare disturbi muscolo-scheletrici (DMS) in generale e dolori alla schiena in particolare. Questi fattori sono identificati come rischi per tutti i settori, ma il sollevamento o lo spostamento di carichi pesanti è segnalato come un rischio maggiore per questo settore che per altri settori. Lo studio ha riscontrato una consapevolezza nel settore sanitario e socio-assistenziale superiore alla media degli altri settori.

Anche i rischi da sostanze chimiche o biologiche sono stati confermati come più elevati per questo settore rispetto ad altri settori.

Per ciò che riguarda i rischi psicosociali è confermato che gli operatori del settore hanno a che fare con pazienti difficili e già questo è il rischio più significativo. 

Atri problemi significativi sembrano essere la pressione del tempo, le molestie e la violenza sul posto di lavoro.

Nonostante le aziende del comparto dichiarino di aver effettuato delle valutazioni dei rischi più accurate che in altri settori, ancora è molto il lavoro da fare.

E' fondamentale monitorare di più i rischi psicosociali sul posto di lavoro, soprattutto dopo la pandemia da COVID-19;

è fondamentare implementare la meccanizzazione e la digitalizzazione per ridurre i rischi ergonomici nel settore;

è fondamentale individuare delle strategie di mitigazione del rischio di SSL, in particolare nel caso di molestie, abusi e minacce, stress, bullismo, da parte di soggetti esterni;

è fondamentale la formazione e la sensibilizzazione per ridurre i rischi di SSL sul luogo di lavoro. Riguardo a questi aspetti il settore sembra aver conseguito risultati relativamente buoni particolarmente nelle strutture di assistenza sociale e non residenziale (forse perché l'ambiente di lavoro è meno controllato);

è fondamentale che gli esempi di buone prassi siano disponibili per tutti, il che significa che sarebbe consigliabile la traduzione delle buone prassi in più lingue dell'UE;

il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori e dei dipendenti nella gestione della SSL e nella valutazione dei rischi è un vantaggio riconosciuto in termini di riduzione dei rischi.

Documento:

“Human health and social work activities – evidence from the European Survey of Enterprises on New and Emerging Risks (ESENER)”

documento in lingua inglese, a cura di Andrea Broughton, Paulina Pankowska, Mario Battaglini, Letizia Vicentini, edizione 2022.






 

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