mercoledì 25 luglio 2012

GAS coinvolti maggiormente in INCIDENTI E INFORTUNI

quali sono i GAS coinvolti maggiormente in INCIDENTI E INFORTUNI?



Azoto - N
Gas incolore, inodore, non infiammabile, non reattivo, non tossico.
E’ di gran lunga il gas che provoca più infortuni per asfissia, non essendone avvertita la presenza e quindi percepito il pericolo. L’azoto, contenuto nell’atmosfera al 78%, è pesante all’incirca come l’aria (d=0.97) e di conseguenza non tende né a stratificarsi verso il basso né a sfuggire verso l’alto; se è freddo rispetto all’atmosfera si accumula in basso.
Un litro di azoto liquido, in condizioni normali di temperatura e pressione, sviluppa 680 litri di gas. Questo comporta che in un ambiente di 10 m3 la concentrazione di O2 si riduce al 15%.
Viene utilizzato come liquido criogenico nell’industria alimentare, chimica, metallurgica. Usato come gas inerte per equilibrare la pressione di altri gas sciolti in liquidi contenuti in autoclave, come gas inerte di copertura di liquidi per impedirne l’ossidazione atmosferica, come conservante nel confezionamento di alimenti per evitare l’ossidazione. Utilizzato anche come gas di lavaggio di reattori, silos, autoclavi per vino, ecc… Sono stati segnalati incidenti in ambienti con surgelatori a N2 liquido per alimenti o in ascensori usati per trasporto di N2 contenuto in vasi Dewar .

Anidride Carbonica – CO2
Gas incolore e inodore più pesante dell’aria (densità relativa all’aria d=1.53). Tende a stratificarsi verso il basso. Presente nell’atmosfera in concentrazione da 0.03 a 0.06 % in volume.
L'anidride carbonica, quando raggiunge nell’atmosfera una concentrazione del 5%, comporta l’insorgenza di respiro superficiale e cefalea. Concentrazioni superiori al 10% determinano la perdita di coscienza fino alla morte per anossia se l’infortunato non viene riportato nelle normali condizioni o sottoposto ad ossigenoterapia. Anche a basse concentrazioni l’anidride carbonica deve essere considerata tossica in considerazione degli effetti sulle membrane cellulari (aumento dei carbonati ed acidosi).
Viene utilizzato intenzionalmente nel ciclo produttivo come refrigerante e congelante nell’industria alimentare. Può avere anche usi come estinguente, in applicazioni medicali e nel trattamento dell’acqua.
Si può formare anche da fenomeni di combustione, di putrefazione, di fermentazione (farine, granaglie in presenza di umidità), da dissociazione del bicarbonato di calcio (lavori svolti nel sottosuolo).
Vengono normalmente segnalati incidenti in ambienti dove avvengono fermentazioni di sostanze alimentari.

Anidride Solforosa – SO2
Gas incolore di odore pungente, di densità superiore all’aria (d=2,8). Non infiammabile. E’ corrosivo e vescicante, provoca una grave fenomenologia broncospastica con conseguente anossia anossica.
Si sviluppa per reazione tra bisolfiti e acidi.
Viene utilizzato in enologia, nelle fonderie di leghe leggere per creare un’atmosfera riducente al di sopra del metallo fuso, come conservante nell’industria alimentare, come sbiancante nell’industria della carta.

Monossido di Carbonio – CO
Gas incolore e inodore, di densità simile all’aria (d=0.97), forma facilmente miscele esplosive (LIE = 12.5% e LSE = 74%).
Si produce da combustione in difetto di ossigeno. Gli incidenti determinati da questo gas, che avendo un’affinità per l’emoglobina 200 volte superiore a quella dell’ossigeno provoca anossia anemica, avvengono soprattutto in ambiente domestico per malfunzionamento di stufe, camini otturati, ect.

Solfuro di Idrogeno – H2S
Gas incolore più pesante nell’aria (d=1.19) dal caratteristico odore di uova marce, estremamente infiammabile (LIE = 4% e LSE = 46%). La sensazione olfattiva non aumenta con la concentrazione del gas nell’aria; può accadere che l’odore, percepibile a bassissime concentrazioni (0,0081ppm), si attenui o sparisca alle alte concentrazioni per esaurimento funzionale dei recettori.
Utilizzato nel ciclo produttivo in metallurgia per eliminare impurità. Si produce anche per reazione tra solfuri e acidi, da reazioni anaerobiche, in attività di depurazione, bonifiche industriali, produzione biogas e agricoltura.

Argon – Ar
Gas incolore e inodore più pesante dell’aria (d=1.38).
È utilizzato per saldatura ad arco elettrico con gas di protezione, nell’industria siderurgica e della lavorazione dei metalli (ad es. per l’eliminazione dall’alluminio fuso dell’idrogeno disciolto), nella produzione del vetro piano e dei serramenti come gas di riempimento per le intercapedini dei vetrocamera, nell’industria dell’illuminazione per il riempimento di bulbi ad incandescenza e fluorescenza.

Acido Cianidrico – HCN
Si presenta sotto forma di liquido (p.e. 25.7 °C) o di gas incolore dal caratteristico odore di mandorla amara (soglia olfattiva da 0.58 ppm), estremamente infiammabile (LIE = 5.6% e LSE = 40%) e con densità dei vapori (d=0,94) di poco inferiore a quella dell’aria. Il gas si sviluppa dalla reazione tra cianuri e acidi. Incidenti avvengono nell’industria galvanica per versamenti accidentali di cianuri in vasche di decapaggio o per introduzione di soluzioni acide in vasche con cianuri. L’intossicazione derivante dall’esposizione indebita ad acido cianidrico è tipica dell’industria galvanotecnica, dove nella manipolazione diretta è obbligatoria l’abilitazione professionale ed il conseguimento dell’apposito patentino per l’uso dei gas tossici.

Elio – He
Gas incolore e inodore, inerte, molto più leggero dell’aria (d=0,137).
Data la sua inerzia chimica potrebbe essere utilizzato al posto dell’azoto. La sua leggerezza determina minori rischi, ma è più costoso.
Può essere presente in ambienti con apparecchiature raffreddate ad He liquido (es. scanner per imaging nella risonanza magnetica). Impiegato nell’industria chimica, farmaceutica, nei laboratori e centri di ricerca. Viene utilizzato per gonfiare i palloncini o, in modo improprio, viene inalato per alterare il tono della voce.

Freon, Halon  - (Idrocarburi Alogenati)
Col nome commerciale di freon e halon è identificata una famiglia di gas derivati dal metano e dall'etano per sostituzione degli atomi di idrogeno con atomi di alogeni (cloro, fluoro, bromo). Sintetizzati a partire dal 1931; proibiti dal 1990, se non negli usi per i quali non hanno sostituti, in quanto responsabili del "buco nell'ozono".
Si tratta di gas incolori, senza odore o con debole odore di etere, ininfiammabili, chimicamente stabili, senza alcuna azione tossica.
Essendo più pesanti dell'aria, in caso di perdita e fughe tendono ad accumularsi negli strati inferiori dell'aria e possono quindi causare asfissia per l'impoverimento del tenore di ossigeno che può aver luogo nell'atmosfera.
I freon hanno trovato largo impiego come fluidi refrigeranti, come propellenti, come solventi o come espandenti; gli halon come estinguenti nell’industria alimentare, chimica e nell’impiantistica frigorifera e di condizionamento dell’aria.






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