In alcuni ambiti lavorativi l’utilizzo della scarpa di sicurezza è obbligatorio per il lavoratore e il mancato uso può costituire una condizione di inidoneità alla mansione specifica. Per questo motivo è importante mettere al primo piano le esigenze dell’utilizzatore, curando le condizioni di comfort del dispositivo di protezione in modo da garantirne il massimo comfort di utilizzo.
Il datore di lavoro deve assicurarsi che il DPI abbia i requisiti essenziali di salute e sicurezza e che sia adeguato ai rischi da prevenire, alla loro entità. Da non sottovalutare che la scarpa antinfortunistica non è una calzatura come le altre, perché può creare problemi osteoarticolari e dermatologici ai piedi se non ci si orienta su una scelta di qualità e non si adattano alle caratteristiche del piede del lavoratore.
I problemi più frequenti molte sono le patologie esistenti non sintomatiche, diversi sono i problemi ai piedi e alla schiena e le conseguenze che emergono all’utilizzo delle calzature antinfortunistiche se queste non sono adeguate al piede dell’utilizzatore. Le cause si possono ricondurre proprio alla manifattura e ad alcuni elementi che costituiscono tali presidi, quali il puntale in acciaio (preferire quello in composito), che spesso provoca micosi alle dita dei piedi, oppure la lamina in acciaio (preferire quella in kevlar o similari particolarmente morbida), che rende la suola rigida, causa di fascite plantare, la non traspirabilità, l’altezza del tacco, la calzata non adeguata alle dimensioni del piede e per ultimo, ma non di secondaria importanza, il mancato rispetto della biomeccanica del piede.
A volte, vi sono persone affette da patologie non ancora conclamate e una calzatura inadeguata per il loro piede potrebbe certamente essere la causa scatenante di una sintomatologia che può portare a un aumento delle assenze dal lavoro per malattia. Diventa quindi utile una valutazione della calzatura eseguita da un tecnico che, con i dati acquisiti e con gli strumenti utilizzati nella sua professione, è in grado di consigliare una scarpa più consona alle esigenze della persona.
L’assenza del tacco, per esempio, è causa di malessere per chi ha piccoli problemi alla colonna ed è fonte dell’insorgenza di speroni plantari.
Una linea di PLANTARI:
1° rimediano posizioni scorrette del piede e così anche carichi scorretti su ginocchia, anca e schiena
2° attivano il sistema muscolare e sostengono l'equilibrio del corpo e la coordinazione
3° possono alleviare il dolore delle articolazioni e dei muscoli
4° rendono più comode le calzature antinfortunistiche
6° riducono con la correzione della posizione del piede, un sovraccarico delle articolazioni del piede, del ginocchio e dell’anca.
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