martedì 3 maggio 2011

Ispezioni e Controlli: Regole impari tra controllore e controllato


Verifiche periodiche, secondo quanto definito dal D.M. 11 aprile 2011


a) “le verifiche periodiche sono finalizzate ad accertare la conformità alle modalità di installazione previste dal fabbricante nelle istruzioni d’uso, lo stato di manutenzione e conservazione, il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste in origine dal fabbricante specifiche dell’attrezzatura di lavoro, l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e di controllo;


b) la prima verifica periodica è la prima delle verifiche periodiche di cui al precedente punto a) e prevede anche la compilazione della scheda tecnica di identificazione dell’attrezzatura di lavoro”.

Pertanto le verifiche periodiche:

- “non sono collaudi, né omologazioni;
- non sono attività di consulenza;
- non sono i controlli che il datore di lavoro deve effettuare ai sensi dell’art. 71 comma 8 D.Lgs. 81/08 (controlli iniziali, controlli periodici, controlli straordinari)”.


In particolare la prima verifica periodica è finalizzata a:

“identificare l’attrezzatura di lavoro in base alla documentazione allegata alla comunicazione di messa in servizio (dichiarazione CE e corretta installazione);

- accertare che la configurazione dell’attrezzatura di lavoro sia tra quelle previste nelle istruzioni d’uso redatte dal fabbricante;

- altri rilievi: conformità d’uso rispetto al manuale d’uso; tabelle/diagrammi di portata (ove previsti); diagramma delle aree di lavoro (ove previsto); registro di controllo; stato di conservazione; prove di funzionamento e di efficienza dei dispositivi di sicurezza”.

“per le operazioni di verifica il datore di lavoro deve mettere a disposizione il personale occorrente sotto la vigilanza di un preposto ed i mezzi necessari per l’esecuzione delle operazioni di verifica. Il datore di lavoro deve comunicare all’INAIL la cessazione, il trasferimento di proprietà e/o lo spostamento dell’attrezzatura di lavoro”.

Avvertenze per vari soggetti:

- fabbricante (Direttiva Macchine RES1.1.2 Principio d’integrazione della sicurezza): “ valutazione dei rischi che tenga in considerazione anche l’uso previsto e le misure atte a prevenire un ‘uso improprio’ ovvero ‘un uso scorretto ragionevolmente prevedibile’”;

- organismo notificato [Direttiva Macchine ALL. IX, previsto art. 9, comma 3, lettera b), e comma 4, lettera a)]: “l'esame CE del tipo è la procedura secondo la quale un organismo notificato verifica e attesta che un modello rappresentativo di una macchina di cui all'allegato IV soddisfa i requisiti della direttiva 2006/42/CE”;

- soggetto abilitato [art. 3.1.2. lett. b), art. 3.2.1. DM 11.04.2011]: “durante la prima verifica periodica e le successive, tra l’altro, il tecnico verificatore deve accertare che la configurazione dell’attrezzatura di lavoro sia tra quelle previste nelle istruzioni d’uso redatte dal fabbricante”.

Si ricorda inoltre che “per l’effettuazione delle verifiche di cui al comma 11, i soggetti privati abilitati acquisiscono la qualifica di incaricati di pubblico servizio nell’esercizio di tale funzione (art. 71, c.12, DLgs. 81/08 e ss.mm.ii.)”.


Per le aziende i controlli dell'amministrazione diventano spesso un labirinto da cui è difficile trovare una via d'uscita. Dalle testimonianze degli imprenditori al «Sole 24 Ore» sembra che in molti casi venga meno la razionalità.
Non è insofferenza alle verifiche sul rispetto delle norme. La protesta è contro le ispezioni ripetute, a distanza ravvicinata, contro il "cumulo" di accertamenti da parte di Fisco, Lavoro, Asl, vigili urbani, ect.in un andirivieni di burocrazia che pone le stesse domande. E nelle verifiche il contribuente deve provare la sua "innocenza", ma l'ispettore si astiene dal mettere in fila le prove di colpevolezza.
tratto da "Il Sole 24 Ore"


Giulio Tremonti: "rendere i controlli efficaci nel reprimere l'illegalità, per evitare che i controlli stessi siano un handicap per la parte sana delle imprese e un incentivo alla corruzione".


In occasione di un convegno, il 5 aprile, l'Agenzia delle ENTRATE ha ammesso di inviare avvisi bonari pur in presenza di versamenti effettuati con ravvedimento operoso. Spesso le procedure informatiche dell'ufficio non riescono a individuare e abbinare i versamenti alle relative dichiarazioni. Alla domanda «cosa sbagliamo noi professionisti?» l'agenzia ha dato una risposta disarmante: «è un problema che ci sfugge»!


L'errore di un funzionario può costare dieci anni di beghe e ansie. L'intero articolo e i casi sono leggibili su: http://www.ausl.ra.it/files/22042011.pdf


Le 5 regole per i controlli sul lavoro

L'arrivo degli ispettori del lavoro in azienda prevede una serie di diritti-doveri che devono essere rispettati, sia
dal personale ispettivo che dal datore di lavoro che riceve il controllo.

1 L'ispezione va fatta in orario di lavoro
Gli accessi, le ispezioni e le verifiche nei locali destinati ad attività commerciali, professionali e industriali
devono essere effettuati sulla base di esigenze effettive di indagine e controllo sul luogo. Devono svolgersi,
salvo casi eccezionali e urgenti, durante l'orario ordinario di esercizio delle attività e con modalità tali da
arrecare la minore turbativa possibile allo svolgimento di attività e relazioni.

2 Funzioni di vigilanza al personale ispettivo
Le funzioni di vigilanza in materia di lavoro e di legislazione sociale sono svolte dal personale ispettivo delle
direzioni, regionali e provinciali, del lavoro (articolo 6). La verifica della regolarità degli adempimenti in materia
contributiva e previdenziale può essere svolta anche dal personale di vigilanza dell'Inps, dell'Inail, dell'Enpals e degli altri enti previdenziali

3 Il diritto del contribuente a essere informato
All'inizio della verifica, il contribuente ha diritto di essere informato delle ragioni che l'hanno giustificata e dell'oggetto che la riguarda, della facoltà di farsi assistere da un professionista abilitato alla difesa dinanzi agli
organi di giustizia tributaria. Secondo varie pronunce di merito queste garanzie valgono anche per il contraddittorio dopo la richiesta di produzione di documenti per l'esecuzione di un controllo

4 Ispettori obbligati a mostrare il tesserino
Il personale ispettivo opera in qualità di ufficiale di polizia giudiziaria, nei limiti del servizio cui è destinato e secondo le attribuzioni conferite dalla normativa vigente. All'atto dell'accesso gli ispettori del lavoro devono
esibire la tessera di riconoscimento, le cui caratteristiche state stabilite dal decreto ministeriale 15 febbraio.

5 Durata massima di 30 giorni (prorogabili)
La permanenza dei verificatori non può superare i 30 giorni lavorativi, prorogabili per ulteriori 30 giorni nei casi  di particolare complessità dell'indagine.  Su  richiesta del  contribuente, l 'esame dei documenti
amministrativi e contabili può essere effettuato nell'ufficio dei verificatori o presso il professionista che lo assiste o rappresenta. Le osservazioni e i rilievi del contribuente e del professionista devono essere riportati nel verbale  (A cura di Antonio Iorio)

Ammessa l'assistenza di un professionista
Durante l'ispezione il datore può farsi assistere da un professionista (consulente del lavoro, commercialista, avvocato) o da un rappresentante dell'associazione a cui aderisce. Datore e professionista non possono
assistere all'interrogatorio dei lavoratori da parte dell'ispettore. In linea generale, il datore può visionare il verbale dell'interrogatorio quando prevale l'esigenza di difesa rispetto alla riservatezza del lavoratore.


Per l'accesso serve l'autorizzazione Per avere accesso ai locali destinati all'esercizio di attività commerciali, agricole, artistiche o professionali e procedere alle ispezioni documentali, alle verifiche e alle ricerche i verificatori devono necessariamente essere muniti di una autorizzazione che indichi lo scopo dei controlli, rilasciata dal capo dell'ufficio da cui dipendono.

L'ok del procuratore per entrare in casa Se l'accesso è eseguito in locali diversi da quelli in cui sono svolte le attività (garage, abitazione) è necessaria l'autorizzazione del procuratore della Repubblica, motivata da gravi indizi di violazioni. L'accesso nei locali destinati all'esercizio di arti e professioni deve invece essere eseguito in presenza del titolare dello studio o di un suo delegato.


Gamma GILET Alta Visibilità