In questo settore, qualità e comfort sono i criteri principali per l’acquisto dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Gli operai non sono abituati a portare guanti e hanno quindi bisogno di prodotti che non li intralcino nel lavoro. Gli operai dell’edilizia devono essere sensibilizzati sulla questione sicurezza e informati in modo specifico sui rischi presenti nei cantieri in cui lavorano.
• Taglio
Secondo Eurostat – Statistiche europee sugli infortuni sul luogo di lavoro (ESAW), le "estremità superiori”, che sono le parti del corpo più soggette ad infortunio, incidono per il 43,2% nel totale di tutti gli incidenti sul lavoro non fatali. In Europa, il 38% degli infortuni in edilizia riguarda le mani (51% le dita). In Francia, circa il 26% degli infortuni sono infortuni alle mani e i tagli sono una delle prime cause.
Complessivamente, i tagli rappresentano il rischio numero 1 di infortunio in edilizia e interessano tutte le categorie professionali del settore: carpenteria, muratura, imbiancatura, rivestimenti con piastrelle, copertura tetti, stuccatura e applicazioni generali.
Oggi i produttori stanno sviluppando soluzioni fatte con nuove fibre tecnologiche sempre più resistenti al taglio (Kevlar®, Dyneema®, fibra di vetro, ecc.). Ma questi nuovi sviluppi devono essere associati alla comprensione delle esigenze e delle applicazioni. L’aggiunta di queste fibre, tuttavia, causa spesso una riduzione del comfort per l’utilizzatore.
Dyneema® è apposto solo su un guanto che offre un elevato livello di resistenza al taglio e permette di svolgere con sicurezza operazioni di controllo, manipolazione e assemblaggio di oggetti taglienti o lavori da eseguire su "spigoli vivi".
Oggi il guanto in Dyneema® è utilizzato nei più diversi settori ed ha un rapporto prezzo-durata ritenuto il migliore tra quelli in commercio.
Nuovi livelli 4543
Guanti realizzati in filo continuo Dyneema® con spalmatura
Per le esigenze del settore edile soluzioni di resistenza al taglio sono la gamma HyFlex®, con i guanti HyFlex® 11-624, 11-627, 11-628, 11-630, 11-435, tutti mirati ad uno specifico livello di rischio nella manipolazione, al tipo di materiali utilizzati e all’eventuale necessità di afferrare oggetti bagnati o scivolosi.
• Sostanze chimiche e dermatiti - allergie
La dermatite professionale è una patologia cutanea causata da quello che viene toccato durante il lavoro. Le mani sono le parti del corpo più interessate. Due tipi di dermatite colpiscono gli operatori edili: dermatite irritante da contatto (causata dagli elementi manipolati che, essiccandosi, danneggiano la pelle, come solventi e diluenti, polvere, sporcizia e saponi per le mani particolarmente aggressivi), e dermatite allergica da contatto (che si verifica se si è allergici a determinate sostanze toccate durante il lavoro). La dermatite allergica da contatto si manifesta anche ore o addirittura giorni dopo il contatto. Fra le cause più comuni ricordiamo
il cemento, le resine epossidiche e le colle. (Fonte: Occupational Dermatology Research and Education Centre).
Gli operai edili si trovano a dover affrontare determinati rischi chimici in molte applicazioni. Il contatto frequente con sostanze come oli, resine e prodotti a base di cemento contenenti cromo VI aumenta la possibilità di avere problemi cutanei. L’eczema da cemento copre due tipi di dermatite: irritante e allergica (in funzione della presenza, o meno, del cromo VI). Durante la costruzione del Tunnel sotto la Manica, ad oltre un quarto dei 1134 operai è stata diagnosticata una dermatite professionale.
• Sostanze chimiche e tossicità
Secondo l’EU OSHA, il 16% dei lavoratori europei manipola prodotti pericolosi. (Fonte: Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, Documento n. 33, "An introduction to dangerous substances in the Workplace" . L’esposizione a sostanze chimiche pericolose può causare tumori, danni cerebrali o al sistema nervoso, asma e problemi cutanei come le dermatiti o le allergie. La tossicità di certe sostanze chimiche può anche interessare la fertilità, o causare danni al feto. I danni causati dalle sostanze chimiche pericolose possono derivare sia da un'unica e breve esposizione, sia da un accumulo a lungo termine delle sostanze in questione nell’organismo.
contribuire ad evitare gli effetti locali causati da spruzzi chimici accidentali, nonché i conseguenti effetti sistemici o acuti. In Europa la resistenza chimica dei guanti viene descritta nella norma EN374 (ultima versione: EN374:2003). Queste norme descrivono i metodi di test utilizzati per determinare il tempo che occorre alle sostanze chimiche per permeare il guanto.
I disturbi muscoloscheletrici (MSD) sono la motivazione più frequente di congedo malattia dal lavoro. Causata da movimenti ripetitivi mano/polso e aggravata dall’uso della forza come fattore di rischio, la Sindrome del Tunnel Carpale (STC) rappresenta il secondo maggior disturbo dell’apparato muscoloscheletrico dopo
distorsioni e stiramenti. I lavoratori edili tendono a sviluppare le MSD a causa dell’uso intenso di attrezzature e strumenti vibranti. Circa il 19% dei lavoratori del settore edile nell’UE sono esposti permanentemente alle vibrazioni, mentre il 54% lo è per parte del tempo. (Fonte: EU OSHA). Afferrare attrezzature e altri materiali può essere un lavoro fisicamente provante oltre che ripetitivo, che può lesionare muscoli, tendini e cartilagini della mano, del polso e anche del gomito. Può inoltre danneggiare nervi e vasi sanguigni. Gli operai edili passano gran parte del loro tempo afferrando strumenti o materiali con una o con entrambi le mani: un lavoro che può mettere a dura prova mani, polsi e/o gomiti, causando disturbi e dolori. Il lavoratore rischia di subire gravi infortuni muscolari o articolari, e di compromettere anche la capacità di usare mani e polsi. Una situazione che può addirittura causare disabilità permanenti.
I guanti destinati ad ammortizzare le vibrazioni sono fortemente consigliati per i lavoratori che utilizzano molatrici a mano, molatrici su piedestallo, martelli scalpellatori, martelli pneumatici, martelli pesanti, avvitatrici ad impulsi, mazzapicchi e trapani a percussione. (esempio Vibraguard® 07-112 dotato di un rivestimento di nitrile e dell’imbottitura esclusiva di Gelfôm, questo guanto migliora l’assorbimento delle vibrazioni. Il valore TRM è 0,90, e il TRH 0,52). L’imbottitura antivibrazioni VibraGuard® presenta delle scanalature che si adattano al profilo naturale della mano. ciò accresce la flessibilità e riduce l'affaticamento della mano, ottimizzando il comfort e, quindi, l'efficienza del lavoratore. Gli studi effettuati hanno dimostrato che, a 500 Hz o a frequenze superiori, solo l'1% delle vibrazioni raggiunge effettivamente il polso (fonte: R. Gurran et al., 1994).
• Freddo e riduzione della destrezza
Le temperature estremamente basse pongono rischi specifici per la salute e la sicurezza, fra cui ipotermia, congelamento, perdita di flessibilità muscolare e irrigidimento delle articolazioni. Ne risente anche la produttività, in quanto una minore circolazione sanguigna alle estremità riduce destrezza e sensibilità delle dita e della mano. Questo obbliga i lavoratori ad esercitare una forza maggiore per manipolare strumenti e oggetti. Ne risulta un affaticamento più rapido e un aumento nel numero degli infortuni. I lavoratori dell’edilizia, che devono spesso lavorare all’aperto, con temperature che possono andare facilmente sotto zero, hanno bisogno di guanti che li proteggano dal freddo e che conferiscano, al tempo stesso, sufficiente destrezza per lavorare. Alcune applicazioni richiedono una vera protezione termica a causa del congelamento di materiali come l’acciaio.