venerdì 1 aprile 2011

Dispositivi Anticaduta e Ancoraggi UNI EN 795: criteri di scelta





- “ TRANSITO IN COPERTURA CON ANCORAGGI UNI EN 795 classe A (T004)”:

“ancoraggi conformi alle norme UNI EN 795-classe A. Sono elementi strutturali isolati, posti su superfici o tetti o in corrispondenza di una parete, atti ad assicurare gli operatori durante l’ attività di manutenzione” e sono costituiti “normalmente da un anello/golfare fissato alla struttura portante tramite tassello chimico o bullone”.
Particolarmente adatti per brevi spostamenti tra l’accesso e il sistema anticaduta principale, “l’uso dei dispositivi di ancoraggio puntuali, quali unici punti di ancoraggio per il transito in copertura, è consentito solo e soltanto nei casi in cui, per motivi strutturali non risulti possibile installare una linea vita (DPGR Regione Toscana 23 novembre 2005, n.62/R, art.10 comma 2)”;



- “ TRANSITO IN COPERTURA CON ANCORAGGI UNI EN 795 classe B (T005)”:

 sono dispositivi provvisori portatili, costituiti essenzialmente da anelli di fettuccia da agganciare alle strutture portanti esistenti per la sola durata dell’intervento aventi lo scopo “di garantire il transito in copertura in tutti quei casi in cui non sia disponibile una linea di ancoraggio permanente”.
Si ricorda che il transito su tetti, effettuato con l’ausilio di questi tipi di ancoraggio “presuppone la presenza di elementi strutturali tali da soddisfare le caratteristiche di resistenza previste dal manuale di istruzioni fornita dal fabbricante.
“Possono essere di tipo puntuale o costituiti da una linea di ancoraggio flessibile orizzontale temporanea, da utilizzare in presenza di strutture verticali fisse (es., pilastri di altane ecc)”. Anche in questo caso si indica che “l’uso di questi dispositivi, quali unici elementi di ancoraggio per il transito in copertura, è consentito solo e soltanto nei casi in cui, per motivi strutturali non risulti possibile installare una linea vita o punti di trattenuta permanenti ( DPGR della Regione Toscana n° 62/R del 23.11.2005 art.10 comma 2)”.



- “ TRANSITO IN COPERTURA CON ANCORAGGI UNI EN 795 classe C (T006)”:

 questi dispositivi di ancoraggio “utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali realizzate con una corda di fibra sintetica o fune metallica, fissata a due o più elementi di ancoraggio installati in modo permanente ad una struttura”.
Questo dispositivo di ancoraggio permanente, caratterizzato da grande versatilità, ha la funzione di consentire lo spostamento in sicurezza dell’operatore lungo tutta la superficie di copertura e può essere installato, “attraverso supporti adeguati alle caratteristiche dei diversi sistemi portanti, su coperture piane, inclinate, su pareti verticali e soffitti”.
In particolare “se posizionato lontano dal punto di accesso, si deve prevedere l’installazione di ganci o linee guida supplementari per l’ancoraggio dell’operatore lungo il percorso di collegamento dal punto di accesso alla linea vita”.



- “ TRANSITO IN COPERTURA CON ANCORAGGI UNI EN 795 classe D (T007)”:

 questi dispositivi sono costituiti da rotaie o canaline rigide, dotate di un “punto di ancoraggio mobile che scorre liberamente lungo la stessa canalina o rotaia, fissate a due o più punti della struttura, in modo permanente”. Ricordiamo che la “linea di ancoraggio si definisce orizzontale quando devia dall’orizzonte per non più di 15°”.
Questo ancoraggio – che consente all’operatore grande libertà di movimento e trova “larga applicazione su tutti i tipi di copertura, anche a geometria complessa e particolarmente estese” – è “fortemente consigliato nel caso di manutenzione frequenti”.
A fronte di una corretta analisi dei rischi, “risulta altamente affidabile”. “In caso di caduta, la sollecitazione prodotta viene assorbita quasi esclusivamente dalla deformazione della linea, proteggendo così la struttura e salvaguardando la resistenza dei punti di ancoraggio”.



- “ TRANSITO IN COPERTURA CON DISPOSITIVI UNI 795 classe E (T008)”:

si tratta di un ancoraggio a “dispositivi provvisoriamente disposti o assemblati sulla copertura oggetto d’intervento di manutenzione”. È utilizzabile su superfici orizzontali piane (con pendenze non superiore a 5°) ed è da prevedere “ove non possono essere istallate linee di ancoraggio, o altri sistemi di ancoraggio da disporre in maniera fissa (Circolare Regionale - deliberazione n° 191 del 20 marzo 2006, punto 3.6)”.
Tale ancoraggio è inoltre “da prevedere solo per brevi spostamenti in sicurezza dell’operatore su tratti di copertura limitati e per interventi di piccola manutenzione o ispezione. Per lavori di maggiore entità dovranno prevedere l’allestimento, lungo il perimetro della copertura, di idonee opere provvisionali e adeguati DPC”.








Le schede della ASL 10 Azienda Sanitaria Firenze



tratto da il museo degli orrori: incredibile!




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