lunedì 15 marzo 2010
comparto edile: programma autodidattico
Da SUVA (istituzione equivalente al nostro INAIL in Svizzera)
un programma autodidattico semplice e chiaro.
Il programma, relativo al comparto edile, affronta principalmente tre argomenti: i dispositivi di protezione individuale, le scale e il problema delle cadute.
Il linguaggio, come anticipato, parte dalle frasi che spesso si ascoltano, in Italia come in Svizzera, sui luoghi di lavoro.
Ad esempio le frasi (“ma cosa vuoi che mi succeda?”) che accompagnano il mancato utilizzo di dispositivi di protezione individuale con conseguenze spesso fatali. O ancora tutte le varie scuse portate per non utilizzare un guanto (“non ho sensibilità alle dita”) o un elmetto protettivo (“il casco è pesante, mi fa sudare e mi fa venire mal di testa”). Partendo da queste frasi, il programma non solo mostra le conseguenze di un mancato utilizzo delle protezioni, ma informa e guida nella scelta del dispositivo di protezione più adatto.
Riguardo al problema delle cadute dall’alto Suva riporta le misure di protezione in presenza di aperture nel suolo e nelle facciate e lungo i bordi del tetto, il corretto utilizzo di cavalletti, ponti mobili su ruote e ponteggi di facciata.
Il programma, malgrado faccia riferimento alla legislazione elvetica, può migliorare la formazione degli apprendisti, dei nuovi assunti e dei lavoratori temporanei e, magari, “rinfrescare” quella dei lavoratori con maggiore esperienza.
N.B.: I riferimenti legislativi e alcune domande nel programma e nel test riguardano la realtà svizzera, tuttavia i suggerimenti indicati possono essere di utilità per tutti i lavoratori dei cantieri edili.
Link al programma
www.suva.ch/files/wbt_sicherheit/wbt_modul/modul_it.htm