mercoledì 13 dicembre 2023
Datix2Watch D2W20 Dispositivo da Polso per la protezione di personale isolato
sabato 9 dicembre 2023
ADR 2023 Regolamento europeo sul trasporto delle merci pericolose
Tutto il trasporto su strada di merci pericolose è regolamentato da ADR, un accordo internazionale che impone requisiti specifici per i veicoli e tutti i soggetti coinvolti in questo tipo di trasporto. Chi non è in regola mette in pericolo la sicurezza di sé e degli altri, oltre ad incorrere in pesanti sanzioni. Vediamo allora cosa impone l’ADR 2023, cosa si intende per trasporti ADR e come fare per essere a norma.
Che cos’è l’ADR 2023
Classi di merci pericolose
Tipi di veicoli ADR
Requisiti veicoli ADR
Segnaletica e attrezzature obbligatorie
Documenti per il trasporto ADR
Che cos’è la normativa ADR 2023, chi riguarda e da quando è entrata in vigore
ADR è l’Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada ed è l’acronimo della dicitura francese “Accord européen relatif au transport international des marchandises dangereuses par route“. Regolamenta quindi le disposizioni obbligatorie, diverse in base alla classe di appartenenza della merce pericolosa trasportata dal mezzo. È un regolamento stipulato a Ginevra nel 1957 ed entrato in vigore solo all’inizio del 1968. Inizialmente riguardava soltanto paesi europei, nel tempo hanno aderito anche molti stati dell’Africa Settentrionale o dell’Asia Centrale.
Per adeguarsi alle nuove tecnologie e disposizioni, l’accordo viene rivisto e aggiornato ogni due anni. Faremo quindi riferimento all’aggiornamento ADR 2023, il più recente.
KIT ADR STANDARD O GAS
Kit d’emergenza per unità destinate al trasporto di merci pericolose su strada.
Il contenuto conforme alla normativa attualmente vigente in Italia ed in Europa.
Normative di riferimento:
- DM 04/09/1996 attuazione della Direttiva Europea 94/55/CE
- DM 15/05/1996 attuazione della direttiva europea 96/86/CE
- DM 28/09/1999 attuazione della direttiva europea 1999/47/CE
IMPORTANTE: gli automezzi devono avere un cuneo blocca ruote adeguato ed il materiale eventualmente previsto dalle istruzioni scritte per il conducente (TREMCARD) in base alla merce trasportata (marginale 10,385).
BORSA in nylon 800/800, due maniglie e tracolla per trasporto, 2 scomparti e scritta ADR laterale colore giallo. Dimensioni borsa: 560x230x370H
Contenuto borsa ADR STANDARD CPS619:
2 Lampade di segnalazione luce arancio4 Batterie per lampadedi segnalazione
2 Gilet alta visibilità a norma EN471
2 Torce in plastica
4 Batterie per torcia (2 per torcia)
1 Paio di guanti pesanti di protezione in neoprene
1 Rotolo di nastro di segnalazione bianco/rosso
2 Flaconi da 550ml di soluzione salina sterile ACQ414 per lavaggio oculare di emergenza e per una blanda pulizia e disinfezione della cute non lesa
1 Borsa pronto soccorso soft kit a norma DIN 13164
Contenuto borsa ADR TRASPORTO GAS CPS620:
2 Lampade di segnalazione luce arancio4 Batterie per lampade di segnalazione
2 Gilet alta visibilità a norma EN471
2 Torce in gomma
4 Batterie per torcia
1 Paio di guanti pesanti di protezione
1 Rotolo di nastro di segnalazione
2 Flaconi da 550ml di soluzione salina sterile ACQ414 per lavaggio oculare di emergenza e per una blanda pulizia e disinfezione della cute non lesa
1 Borsa pronto soccorso soft kit a norma DIN 13164
1 Maschera per intera protezione del viso (pieno facciale)
1 Filtro ABEK per maschera
ADR 2023: le novità relative al trasporto di merci pericolose su strada
Dal 1° gennaio 2023 entrerà in vigore l'aggiornamento biennale del Regolamento internazionale ADR sul trasporto delle merci pericolose che diventerà obbligatorio dal 1° luglio 2023. La nuova versione non ha apportato cambiamenti significativi, ma si è limitata semplicemente ad alcune precisazioni relative ad aspetti tecnici o casi particolari.
Le principali novità introdotte con la nuova edizione sono le seguenti:
- Obbligo nomina consulente ADR: le imprese che trasportano merci pericolose dovranno nominare un consulente in materia di sicurezza. L’obbligo è esteso anche alle aziende che effettuano spedizioni occasionali o di quantitativi minimi di merci e/o rifiuti pericolosi ai fini del trasporto.
- Obbligo di estintori automatici e protezione termica: viene esteso l’obbligo degli estintori automatici nel vano motore e della protezione termica anche sui veicoli industriali che trasportano alcuni liquidi e gas infiammabili.
- Obbligo di valvole di sicurezza: le cisterne destinate al trasporto di gas liquefatti infiammabili dovranno essere munite di valvole di sicurezza.
- Materie corrosive: per la classe 8, relativa al trasporto di materiale corrosivo, viene specificato di «attribuire il gruppo di imballaggio I per quelle materie corrosive alle quali non è possibile definire il gruppo di imballaggio in base ai test».
- Stima del peso del trasporto rifiuti ADR: di solito nelle spedizioni di rifiuti l’informazione sulla quantità dei rifiuti ADR trasportati viene stimata e indicata come “valore presunto”. L’ADR 2023 specifica che la stima della quantità potrà essere effettuata alle seguenti condizioni: per gli imballaggi, al documento di trasporto viene aggiunto un elenco degli imballaggi indicante il tipo e il volume nominale; per i container, la stima si basa sul loro volume nominale; per le cisterne per rifiuti sottovuoto, la stima è giustificata attraverso una stima fornita dallo speditore o attraverso gli equipaggiamenti del veicolo.
giovedì 7 dicembre 2023
DPI con resistenza balistica - Occhiali balistici
Gli occhiali balistici sono DPI dispositivi progettati per offrire protezione agli occhi in ambienti ad alto rischio, come ambienti militari o attività sportive ad alto impatto. Questi occhiali sono realizzati con materiali resistenti e sono progettati per resistere a impatti e stress meccanici. Sono spesso utilizzati da personale militare, forze dell'ordine, e molte situazioni di lavoro dove si renda necessario implementare la resistenza delle lenti.
Questi prodotti sono studiati per proteggere contro l'impatto di particelle ad alta velocità e bassa energia, a temperature estreme, -5°C e +55°C, (T) in accordo con la norma EN 166 e sono inoltre testati secondo secondo lo Standard balistico MIL - STD- 662
Gli occhiali a mascherina offrono protezione anche contro spruzzi di liquidi.
Sono disponibili diversi tipi di lenti per diverse applicazioni:
• Trasparente – Buon riconoscimento dei colori ed eccellente protezione UV
• Bronzo – Protezione dall'abbagliamento solare
• Giallo – Aumenta il contrasto in condizioni di luce scarsa, es. ispezione delle superfici
• Indoor/Outdoor – Ideale in situazioni con frequente passaggio da ambienti assolati ad ambienti interni
• Saldatura – Disponibili in due gradazioni per soddisfare le esigenze individuali
mercoledì 6 dicembre 2023
Guanti Touchscreen per Lavoro Attività Ispezioni, Guanti Touchscreen protettivi antiscivolo, Guanti Touchscreen Termici Invernali, Guanti Sportivi Touchscreen
lunedì 4 dicembre 2023
Fotocamera Digitale Certificata ATEX Zona 2
La fotocamera ATEX è adatta per l’uso in Zona 2 ATEX (Gas)
ARMADEX Ex-M OZC 2 è l’unica fotocamera a prova di esplosione dotata di una funzione di zoom ottico 5x.
Il corpo compatto e robusto della fotocamera è resistente agli urti per cadute fino ai 2.1 m, l’alloggiamento è a prova di spruzzi (IP66), è resistente al gelo fino a -10 °C ed è resistente alla polvere. Pesa solamente 246 grammi compresa la batteria e l’alloggiamento, adatto per ambienti estremi. L’obiettivo con zoom ottico grandangolare fornisce immagini nitide. Il software MovieSR+ permette di avere immagini e video stabilizzati.
Con la batteria completamente carica, è possibile scattare circa 340 immagini fisse in modalità automatica. Il trasferimento rapido e sicuro dei file è garantito da una connettività USB-C (Tipo 3). L’OZC 2 è specificamente ottimizzato per riprese ravvicinate a macchinari di precisione, come i microchip. Inoltre, la modalità microscopio Digitale consente di scattare foto di oggetti da una distanza di 1 cm. In combinazione con lo zoom ottico 5x e digitale 8.1x (zoom totale 40.5x), la OZC 2 cattura i minimi dettagli di qualsiasi oggetto. Con un avanzato software per immagini, OZC 2 offre ottime prestazioni in condizioni di scarsa luminosità. Inoltre, l’OZC 2 è dotata di un flash ad anello a 6 LED, particolarmente utile perché le telecamere ATEX non è dotate di un tubo flash allo xeno, a causa delle normative ATEX per ridurre al minimo il rischio di esplosione.
La fotocamera ATEX viene convertita internamente dai nostri esperti, come avviene per tutte le nostre apparecchiature ATEX. Si prega di notare che a causa delle normative ATEX, il tubo flash allo xeno è disabilitato.
Funzionalità Principali
• Idonea alla Zona 2 ATEX
• Telaio robusto e leggero
• Obiettivo zoom ottico grandangolare 5X
• Modalità a microscopio digitale
• Luce ad anello a 6 LED
• Movie SR+; Maggiore stabilizzazione
• Alloggiamento a prova di spruzzi (IP66)
II 3G Ex h ic IIC, IIB, IIA T4 Gc
Armadi Antincendio: DPI e Attrezzature necessari
L'Armadio Antincendio ha come scopo fondamentale quello di contenere i dispositivi di protezione individuale antincendio e le attrezzature ausiliarie, conformemente alle specifiche dettate nel Piano di Evacuazione ed Emergenza.
1° personale incaricato della sicurezza aziendale
2° personale componente le squadre antincendio
3° addetti alla protezione civile
La dotazione degli addetti può variare a seconda del rischio individuato e qui di seguito descritta.
• Basso rischio: si consiglia un armadio di contenimento con elmetto con visiera, guanti anticalore, cintura di posizionamento, cordino di salvataggio, coperta anticalore, picozzino con custodia, maschera antigas con filtro universale (non polivalente), megafono e lampada di emergenza, torcia.
• Medio rischio: si consiglia un armadio di contenimento composto da elmetto con visiera, guanti anticalore, cintura di posizionamento, cordino di salvataggio, coperta anticalore, picozzino con custodia, maschera antigas con filtro universale (non polivalente), megafono e lampada di emergenza, giacca e talvolta anche pantaloni antifiamma e stivali antinfortunistici specifici per squadre di emergenza, torcia antideflagrante, fune Kevlar mt. 20.
• Alto rischio: si consiglia un armadio di contenimento con elmetto con visiera, guanti anticalore, cintura di posizionamento, cordino di salvataggio, coperta anticalore, picozzino con custodia, maschera antigas con filtro universale (non polivalente) e autorespiratore, megafono e lampada di emergenza, giacca e pantaloni antifiamma, stivali antinfortunistici specifici per squadre di emergenza, torcia antideflagrante ATEX, fune Kevlar mt. 20 con rifrangenti.
Questi dispositivi ed attrezzature devono essere riposti in un apposito armadio (la dimensione varierà in base al numero di operatori che deve servire), dotato di ante con con lastre frangibili antitaglio (tipo "Safe Crash"), utile per una rapida individuazione dei DPI necessari da indossare rapidamente.
I DPI dispositivi di protezione individuale antincendio possono essere suddivisi, secondo la parte del corpo e la funzione, in sette categorie:
DPI protezione del tronco e degli arti inferiori
Tute intere o spezzate, giacche e giacconi in materiali ignifughi e anticalore solitamente confezionati in tessuto NOMEX o fibre aramidiche analoghe, di varia grammatura a secondo dell'impiego, certificati CE e secondo le norme EN 469 (Squadre Antincendio Aziendali, Vigili del Fuoco).
La tuta antincendio presenta una chiusura anteriore dotata di cerniera a doppio cursore protetta da patella da 10 cm. fissata con Velcro. Collo a camicia con paragola chiuso con apposito velcro, maniche a giro con polsini elastici in maglina aramidica, tasca porta radio a soffietto lato cuore con aletta di chiusura fissata tramite Velcro FR.
Due tasche a soffietto su entrambe le gambe ad altezza coscia chiuse da aletta e velcro FR. Vita elasticizzata, imbottitura sulle ginocchia. Il completo è dotato di doppia banda rifrangente giallo-grigia su: fondo gamba, braccia, sul torace e sulle spalle.
Conformità: Norme EN ISO 15614 | EN 11612 | EN 1149 - EN ISO 11612 A1+A2. B1, C1 - EN 15614 A1+A2 - EN1149-5
DPI protezione del capo
Sono generalmente costituiti da elmetti o caschi anche integrali con o senza visiera in materiale rinforzato e devono essere certificati CE e conformi alla norma EN 443 (Squadre Antincendio Aziendali, Vigili del Fuoco).
Riguardano la protezione dal calore generato dal riscaldamento dell'aria e dai fumi caldi generati da combustibili. Sono rappresentati da occhiali o visiere certificati CE e secondo la norma EN 166.
DPI protezione del volto
Sottocaschi in materiali ignifughi e anticalore, solitamente confezionati in tessuto NOMEX o aramide di varia grammatura e visiere tutti certificati CE.
DPI protezione delle mani
Sono rappresentati da guanti di una certa lunghezza, in materiali ignifughi e anticalore solitamente confezionati in tessuto NOMEX, KEVLAR, o fibre aramidiche analoghe, di varia grammatura a secondo dell'impiego, certificati CE e secondo le norme EN 407 + EN 388 e EN 659 (Vigili del Fuoco).
DPI protezione dei piedi
Sono rappresentati da stivali in pelle anfibia con suola anticalore, lamina antiforo e puntale e certificati CE e secondo le norme EN 345.
DPI protezione delle vie respiratorie
Riguardano la protezione contro le inalazioni pericolose di gas (monossido di carbonio) e fumi che, mescolati con l'aria, abbassano la percentuale di ossigeno. I principali dispositivi sono rappresentati da maschere antigas e da autorespiratori.
Le maschere antigas più adatte in caso di incendio sono quelle con schermo in quanto proteggono oltre al viso anche gli occhi. Determinante per una buona protezione è l'adozione del sistema filtrante (filtro) adeguato alla specificità all'attività esercitata ed al tipo di sostanze nocive e tossiche che possono essere generate dalla combustione dei materiali solidi e liquidi in essa presenti. La norma tecnica ha adottato un sistema di classificazione dei filtri, basata su un colore caratteristico per il contenitore del filtro e su una lettera maiuscola di identificazione, nel filtro è inoltre riportata la scadenza di validità del principio filtrante. Le maschere devono essere certificate CE e secondo la norma EN 136 e EN 140.
Gli autorespiratori a ciclo aperto con bombola d'aria o di ossigeno basano il loro funzionamento su due stadi di riduzione di pressione nel passaggio dalla bombola alla valvola di immissione nella maschera:
da 200 atm a 6 atm il primo stadio;
da 6 atm ad un valore compatibile con la respirazione e cioè poco superiore a valore atmosferico.
Gli autorespiratori a ciclo aperto - a ciclo chiuso sono ormai in disuso per la loro maggiore complessità di funzionamento - possono suddividersi in due categorie: gli autorespiratori del tipo a domanda, dove il flusso d'aria è proporzionale alla richiesta. L'utilizzatore attraverso l'inspirazione crea una depressione nella maschera che apre la valvola di immissione per l'ingresso
dell'aria; gli autorespiratori del tipo a sovrapressione, presentano il vantaggio di evitare l'ingresso di aria "contaminata" dall'esterno, causata da una imperfetta aderenza della maschera al viso.
Nella scelta dell'autorespiratore deve essere presa in considerazione l'autonomia garantita dalla bombola a seconda della dimensione espressa in litri. Gli autorespiratori devono essere certificati CE e secondo la norma EN 137.
Nuova generazione di autorespiratori ad aria compressa a circuito aperto con bombola da 7 litri. Zaino realizzato con una piastra anatomica in resina sintetica autoestinguente. Bloccaggio rapido e sicuro della bombola. La bardatura ha una struttura composita di filato autoestinguente e fibra di carbonio. Riduttore di pressione di tipo compensato. Pressione massima di carica: 200 bar. Completo di maschera e bombola da 7 litri. Conforme alla norma UNI-EN 137 e omologato Rina.
Le attrezzature antincendio ausiliarie sono numerosissime e realizzate per usi specifici.
In materiali ignifughi e anticalore, solitamente confezionati in tessuto termo e con glass in filo di vetro impregnato con speciali formulazioni siliconiche, di varia grammatura e spessore, certificate CE e secondo la norma EN 1869.
Megafono per allarme di evacuazione
Dispositivo utile per lanciare l'allarme in situazioni dove non è presente un impianto di allarme sonoro o per raggiungere zone lontane o dove il suono d'allarme non arriva per ragioni architettoniche.
Gilet per distinguere la squadra antincendio
Considerato indispensabile per identificare velocemente in caso di emergenza (fumo, nebbia, ect.) tutti gli addetti della squadra di emergenza, eventualmente apponendo sul retro proprio la dicitura che identifica essa.
Torcia per illuminazione
Torcia a pila utile per l'illuminazione nel caso di black-out elettrico e/o malfunzionamento o non presenza dell'impianto di illuminazione di emergenza.
Dotata di manico in legno da 85 cm. e del peso di 3000 g. è utile per l'apertura di porte bloccate o per l'abbattimento di corpi ostruenti la via di fuga.
Piede di porco o palanchino
Totalmente in metallo delle dimensioni di 80 cm. e del peso di 1500 g. è utile per l'apertura di porte bloccate o di cassette già avvolte da fiamme, contenenti materiali preziosi o combustibili.
Picozzino
Dotata di manico in legno da 38 cm. e del peso di 920 g. è utile per tagliare cordami, cavi e fili che impediscono il passaggio o trattengono persone.
Picozzino multiuso
Dotato di manico in gomma da 32 cm. e del peso di 550 g. è utile per tagliare cordami, cavi e fili che impediscono il passaggio o trattengono persone, oltre all'apertura e alla forzatura di strutture ed oggetti metallici.
Pala battifuoco
Dotata di manico in legno da 180 cm. e del peso di 1250 g. è utile per soffocare il principio di incendio di tappezzerie, moquette, materiali cartacei e per circoscrivere le fiamme nei tappeti erbosi negli incendi boschivi.
Flabello battifuoco
Dotata di manico in legno da 190 cm. e del peso di 800 g. è utile per soffocare il principio di incendio di tendami, di materiali cartacei e di tappeti erbosi negli incendi boschivi.
Gettacarte antiFuoco in Acciaio Inox satinato o acciaio verniciato, vernice epossidica in polvere con Testa soffocante: blocca la propagazione del fuoco Base in gomma
integrazione ottimale per cassette di Pronto Soccorso come i dispositivi medici Antiustione CE 0473 Classe II b, tipo di dispositivo atto ad essere utilizzato su ustioni di 1°, 2° e 3° grado anche in presenza di derma leso.
Ottiene un raffreddamento immediato ed un’idratazione ottimale che riduce e/o annulla il dolore e l’ustione stessa. Quanto prima si applica (esempio Burnshield® o Water Jel®) alla zona ustionata, tanto maggiore sarà la riduzione o l’eliminazione dell’ustione.
ATTIVITA' A RISCHIO DI INCENDIO ELEVATO a titolo esemplificativo e non esaustivo:
- industrie e depositi di cui agli artt. 4 e 6 del DPR 175/88 e successive modifiche ed integrazioni
- fabbriche e depositi di esplosivi
- centrali termoelettriche
- impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili
- impianti e laboratori nucleari
- depositi al chiuso di materiali combustibili aventi superficie superiore a 20000 mq
- attività commerciali ed espositive con superficie aperta al pubblico superiore a 10000 mq
- scali aeroportuali, infrastrutture ferroviarie e metropolitane
- alberghi con oltre 200 posti letto
- ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani
- scuole di ogni ordine e grado con oltre 1000 persone presenti
- uffici con oltre 1000 dipendenti
- cantieri temporanei o mobili in sotterraneo per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza superiore a 50 metri
- cantieri temporanei o mobili dove si impiegano esplosivi
ATTIVITA' A RISCHIO DI INCENDIO MEDIO a titolo esemplificativo e non esaustivo:
- luoghi di lavoro compresi nell'all. al DM 16.2.82 e nelle tabelle A e B annesse al DPR 689/1959 con esclusione delle attività considerate a rischio elevato
- cantieri temporanei e mobili dove si detengono ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente all'aperto
ATTIVITA' A RISCHIO DI INCENDIO BASSO a titolo esemplificativo e non esaustivo:
- tutte le attività non classificabili a medio ed elevato rischio e dove, in generale, sono presenti sostanze scarsamente infiammabili, dove le condizioni di esercizio offrono scarsa possibilità di sviluppo focolai e dove non sussistono probabilità di propagazione di fiamme.