venerdì 18 maggio 2018

DPI Occhi e Vie Respiratorie linea PERFECT MATCH






Da anni Uvex è il leader del mercato della protezione degli occhi in campo lavorativo. Basandosi su questa competenza, uvex ha proseguito lo sviluppo anche nel campo dei respiratori filtranti
altamente funzionali della serie uvex silv-Air.

Con l’obiettivo di combinare perfettamente tra loro questi due prodotti, prosegue lo sviluppo in stretta armonia tra protezione degli occhi e protezione delle vie respiratorie. Gli occhiali protettivi e i respiratori filtranti devono essere considerati come un unico prodotto, perché soltanto così si ottiene
una protezione ottimale.

Il risultato di questo insieme di competenza è la conformazione tridimensionale dei respiratori filtranti uvex silv-Air. Questi infatti permettono di indossare gli occhiali protettivi in sicurezza e con una vestibilità ottimale:

nessuno slittamento o oscillazione, e la stabilità garantisce la migliore protezione degli occhi. I respiratori filtranti a conchiglia e pieghevoli sono quindi particolarmente idonei per la combinazione
con gli occhiali protettivi uvex.

Anche l’ultimo prodotto sviluppato uvex silv-Air eco è perfetto per la combinazione con gli occhiali protettivi uvex: grazie alla geometria articolata della zona nasale nel respiratore, tutti gli occhiali protettivi uvex restano perfettamente fermi sul dorso nasale.

Protezione affidabile da un’unica fonte.



giovedì 17 maggio 2018

NUOVO REGOLAMENTO UE 2016/425 IN MATERIA DI DPI







La Marcatura CE dei DPI in accordo con il nuovo Regolamento (UE) 2016/425 che ha abrogato la Direttiva 89/686/CEE.

Guida al nuovo regolamento DPI (UE) 2016/425




Perché la direttiva DPI cambia?


La direttiva relativa ai DPI ha più di 20 anni. Al fine di riflettere le attuali tecnologie e processi per lo sviluppo e l'introduzione di DPI sul mercato, è necessario aggiornarla. Ora è stata sostituita dal nuovo regolamento DPI (UE) 2016/425.



In Evidenza


Il Regolamento DPI (UE 2016/45, è la nuova norma (di Prodotto/CE) di riferimento per la progettazione e fabbricazione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), il documento sintetizza con schemi e immagini i concetti del Regolamento e il processo per la Marcatura CE dei DPI.


Il Regolamento (UE) 2016/425 (Regolamento DPI) è entrato in vigore il 20 aprile 2016, la Direttiva 89/686/CEE è abrogata a partire dal 21 aprile 2018.



Quali sono le principali modifiche?

 1  
La protezione dell'udito passa da DPI di seconda categoria a DPI di terza categoria.
La ns. azienda sta aggiornando tutti i prodotti per la protezione dell'udito in terza categoria.

 2  
I giubbotti di salvataggio passano da DPI di 2° categoria a DPI di 3° categoria.
La ns. azienda sta aggiornando il giubbotto di salvataggio alla 3° categoria.

 3  
Una dichiarazione di conformità deve essere fornita con ogni DPI: può essere una dichiarazione fisica o un collegamento a un download digitale.
Dal 2019 tutti i nostri DPI conterranno un URL per accedere alle dichiarazioni online.

 4  
Le dichiarazioni devono essere disponibili per 10 anni dopo che il DPI è stato immesso sul mercato.
La ns. azienda garantirà che le nostre dichiarazioni siano disponibili per 10 anni dopo l'acquisto.

 5  
I certificati EN avranno una validità massima obbligatoria di cinque anni (a partire dall'Aprile 2023). 
La ns. azienda sta già lavorando attivamente per garantire la piena conformità.

 6  
Le procedure di valutazione della conformità devono essere eseguite dal produttore.
La ns. azienda attualmente conduce procedure di valutazione regolari e continuerà a farlo.

 7  
Responsabilità delineate per produttori, importatori e distributori.
La ns. azienda è pienamente preparata sulle sue responsabilità come produttore e/o importatore e/o distributore.



CALENDARIZZAZIONE

Aprile 2018:
Il regolamento entra in vigore e nessun nuovo DPI può essere più certificato ai sensi della vecchia direttiva.

Aprile 2019:
Tutti i DPI immessi sul mercato devono essere conformi al nuovo regolamento.

Aprile 2023:
I certificati di tipo CE della direttiva DPI non sono più validi. Tutti i DPI devono avere nuovi certificati emessi.

Da Aprile 2018 a Aprile 2023:
I certificati di tipo CE per la vecchia direttiva DPI sono ancora validi per i prodotti in cui non vi è alcuna modifica alla norma EN pertinente, alla categoria o alla progettazione del prodotto.


Categoria I
DPI che proteggono da rischi minimi:


a) lesioni meccaniche superficiali;
b) contatto con prodotti per la pulizia poco aggressivi o contatto prolungato con l'acqua;
c) contatto con superfici calde che non superino i 50 °C;
d) lesioni oculari dovute all'esposizione alla luce del sole (diverse dalle lesioni dovute all'osservazione del sole);
e) condizioni atmosferiche di natura non estrema.


Categoria II
Tutti i DPI che non rientrano nella categoria I o III.


Categoria III
Rischi che possono causare conseguenze molto gravi quali morte o danni alla salute irreversibili con riguardo a quanto segue:


a) sostanze e miscele pericolose per la salute;
b) atmosfere con carenza di ossigeno;
c) agenti biologici nocivi;
d) radiazioni ionizzanti;
e) ambienti ad alta temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell'aria di almeno 100 °C;
f) ambienti a bassa temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell'aria di – 50 °C o inferiore;
g) cadute dall'alto;
h) scosse elettriche e lavoro sotto tensione;
i) annegamento;
j) tagli da seghe a catena portatili;
k) getti ad alta pressione;
l) ferite da proiettile o da coltello;
m) rumore nocivo.





venerdì 11 maggio 2018

Scatta l'obbligo dei Defibrillatori










Dal 1° luglio è in vigore l’obbligo di dotarsi di defibrillatori anche per le associazioni e le società sportive dilettantistiche

I Ministri della Salute e dello Sport hanno precisato con il decreto 26 giugno 2017 alcuni aspetti attuativi:
  1. ogni impianto sportivo deve essere dotato di un defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata nel corso delle gare deve essere presente una persona formata all’utilizzo del dispositivo salvavita gli obblighi gravano in capo a tutte le società o associazioni sportive dilettantistiche che praticano una delle 396 discipline sportive riconosciute dal Coni (vedi delibera 20 dicembre 2016, n. 1566 del Consiglio Nazionale del Coni) 
  2. sono escluse dall’obbligo di dotazione del defibrillatore e dalla presenza obbligatoria del personale formato durante le gare le società o associazioni sportive dilettantistiche che praticano la propria attività al di fuori di un impianto sportivo sono escluse dagli obblighi le società o associazioni sportive dilettantistiche che praticano sport a ridotto impegno cardiocircolatorio, il cui elenco è contenuto nell’allegato A del decreto (a titolo esemplificativo: bowling, bocce, dama e freccette, tanto per citarne alcuni).


Defibrillatore SAMARITAN PAD 350P semi automatico  
  • 10 anni di garanzia, unico nella categoria
  • il più resistente, anche all'esterno
  • il più semplice, uso assistito


Vedi anche:

la news nel sito del Ministero dello Sport
la pagina Defibrillatori automatici dell'area tematica 118 e Pronto soccorso



Art. DEFI 021
Defibrillatore SAMARITAN PAD 350P semi automatico.

Compatto e leggero: il più piccolo defibrillatore automatico in commercio (dal 28 al 56% più piccolo, a seconda del dispositivo al quale viene paragonato) ed il più leggero (1.1 kg batteria inclusa).

Facile da usare: la contemporanea presenza di comandi vocali ("Applicare gli elettrodi - non toccare il paziente - il paziente può essere toccato in sicurezza") e visivi, guida chi lo usa durante tutto il processo di soccorso, anche qualora ci si trovi in ambiente rumoroso o con soccorritore ipoacusico. Inoltre può essere usato anche senza necessità di estrarlo dallo zainetto di contenimento, riducendo ulteriormente il tempo di attivazione del dispositivo.

Onda bifasica SCOPE: permette al defibrillatore di gestire range di impedenza maggiori rispetto ai dispositivi della concorrenza, offrendo una performance senza precedenti: la migliore terapia salvavita con il più basso livello di effetti collaterali per le cellule cardiache.

Resistente: l'indice di Protezione IP56 il più alto indice di protezione contro la penetrazione della polvere e di getti d'acqua da qualsiasi direzione disponibile sul mercato: pioggia, scrosci d'acqua, umidità, fango e sporco non influiscono sulle performance del defibrillatore.

Cartuccia Pad-Pak: permette di avere un'unica data di scadenza da controllare, a differenza dei defibrillatori di altre marche. Dopo l'uso oppure dopo 4 anni dalla data di produzione, si sostituisce la cartuccia con ripristino istantaneo dell'operatività della macchina.

Approvazione FDA: grazie ai rigorosissimi standards con i quali il 350P testato e costruito, HeartSine ha ottenuto l'approvazione della FDA americana, autorizzazione alla commercializzazione nel territorio USA che solo altri 5 produttori al mondo hanno ottenuto.

Garanzia di 10 anni: la garanzia più lunga disponibile sul mercato. Contenimento dei costi di manutenzione avendo una garanzia di 10 anni ed un solo consumabile da sostituire ogni 4 anni, il costo di manutenzione complessivo di questo defibrillatore il più basso sul mercato.

DEFI 022: Padpack, pacchetto piastre e batteria, adulto
DEFI 023: Padpack, pacchetto piastre e batteria, pediatrico
ACCESSORIO A RICHIESTA: DEFI 025 cavo dati USB
La nostra società fornisce DEFIBRILLATORI e organizza CORSI per l'uso e l'addestramento di essi. Normalmente il minimo richiesto per i corsi è di 6 persone. Saranno inseriti nel database ARES 118.

Deliberazione 200/2014 dell'ARES 118 , la durata degli attestati è di 2 anni.
Accreditamento dei Centri di Formazione da parte di ARES 118 per l'emissione degli attestati.


mercoledì 9 maggio 2018

Scarpe Antinfortunistiche The ESSENTIALS







Linea di Scarpe Antinfortunistiche The ESSENTIALS

DESCRIZIONE      Qtà  PREZZO   TOTALE
1 Calzatura bassa norme EN 345 S1P Pelle Nera versione bassa pa 50   17,30 €     865,00
2 Calzatura norme EN 345 S1P Pelle Nera versione alta pa 50   17,50 €     875,00
           -  
3 Calzatura bassa norme EN 345 S1P Pelle Nera versione bassa pa 100   15,30 €  1.530,00
4 Calzatura norme EN 345 S1P Pelle Nera versione alta pa 100   15,50 €  1.550,00
           -  
5 Calzatura bassa norme EN 345 S1P Pelle Nera versione bassa pa 200   13,30 €  2.660,00
6 Calzatura norme EN 345 S1P Pelle Nera versione alta pa 200   13,50 €  2.700,00

Norme EN ISO 20345:2011 puntale acciaio 200 Joule ente certificatore EU n. 0465
Norme EN ISO 20345:2011 lamina antiforo in acciaio ente certificatore EU n. 0465
Range misure versione bassa: 35 - 52 - Sovrapprezzo per misure a richiesta
Range misure versione alta: 35 - 52 - Sovrapprezzo per misure a richiesta


Scarpa antinfortunistica alta vera Pelle norme EN 345 S1P The ESSENTIALS

  • Tomaia in pelle stampata
  • Collarino imbottito
  • Fodera traspirante e antisudore
  • Tallone relax defatigante e Battistrada > cm. 4
  • Misure: 36-48 standard
  • Misure: 35-49-50-51-52 a richiesta
  • Puntale Classico Acciaio
  • Lamina Classica Acciaio
  • Suola antistatica, antiacido, antiolio e resistente agli idrocarburi
  • (per la massima aderenza al terreno ed una migliore resistenza allo scivolamento e all'abrasione)

Scarpa antinfortunistica bassa vera Pelle norme EN 345 S1P The ESSENTIALS

  • Tomaia in pelle stampata
  • Fodera traspirante e antisudore
  • Tallone relax defatigante e Battistrada > cm. 4
  • Misure: 36-48 standard
  • Misure: 35-49-50-51-52 a richiesta
  • Puntale Classico Acciaio
  • Lamina Classica Acciaio
  • Suola antistatica, antiacido, antiolio e resistente agli idrocarburi 
  • (per la massima aderenza al terreno ed una migliore resistenza allo scivolamento e all'abrasione)



Per evitare di scegliere una calzatura antinfortunistica scomoda, occorre innanzitutto considerare a quale di queste tre esigenze di salvaguardia corrisponda: protezione, sicurezza e lavoro.

Analizziamo oggi proprio alcune tipologie di eventi infortunistici da caduta in cui si evidenzia una mancata / errata fornitura o un mancato /errato utilizzo delle scarpe di sicurezza.


Esempi di infortuni in cui è stata rilevata l’assenza di dispositivi di protezione dei piedi in relazione a cadute in piano o a cadute di gravi dall’alto. E se sono molti i rischi (fisici, chimici, biologici, elettrici, termici, …) a cui possono essere soggetti i piedi, il rischio più usuale per questa parte del corpo è correlato alle conseguenze delle cadute (ad esempio cadute in piano o cadute di materiali).


I casi

1° Il primo caso riguarda un infortunio avvenuto in un punto vendita.

Una addetta di mercato (cassiera), entra nel corridoio che porta allo spogliatoio, in quanto deve prendere servizio nel punto vendita ove è impiegata. Improvvisamente, nel percorrere il corridoio scivola in terra a causa del pavimento bagnato, urtando violentemente il viso in terra e battendo il piede destro contro il pavimento.

Il pavimento era bagnato per cause ignote. Immediatamente viene soccorsa dai colleghi che le prestano le prime cure prima del trasporto al vicino ospedale ove viene riscontrata una contusione cranica non commotiva con ferita lacerocontusa labiale superiore e frattura del V metatarso piede destro.

Al momento dell'infortunio la cassiera indossava scarpe con la parte posteriore aperta (sul tallone) (ciabatta). L'azienda inoltre dispone di ditta esterna per l'effettuazione delle pulizie e dei lavaggi, con precisi compiti e procedure di lavoro che prevedono anche l'utilizzo di cartellonistica per evidenziare le zone bagnate con pericolo di caduta. Scarsa importanza è data agli accessori d'abbigliamento. Le dipendenti devono infatti indossare la divisa, ma viene lasciata la libertà di indossare scarpe proprie (nell'intento di far utilizzare ai dipendenti calzature di adeguato confort specie se in presenza di particolari problemi anatomici). Non sono state contemplate fonti di rischio derivanti dall'utilizzo di calzature proprie, anche perché la natura dell'attività non lasciava presupporre problematiche in tal senso.

Questi i fattori causali dell’incidente rilevati dalla scheda:
“scarpe di proprietà dell'infortunato”;
“assenza di segnaletica”.



2° Il secondo caso riguarda un infortunio con caduta di materiale sul piede.

Un lavoratore viene investito alla punta del piede destro dalla caduta di un bancale in legno che sta posizionando su una pila dove sono stoccati altri bancali riportando la frattura della falange ungueale del 1°dito del piede destro.

Il lavoratore non indossa le scarpe antinfortunistica in quanto non fornitegli dal direttore della filiale contrariamente a quanto previsto dal D.V.R.

Fattori causali:
caduta di un bancale in legno che l'infortunato stava posizionando;
scarpe antinfortunistiche non fornite.



3° Il terzo caso riguarda un infortunio avvenuto in una fase di movimentazione manuale.

Un lavoratore è impegnato a movimentare insieme ad un collega un pacco di piastrelle di marmo.

Durante questa operazione al collega scivola dalle mani il pacco che cadendo colpisce al piede destro l'infortunato che non indossava scarpe antinfortunistiche.

L'infortunato ha riportato una frattura al piede destro.

Questi i fattori causali rilevati:
“al collega scivolava di mano il pacco di piastrelle”;
“Mancato utilizzo di scarpe antinfortunistiche”.


venerdì 4 maggio 2018

Prezzo di riferimento Sanità



In riferimento alle numerose richieste di chiarimento pervenute in queste ultime settimane, precisiamo quanto segue.


Relativamente al “Prezzo di riferimento sanità” pubblicato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione in ottemperanza all’art. 17 del decreto-legge 6 luglio 2011 n. 98
(“Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”), convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011 n. 111, e ss.mm.ii..)


si precisa che le basi d’asta, calcolate considerando i prezzi di riferimento sopra citati, devono tenere conto che si tratta di "medie" determinate rispetto a quantità di riferimento.


Le Amministrazioni stanno chiedendo:
  1. Per questi prodotti il prezzo unitario offerto dovrà essere pari o inferiore al prezzo di riferimento pubblicato dall’ANAC. 
  2. Qualora uno o più prezzi unitari proposti siano superiori al prezzo di riferimento pubblicato dall’ANAC l’offerta sarà esclusa.

A tale riguardo quindi intendiamo precisare quanto segue:


PANTALONI       50-99   100-249    più 250
pantalone unisex bianco          6,25          5,00          4,74
pantalone unisex colorato          6,50          5,23          4,96
pantalone 3XL bianco          7,00          5,70          5,40
pantalone 3XL colorato          7,25          5,94          5,62
CASACCA       50-99   100-249    più 250
casacca unisex bianca          6,25          5,00          4,74
casacca unisex colorata          6,50          5,23          4,96
casacca 3XL bianca          7,00          5,70          5,40
casacca 3XL colorata          7,25          5,94          5,62





Produzione e Vendita di abbigliamento sanitario come divise medicali e camici, abbigliamento professionale sanitario, come casacche, pantaloni, camici da donna, camici da uomo. Forniture per abbigliamento professionale sanitario ed antinfortunistico.


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