martedì 14 luglio 2015

Emergenza ed Evacuazione: i Punti di Raccolta



Una volta redatto, il piano d’emergenza deve essere portato a conoscenza a tutti i dipendenti ed ai lavoratori delle ditte esterne in forma adeguata, in modo che sia chiaro il comportamento da tenere nelle situazioni di emergenza.

È particolarmente importante l’informazione concernente le vie di fuga e l’indicazione del punto di raccolta.

PUNTO DI RACCOLTA

È il luogo in cui, in caso di evacuazione dell’edificio, il personale deve raccogliersi.
Le caratteristiche di questa zona devono essere le seguenti:

- prossimità all’edificio evacuato ma sufficiente distanza da esso per rappresentare un luogo sicuro
- facile e sicura raggiungibilità da ogni uscita di emergenza (possibilmente senza attraversare strade aperte al traffico)
- facile raggiungibilità da parte dei mezzi di soccorso, senza però intralciare l’intervento dei soccorritori sull’edificio (è consigliabile avere un parere dai Vigili del Fuoco).

Fare possibilmente riferimento ad una planimetria dell’edificio e delle zone limitrofe.


  • ... abbandonare l’edificio seguendo le vie di fuga segnalate e le istruzioni degli addetti all’emergenza fino al punto di raccolta;
  • chiudere tutte le porte alle proprie spalle per creare una barriera alla propagazione dell’incendio; 
  • non utilizzare l’ascensore – non tornare indietro per nessun motivo – non prendere iniziative personali;
  • prestare soccorso alle persone in pericolo solo quando non esiste immediato pericolo per la propria vita; 
  • una volta raggiunto il punto di raccolta, riferire su persone mancanti all’addetto all’emergenza del proprio piano.

Le planimetrie devono contenere informazione su:

  1. percorsi di fuga 
  2. la posizione dei mezzi di spegnimento (estintori ed idranti) 
  3. la posizione del quadro elettrico principale (o dell’interruttore elettrico generale) 
  4. la posizione del punto di raccolta 
  5. la posizione dei pulsanti di allarme 
  6. Nelle planimetrie da esporre dovrà inoltre essere data l’indicazione sulla posizione di chi legge la planimetria (“Voi siete qui”) 




LA DETERMINAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO DI INCENDIO

E' necessario identificare i fattori di pericolo, come materiali, sostanze, macchine, organizzazione del lavoro, carenze di manutenzione ect., che possono causare un pericolo. Tali fattori possono essere suddivisi secondo le seguenti tre tipologie:

Materiali e sostanze combustibili o infiammabili quali:

x grandi quantitativi di materiali cartacei;
x materie plastiche e derivati dalla lavorazione del petrolio;
x liquidi e vapori infiammabili;
x gas infiammabili;
x polveri infiammabili;
x sostanze esplodenti;
x prodotti chimici infiammabili in combinazione con altre sostanze che possono essere presenti ecc..

Sorgenti di innesco quali:

x fiamme libere;
x scintille;
x archi elettrici;
x superfici a temperatura elevata;
x cariche elettrostatiche;
x campi elettromagnetici;
x macchine, impianti ed attrezzature obsolete o difformi dalle norme di buona tecnica ect.

Fattori trasversali quali:

x territorio ad alta sismicità;
x metodologie di lavoro non corrette;
x carenze di manutenzione di macchine ed impianti ect.
x vicinanza a siti o attività ad alto rischio d'incendio.


IDENTIFICARE LE PERSONE ESPOSTE A RISCHIO DI INCENDIO

sempre tenendo conto dell'affollamento massimo prevedibile, delle condizioni psicofisiche delle persone, e valutando se all'interno delle aree di lavoro, può esserci presenza di:

x pubblico occasionale;
x persone che non hanno familiarità con i luoghi di lavoro in genere e con le vie e le uscite di emergenza in particolare (come ad esempio i lavoratori appartenenti alle imprese di pulizia, di manutenzione, mensa ecc.);
x persone con mobilità, vista o udito menomato o limitato;
x persone incapaci di reagire prontamente in caso di emergenza;
x lavoratori la cui attività viene svolta in aree a rischio
x lavoratori i cui posti di lavoro risultano ubicati in aree isolate dal resto dei luoghi di lavoro ect.









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