martedì 11 dicembre 2012

Promozione della salute mentale nei luoghi di lavoro Sintesi di un rapporto sulle buone pratiche



Che cosa è la promozione della salute mentale?

La promozione della salute mentale (Mental Health Promotion – MHP) comprende tutte quelle azioni che contribuiscono a una buona salute mentale. Questa affermazione ci conduce alla domanda: «cosa s’intende per salute mentale?». Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la salute mentale è «uno stato di benessere» nel quale un individuo:„ 
  • è in grado di sfruttare le sue capacità;
  • è in grado di far fronte al normale stress quotidiano;
  • riesce a svolgere la propria attività lavorativa in maniera produttiva; 
  • è in grado di fornire un contributo alla propria comunità
L’obiettivo principale è stabilire fattori che mantengono e migliorano il benessere mentale. È importante sottolineare che la promozione della salute mentale, per essere pienamente eifficace, deve prevedere una combinazione di gestione del rischio e di promozione della salute.

Fattori di tutela sul lavoro per una buona salute mentale sono:
  • „supporto sociale;
  • una sensazione di integrazione e un lavoro significativo; 
  • trovare un senso nel proprio lavoro;
  • essere in grado di decidere in merito a un’azione da compiere nel corso del lavoro;
  • essere in grado di organizzare il lavoro in base al proprio ritmo personale.

Generalmente vengono applicati diversi approcci quando si attuano misure volte a migliorare la promozione della salute mentale sul luogo di lavoro:„ 
  • «ambiti sanitari» volti ad individuare e discutere le problematiche in questione e a ricercare soluzioni basate sulla partecipazione dei dipendenti;
  • disporre politiche in materia di salute mentale e di questioni a essa correlate, quali violenza e molestie sul lavoro, oppure integrare le tematiche relative alla salute mentale nella politica generale di SSL all’interno dell’azienda;
  • fornire formazione ai dirigenti affinché possano riconoscere i sintomi dello stress nei dipendenti e siano in grado di trovare buone soluzioni volte a ridurlo;
  • „ condurre un’indagine fra i membri del personale, utilizzando questionari anonimi, per identificare le preoccupazioni dei lavoratori sul posto di lavoro;
  • „ valutazione delle misure e dei programmi attuati raccogliendo riscontri dai dipendenti;
  • „ portali web dedicati all’informazione per tutti i membri del personale in merito alle misure e ai programmi in atto nel luogo di lavoro volti al miglioramento del benessere mentale;
  • „ corsi/formazione per i dipendenti su come affrontare situazioni stressanti;
  • „ consulenza gratuita per tutti i dipendenti in merito a diverse problematiche di natura privata o relative alla vita lavorativa, preferibilmente disponibile durante l’orario lavorativo.
2 esempi di buone pratiche:

1° L’approccio narrativo dell’Azienda danese Hedensted Kommune che ha invogliato i propri dipendenti a raccontare (strytelling) e condividere storie di vita lavorativa in base alle quali poi, sono state adottate le necessarie metodologie di aiuto e sostegno.
2° Il sostegno finanziario di IFA (Svizzera) che ha creato un conto sociale a sostegno dei propri lavoratori che si trovano a far fronte a emergenze finanziarie.
Gli eventi sociali, come per esempio la proiezione di documentari informativi sulla sicurezza e salute sul lavoro, realizzati da Magyar Telekom in Ungheria.


Tutto il documento è scaricabile qui

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
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