martedì 18 dicembre 2012

DPI: contatto con sostanze chimiche pericolose




Tuta intera con cappuccio antistatica
Certificata Tipo 5,6, EN 13034, EN ISO 13982. Confezione da 50 pz

Tuta intera con cappuccio antistatica e traspirante
Certificata Tipo 5,6, EN 1149-1, EN 13034, EN ISO 13982 ed EN 14126:2003. Confezione da 50 pz

Tuta intera con cappuccio antistatica tipo 4/5/6
Certificata EN 14065, EN14126, EN ISO 1149-5, EN 13034, EN1073-2 ed EN ISO 13982-1. Confezione da 50 pz

Tuta intera con cappuccio antistatica flame retardant
Certificata EN 14116, EN ISO 1149-5, EN 13034 ed EN ISO 13982-1. Confezione da 50 pz

Camice da laboratorio o da ispezione
Certificata Tipo 5,6, EN 13034, EN ISO 13982. Conf. da 100 pz

Sovrascarpe conf. 200 pezzi = 100 paia
il tessuto è conforme a EN14126-protezione biologica e EN1149-1 protezione antistatica.



Alcuni principi fondamentali dovrebbero guidare gli operatori che operano in laboratorio con agenti chimici pericolosi:


SCHEDA DI SICUREZZA
1. Identificazione del preparato e della società produttrice
2. Composizione/Informazioni sugli ingredienti
3. Identificazione dei pericoli
4. Misure di primo soccorso
5. Misure antincendio
6. Misure in caso di fuoriuscita accidentale
7. Manipolazione e stoccaggio
8. Controllo dell'esposizione/protezione individuale
9. Proprietà fisiche e chimiche
10. Stabilità e reattività
11. Informazioni tossicologiche
12. Informazioni ecologiche
13. Considerazioni sullo smaltimento
14. Informazioni sul trasporto
15. Informazioni sulla regolamentazione
16. Altre informazioni

1° effettuare una valutazione preliminare: valutazione del potenziale pericolo associato con il metodo analitico prima di applicarlo;
2° minimizzare l’esposizione agli agenti chimici: evitare che gli agenti chimici vengano in contatto con la cute. 
3° Usare quanto più possibile le cappe e gli altri sistemi di ventilazione o di ricambio d’aria per ridurre al minimo la durata e l’esposizione agli agenti chimici. Indossare i dispositivi di protezione individuali (DPI) appropriati per ogni livello di rischio (camici, guanti monouso, occhiali protettivi, apparati per la protezione delle vie respiratorie (APVR), calzature);
4° non sottostimare i rischi: assumere che tutte le sostanze o miscele chimiche siano più tossiche dei singoli agenti chimici. Trattare tutte le sostanze la cui tossicità non è conosciuta e i campioni da analizzare come agenti potenzialmente tossici;
5° essere pronti in caso di incidente: prima dell’inizio di ogni attività bisogna conoscere le specifiche azioni da intraprendere nel caso di rilascio accidentale di sostanze pericolose. È necessario conoscere la localizzazione di tutti i sistemi di sicurezza, il più vicino sistema di allarme nel caso di incendio, il più vicino telefono, conoscere i numeri di telefono da chiamare e che cosa dire nel caso di un evento d’emergenza, essere preparati a mettere in atto le procedure di primo soccorso”.

Controllo dell’esposizione e protezione individuale
Per ridurre al minimo l’esposizione del lavoratore, viene fornita tutta la gamma di misure precauzionali da
adottare durante l’uso. Sono indicati eventuali parametri specifici di controllo, quali valore limite o standard biologici e le informazioni in merito ai procedimenti di controllo raccomandati, indicandone i riferimenti. 

Il tipo di equipaggiamento viene differenziato in relazione al tipo di protezione individuale eventualmente occorrente:
• maschere e filtri adatti, autorespiratori, nel caso di esposizione a gas o polveri pericolosi (protezione
respiratoria);
• guanti ed eventuali altri accorgimenti di protezione della pelle e delle mani, (protezione delle mani);
• grembiule, stivali, indumenti protettivi completi, nel caso non si tratti della pelle delle mani, ed eventuali misure di igiene particolari;
• dispositivi quali occhiali di sicurezza, visiere, schermo facciale, nel caso di protezione degli occhi.

Consigli fondamentali per minimizzare il contatto con la cute di sostanze chimiche pericolose:
  • per manipolare sostanze chimiche pericolose usare indumenti, tute e guanti protettivi di idoneo materiale resistenti alla permeazione per le sostanze in uso. 
  • Indossare un tipo inadeguato di indumenti o guanti può essere più pericoloso del non indossarne; infatti se l’agente chimico riesce ad attraversare l'indumento o il guanto potrebbe rimanere a contatto per un tempo più prolungato rispetto al corpo libero o alla mano libera;
  • prima dell’uso, ispezionare indumenti e guanti per verificarne l’integrità (presenza di piccoli fori, tagli, parti che si differenziano come intensità di colorazione sintomo di difformità nello spessore del guanto);
  • per prevenire non intenzionali contatti con sostanze pericolose, togliere i guanti prima di toccare altri oggetti quali maniglie delle porte, telefoni, penne, tastiere di computer;
  • sostituire periodicamente indumenti e guanti in funzione della frequenza d’uso, delle loro caratteristiche di permeazione e degradazione, in relazione alle sostanze utilizzate;
  • se le tute si riutilizzano verificare se tale abitudine è congrua;
  • non riutilizzare i guanti monouso; 
  • nella manipolazione di sostanze molto tossiche, cancerogene e mutagene, per evitare la contaminazione secondaria quando si tolgono i guanti, è consigliabile lavarsi le mani con i guanti ancora infilati.
Protezione della cute
Proteggere la cute, in senso generico, significa considerare una innumerevole casistica di dispositivi di protezione che interessano tutte le parti del corpo eventualmente esposte quali: guanti, tute protettive, scarpe, stivali, visiere, grembiuli, ecc.
Per i dispositivi di protezione della cute, la caratteristica principale consiste nella capacità degli stessi di resistere adeguatamente all’azione dello specifico agente chimico, il quale deve essere valutato nelle condizioni d’uso (concentrazione, temperatura, condizioni di operatività, ecc.).

I dispositivi per la protezione chimica, parziale o completa del corpo, si suddividono in due categorie:

traspiranti: destinati alla protezione da agenti chimici non particolarmente pericolosi (tal DPI non sono di
norma classificati oltre la 2ª categoria); questi devono avere una buona resistenza all’azione delle sostanze chimiche ed avere caratteristiche di idrorepellenza ed essere confortevoli per un impiego durante tutto il turno di lavoro; 
impermeabili: destinati a proteggere da agenti chimici particolarmente pericolosi; data la loro natura possono essere indossati per tempi relativamente brevi (sono di norma classificati in 3ª categoria).
Le caratteristiche principali degli indumenti di protezione impermeabili sono rappresentate dalla resistenza dei materiali costituenti e del loro assemblaggio a:
penetrazione: passaggio attraverso le porosità del tessuto o le aperture dell’indumento;
permeazione: diffusione a livello molecolare attraverso il materiale.


TYV 40 Tuta intera tipo 6/5
norme EN13034 (Tipo 6), EN ISO13982-1 (Tipo 5), EN1149-1, EN14126:2003
Una tra le tute più richieste e vendute. Grazie alla sua comoda vestibilità offre una maggiore libertà di movimento senza compromettere la sicurezza degli utenti; questa tuta è una dei migliori capi di tipo 6/5 disponibili. E’ molto leggera grazie all\’utilizzo del film in polietilene microporoso. Cappuccio, gambe, polsi e vita elasticizzati, ha una chiusura frontale con zip a doppio verso. Zip a doppio verso e chiusura frontale sigillabile.


TYV 30 Tuta intera tipo 5/6
norme EN ISO13982-1 (Tipo 5), EN13034 (Tipo 6)
Una tra le tute con il miglior rapporto qualità-prezzo, la vestibilità generosa permette di indossarla sopra i vestiti. Ottimi i risultati dei test condotti sulla resistenza delle cuciture. Cappuccio, gambe, polsi
e vita elasticizzati.


TYV 31 Camice tipo 5/6 che è stato progettato per essere indossato in modo facile e veloce sugli indumenti che già si portano. Offre protezione contro i liquidi e i corpi aerei, è resistente e durevole, ma traspirante e morbido. Ha una chiusura frontale con bottoni.


TYV 42 Grembiule tipo 6PB
E' spesso considerato un accessorio, ideale per il lavoro di laboratorio, la preparazione degli alimenti; questo grembiule fornisce una protezione agli spruzzi a norma EN13034. 
Il tessuto è conforme a EN14126-protezione biologica e EN1149-1 protezione antistatica.

E' prevista tutta una serie di accessori come manicotti, copriscarpe, copristivali, ect.

Linee guida per la valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi e ad agenti cancerogeni e mutageni

Tuta Tyvek® DuPont™
Tuta di protezione Tyvek® con cappuccio, realizzata con il materiale brevettato omonimo prodotto dalla famosa ditta DuPont™.

Questo indumento di sicurezza garantisce una buona impermeabilità alle particelle (le sue fibre sono sottili e continue).
Inoltre è particolarmente resistente agli spruzzi chimici, agli spray e alle sostanze chimiche a bassa concentrazione e a base acquosa (la tuta ricade nella Categoria III dell'abbigliamento per la protezione chimica).


Resistente allo strappo e all'abrasione, la tuta Tyvek® è modellata così da permettere, anche grazie alla sua morbidezza e flessibilità, una completa libertà di movimento e il mantenimento di un alto livello di protezione durante tutta l'applicazione. Anche se impermeabile all'aria e all'acqua, il Tyvek offre una buona traspirazione.

I campi di impiego sono estremamente numerosi e spaziano dalla farmaceutica alla decontaminazione amianto e dalla verniciatura a spruzzo alla produzione asettica alimentare.




Dettagli tuta Tyvek Dupont
copertura su 3 lati
apertura del cappuccio frontale ed elastica
cuciture esterne filettate
zona intorno alla vita elasticizzata
polsini e caviglie elasticizzati
apertura con zip
tassello protettivo in tessuto
Caratteristiche Tute TYVEK® Classic Plus di DuPont™

• Ottima barriera contro un'ampia gamma di sostanze chimiche inorganiche a bassa concentrazione e contro particelle di misura superiore a 1 micron, grazie al fatto che tutte le cuciture sono ricoperte e sigillate da un nastro.

• Confort assoluto grazie al sistema di produzione brevettato da DuPont™ ed unico nel suo genere, TyveK® è un tessuto completamente permeabile all'aria ed al vapore acqueo. Gli indumenti respirano!

• Gli indumenti TyveK® subiscono un trattamento antistatico conforme ai requisiti della EN1149-1. Il trattamento antistatico è efficace solo in ambienti con tasso di umidità relativa superiore al 25%.

• Protezione dalle particelle radioattive (no raggi radioattivi)

• Le cuciture sono ricoperte da nastro sigillato a caldo per garantire un elevato livello di protezione in ambienti particolarmente critici. Ciò garantisce una totale barriera protettiva dell'indumento.


Adatta per i seguenti settori:
- Industria chimica
- Industria nucleare
- Ambienti sterili
- Pulizia di aree contaminate
- Pulizia e manutenzione industriale
- Industria farmaceutica
- Industria elettronica
- Decontaminazione amianto
- Pulizia di serbatoi
- Manutenzione in generale

Tipo 4 - protezione dai liquidi nebulizzati
Tipo 5 - Protezione dalle particelle chimiche solide presenti nell'aria
Tipo 6 - Protezione limitata dagli spruzzi
Protezione elettrostatica conforme alla norma EN1149-1 se propriamente collegati a terra
Protezione da contaminazione con particelle radioattive (no raggi radioattivi)


martedì 11 dicembre 2012

Promozione della salute mentale nei luoghi di lavoro Sintesi di un rapporto sulle buone pratiche



Che cosa è la promozione della salute mentale?

La promozione della salute mentale (Mental Health Promotion – MHP) comprende tutte quelle azioni che contribuiscono a una buona salute mentale. Questa affermazione ci conduce alla domanda: «cosa s’intende per salute mentale?». Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la salute mentale è «uno stato di benessere» nel quale un individuo:„ 
  • è in grado di sfruttare le sue capacità;
  • è in grado di far fronte al normale stress quotidiano;
  • riesce a svolgere la propria attività lavorativa in maniera produttiva; 
  • è in grado di fornire un contributo alla propria comunità
L’obiettivo principale è stabilire fattori che mantengono e migliorano il benessere mentale. È importante sottolineare che la promozione della salute mentale, per essere pienamente eifficace, deve prevedere una combinazione di gestione del rischio e di promozione della salute.

Fattori di tutela sul lavoro per una buona salute mentale sono:
  • „supporto sociale;
  • una sensazione di integrazione e un lavoro significativo; 
  • trovare un senso nel proprio lavoro;
  • essere in grado di decidere in merito a un’azione da compiere nel corso del lavoro;
  • essere in grado di organizzare il lavoro in base al proprio ritmo personale.

Generalmente vengono applicati diversi approcci quando si attuano misure volte a migliorare la promozione della salute mentale sul luogo di lavoro:„ 
  • «ambiti sanitari» volti ad individuare e discutere le problematiche in questione e a ricercare soluzioni basate sulla partecipazione dei dipendenti;
  • disporre politiche in materia di salute mentale e di questioni a essa correlate, quali violenza e molestie sul lavoro, oppure integrare le tematiche relative alla salute mentale nella politica generale di SSL all’interno dell’azienda;
  • fornire formazione ai dirigenti affinché possano riconoscere i sintomi dello stress nei dipendenti e siano in grado di trovare buone soluzioni volte a ridurlo;
  • „ condurre un’indagine fra i membri del personale, utilizzando questionari anonimi, per identificare le preoccupazioni dei lavoratori sul posto di lavoro;
  • „ valutazione delle misure e dei programmi attuati raccogliendo riscontri dai dipendenti;
  • „ portali web dedicati all’informazione per tutti i membri del personale in merito alle misure e ai programmi in atto nel luogo di lavoro volti al miglioramento del benessere mentale;
  • „ corsi/formazione per i dipendenti su come affrontare situazioni stressanti;
  • „ consulenza gratuita per tutti i dipendenti in merito a diverse problematiche di natura privata o relative alla vita lavorativa, preferibilmente disponibile durante l’orario lavorativo.
2 esempi di buone pratiche:

1° L’approccio narrativo dell’Azienda danese Hedensted Kommune che ha invogliato i propri dipendenti a raccontare (strytelling) e condividere storie di vita lavorativa in base alle quali poi, sono state adottate le necessarie metodologie di aiuto e sostegno.
2° Il sostegno finanziario di IFA (Svizzera) che ha creato un conto sociale a sostegno dei propri lavoratori che si trovano a far fronte a emergenze finanziarie.
Gli eventi sociali, come per esempio la proiezione di documentari informativi sulla sicurezza e salute sul lavoro, realizzati da Magyar Telekom in Ungheria.


Tutto il documento è scaricabile qui

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
Gran Vía, 33, 48009 Bilbao, SPAGNA
Tel  +34 944794360
Fax +34 944794383
E-mail: information@osha.europa.eu





venerdì 7 dicembre 2012

Scopo del piano di evacuazione di emergenza


Nella vostra azienda è stato predisposto un piano per garantire una rapida e sicura evacuazione del personale?
Un incendio o un evento indesiderato possono mettere in pericolo la vita delle persone presenti.
I pericoli principali sono i seguenti:
■ incendio, fumo, gas, allagamento
■ vie di fuga e uscite bloccate
■ perdita dell'orientamento nel buio



Un piano di emergenza deve operativamente considerare solo le emergenze prevedibili e può essere:

esterno (PPE), che tratta situazioni di pericolo che possono presentarsi all’esterno dei luogo di lavoro di un’azienda, inteso come uno stabilimento industriale, un deposito di materiali infiammabili, una cartiera ecc., e che può dar luogo a gravi sinistri, che potrebbero coinvolgere vaste aree geografiche, coinvolgendo anche insediamenti abitativi. Tale piano, viene gestito da un gruppo di esperti, coordinati dal Prefetto;

interno (PPI), che tratta situazioni di pericolo che possono accadere all’interno di un luogo di lavoro di un’azienda, inteso come stabilimento industriale, settore, reparto, edificio ect., viene redatto dal datore di lavoro dell’azienda stessa.

Per realizzare un piano di evacuazione è necessario raccogliere e studiare tutte quelle informazioni che di riflesso dovranno essere valutate e considerate nel piano stesso.

1) Procedure e manuali antincendio; 
2) Piano precedente per confronto e verifica.
3) Identificazione delle vie di fuga; Documentazione esistente dei piano di evacuazione compresi i previsti movimenti delle persone e qualsiasi istruzione esistente ed il modo nel quale sono state divulgati
4) Posizionamento delle attrezzature ed allarmi Posizionamento dei dispositivi di primo soccorso
5) Cosa fare in caso di incendio; Posizionamento degli spazi calmi e punti di ritrovo.

Lo scopo del piano di evacuazione è di aiutare le persone ad orientarsi in relazione alle vie di fuga, alle vie di esodo, nel corso di una emergenza.






L'informazione e le istruzioni antincendio possono essere fornite ai lavoratori:
  1. predisponendo avvisi scritti che riportino le azioni essenziali che devono essere attuate in caso di allarme o di incendio.
  2. predisponendo delle semplici planimetrie indicanti le vie di uscita, la dislocazione di estintori, manichette antincendio, ect. che devono essere installate nei punti strategici più opportuni e visibili. 
  3. qualora ritenuto necessario, gli avvisi debbono essere riportati anche in lingue straniere.
Importante:

avere segnali delle vie di fuga posizionati in alto sempre operativi quando l’area è occupata ed anche in caso di black-out;

avere caratteristiche minime di durata nel caso di elementi fosforescenti luminescenti da posizionare in basso o sulle pareti ad altezze intemedie.





Per la nuova segnaletica ISO si rimanda qui per approfondimenti














Assorbenti in polvere granulare


C-DUST 

Assorbenti in polvere granulare

C-DUST è un nuovissimo assorbente a base di polveri di allumina ( Al2O3, cioè triossido di dialluminio), grazie alle sue caratteristiche, può essere utilizzato su superfici solide in ambienti aperti o chiusi.
Assorbe qualsiasi tipo di idrocarburi, vernici, solventi, catrami, sia in stato liquido che oleoso ed è ottimo per bonifiche di terreni contaminati da sostanze pericolose.


C-DUST è un prodotto italiano certificato a norma ISO 14000 

Essendo un prodotto minerale, è chimicamente inerte, non tossico, non nocivo e non presenta nessun tipo di pericolo per il personale che lo utilizza.

C-DUST cosparsa sull’olio o su qualsiasi altro liquido, lo assorbe immediatamente evitando che il prodotto inquinante penetri nel suolo contaminandolo. Particolarmente indicata all’uso su pavimentazioni e strade di tutti i generi. Anche completamente satura, C-DUST rimane assolutamente antisdrucciolevole, annullando totalmente la scivolosità della superficie trattata, per questo motivo viene utilizzata nelle officine, nelle stazioni di servizio e nelle attività industriali in genere.

PRINCIPALI PROPRIETÀ:
  • Assorbente (anche se pressato, non rilascia il materiale assorbito)
  • Riutilizzabile fino a 4-5 volte su  idrocarburi 
  • Antisdrucciolevole e antiscivolo
  • Non tossico
  • Non nocivo
  • Non infiammabile
  • Chimicamente inerte
  • Altissimo potere assorbente  (non rilascia nessuna patina d’olio).
  • Non produce fanghi  e non solidifica.
  • È disponibile sia in polvere che in granuli.
      TIPO:        CODICE:    Formato: 
  • POLVERE   S 003     SACCO Kg.10       
  • GRANULI   S 004     SACCO Kg.10       
  • POLVERE   S 005     SECCHIO Kg.10    
  • POLVERE   S 006     SECCHIO Kg.3    
  • POLVERE   S 007     SACCO Kg.3,5    

OKO PUR 
L’assorbente legante in polvere a saturazione totale 

OKO PUR è una polvere assorbente specifica per l’assorbimento di olii, grassi, benzina, gasolio, vernici e prodotti chimici presenti sul suolo degli ambienti di lavoro.

Per l’utilizzo su pavimento cospargere il prodotto sulla macchia, lasciare agire e raccogliere come una normale segatura.
OKO PUR assorbe l’olio anche nell’acqua, formando grandi grumi che vengono poi facilmente recuperati.



Questo prodotto riduce il contenuto oleoso nell’acqua inquinata di oltre il 95%.
Disponibile in polvere o in granuli.


FIRE SORB
Assorbente industriale ignifugo per liquidi e grassi. 

Nuova capacità di assorbimento fino al 750% del proprio peso

FIRE SORB assorbe ogni tipo di liquido, olio, acqua, solventi, inchiostri, acidi
deboli e basi, prodotti chimici, sostanze grasse, grassi, così come miscugli ed altra sporcizia sparsa incidentalmente sui terreni.
Distribuzione attraverso incenerimento o conferimento alla discarica seguendo la regolamentazione in vigore e in base al prodotto assorbito.
Classificazione al fuoco: M1 (testato dal CNPP). Testato e referenze da CEDRE.
Composto da lignina e cellulosa.
Non contiene argilla né silicone.
Raccomandato per utilizzo su strade ed autostrade della rete stradale nazionale: N° ABS.2001.10.


Conforme alla Norma NF P 98-190 del febbraio 2002

PRINCIPALI PROPRIETÀ:

  • Assorbente ignifugo costituito da granuli di picea trattati a +600°C.
  • Granulometria compresa tra i 910 e 250 micron. Densità 0,170 ± 0,03.
  • Assorbe 750% del proprio peso e da 48 a 80% del suo volume.
  • Non propaga il fuoco. 
  • Ignifugazione per via acquatica: 7%.
  • Non forma fanghi.
  • Chimicamente neutro.
  • Privo di polvere e sfibrato.
  • Non tossico. 
  • Biodegradabile. 100% vegetale.
     
     TIPO:          CODICE:     Volume (Lt):      Pezzi:    
  • SACCO     DUS 070        70                   36          
  • SACCO     DUS 035        35                   70          





Sepiolite assorbente kg.20 in POLVERE
Sepiolite assorbente kg.20 in GRANULI

Assorbente professionale a base di Sepiolite di alta purezza. La Sepiolite ha dei canali interni detti 'canali zeolitici' che attraversano tutta la struttura del materiale fino ad arrivare alla superficie esterna formando dei pori di varie dimensioni. In questo modo abbiamo un minerale altamente poroso e a basso peso specifico, ideale per assorbire liquidi di tutti i tipi (olio, benzina, acqua, ecc.). 

E' un prodotto essenziale per le fabbriche, le officine, i fondi stradali e le aree di lavoro in cui i liquidi fuoriusciti possono provocare incidenti, fermentazioni, pericoli e odori indesiderati. E' altamente sicuro, poiché è un materiale ignifugo. Agisce anche come agente antisdrucciolo nella manutenzione delle strade in caso di fondo scivoloso.











Safety & Security: le due facce della Sicurezza

Non possiamo parlare di sicurezza in senso generico, dobbiamo necessariamente scindere i significati secondo l’elencazione sopra riportata.
In particolare, per "safety" si intende l'insieme delle misure e dei dispositivi finalizzati a prevenire o ridurre gli infortuni in ambito lavorativo. Esempi sono: sistemi di anticaduta dai ponteggi; protezione viso, occhi, mano, vie respiratorie; antincendio, ecc. La "security" rappresenta, invece, la sicurezza come risposta al pericolo criminalità e terrorismo. Esempi sono: sistemi di videosorveglianza, telecontrollo, antintrusione, antieffrazione,ecc.

In sintesi:
• la "safety" è la sicurezza dei lavoratori
• la "security" è la sicurezza dei cittadini


Giubbotto Vigilanza e Security antivento in Nylon spalmato PA.

Imbottitura in poliestere 100% da 245 gr. mq. Questo giubbotto è dotato di due tasche in vita con patta di chiusura. Chiusura con cerniera. Un capo idoneo per un uso nell'ambito vigilanza e security. Polsini e girovita elasticizzati. Due tasche. Misure: S - XXL. Colori fornibili: Nero o Blu


Giaccone Vigilanza e Security antivento e impermeabile in Nylon oxford spalmato PU.

Imbottitura in poliestere 100% da 120 gr. mq. Questo giaccone è dotato di varie tasche con patta di chiusura. Le spalle sono dotate di alamari che le conferiscono un aspetto inconfondibile per un uso nell'ambito security. Cuciture termonastrate per mantenere l'impermeabilità. Collo alto. Cappuccio con laccetti di regolazione. Chiusura con zip con patta di protezione e bottoni automatici. Varie tasche, cappuccio e alamari. Colore nero. Misure: S - XXL.  Certificato EN 371 3.1.


Gilet "Security" alta visibilità poliestere 100%. Colore giallo.
Gilet "Security" alta visibilità poliestere 100%. Personalizzato sulla schiena con la scritta "Security". Chiusura anteriore con velcro regolabile. Conforme alla normativa EN 471 classe 2.2.



Gilet "Visitor" alta visibilità poliestere 100%. Colore giallo.
Gilet "Visitor" alta visibilità poliestere 100%. Personalizzato sulla schiena con la scritta "Visitor". Chiusura anteriore con velcro regolabile. Conforme alla normativa EN 471 classe 2.2.









martedì 4 dicembre 2012

Presidi per calzature da lavoro in condizioni di gelo o ghiaccio

La neve e il ghiaccio possono comportare qualche rischio per chi lavora. Gli scivoloni possono mettere in pericolo la nostra salute, specie le ossa. Ecco cosa fare per prevenire e limitare i danni.

Spesso le cadute in condizioni di gelo o ghiaccio sono dovute al fatto che non si indossano le scarpe da lavoro giuste.

1° In condizioni precarie è bene calzare scarpe con la suola profilata con rilievi antiscivolo antisdrucciolo che favoriscono un buon appoggio.
2° Se l'interno della calzatura da lavoro è imbottito ciò sarà un vantaggio per i piedi che devono essere al caldo al fine di evitare irrigidimenti pericolosi.
3° Esistono comunque in alternativa calzini specifici antifreddo.

Esistono altresì COPRISCARPE antiscivolo antisdrucciolo chiodati per situazioni di emergenza da indossare sopra le calzature antinfortunistiche ordinarie.


1° Non camminare con gli scarponi da sci sulle superfici ghiacciate
2° non andare di fretta, a passo svelto o a passo lungo
3° non lasciare superfici bagnate quando fa molto freddo.


Secondo un recente studio dell’Istituto superiore di Sanità, i rischi riguardano soprattutto gli arti inferiori come il ginocchio, e gli arti superiori come i polsi.
Bisogna fare attenzione e controllare la velocità, ovvero ridurre il passo e controllare le superfici che si stanno calpestando.




91 COPRISCARPE Antiscivolo antisdrucciolo per Calzature in condizioni di gelo o ghiaccio.
Suola Plantare antiscivolo chiodato antisdrucciolo. Struttura in gomma elastica. Sei chiodi in acciaio. Suola Plantare antiscivolo chiodato. Struttura in gomma elastica che si applica facilmente alla scarpa, consentendo di ottenere un ottimo grip su superfici rese scivolose dal ghiaccio. Sei chiodi in Tungsteno. Colore nero.

93 COPRISCARPE Antiscivolo antisdrucciolo per Calzature in condizioni di gelo o ghiaccio.
Suola Plantare antiscivolo chiodato antisdrucciolo. Struttura leggera in gomma elastica per scarpe da ginnastica non antinfortunistiche. Suola Plantare antiscivolo chiodato. Struttura leggera in gomma elastica che si applica facilmente alla scarpa classica da ginnastica, non antinfortunistica, consentendo di ottenere un ottimo grip su superfici rese scivolose dal ghiaccio. Sei chiodi in acciaio. Colore nero.

94 COPRISCARPE Antiscivolo antisdrucciolo per Calzature in condizioni di gelo o ghiaccio.
Suola Plantare antiscivolo chiodato antisdrucciolo. Struttura in gomma elastica. Sei chiodi in acciaio. Suola Plantare antiscivolo chiodato. Struttura in gomma elastica che si applica facilmente alla scarpa, consentendo di ottenere un ottimo grip su superfici rese scivolose dal ghiaccio. Sei chiodi in acciaio. Colore nero.

96 COPRISCARPE Antiscivolo antisdrucciolo per Calzature in condizioni di gelo o ghiaccio. 
Suola Plantare antiscivolo chiodato antisdrucciolo. Struttura leggera in gomma elastica per Scarpe antinfortunistiche da ginnastica. Suola Plantare antiscivolo chiodato. Struttura leggera in gomma elastica che si applica facilmente alla scarpa classica da ginnastica, non antinfortunistica, consentendo di ottenere un ottimo grip su superfici rese scivolose dal ghiaccio. Sei chiodi in tungsteno-carburo ad alta resistenza. Colore nero.

97 COPRISCARPE Antiscivolo antisdrucciolo per Calzature in condizioni di gelo o ghiaccio. 
Suola Plantare antiscivolo chiodato antisdrucciolo. Struttura in gomma elastica per Scarpe antinfortunistiche da lavoro. Sei chiodi. Suola Plantare antiscivolo chiodato. Struttura in gomma elastica che si applica facilmente alla scarpa, consentendo di ottenere un ottimo grip su superfici rese scivolose dal ghiaccio. Sei chiodi in tungsteno-carburo ad alta resistenza. Colore nero.












Gamma GILET Alta Visibilità