venerdì 22 luglio 2011

Decreto Legge 81 e DPI per lavori elettrici


L’art. 75, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81 (Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro – TU) obbliga il Lavoratore ad utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) con lo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi che possono minacciare la sua sicurezza o la sua salute durante il lavoro. 

L’art. 77 obbliga i Datori di Lavoro a scegliere i DPI nel rispetto dei requisiti di sicurezza e delle modalità d’uso riportati nell’Allegato VIII del medesimo decreto. L’uso dei DPI è conseguente alla valutazione dei rischi effettuata dal Datore di Lavoro. 

Le gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, indicate nell’allegato I al TU, comportano delle sanzioni penali e pecuniarie e possono portare alla sospensione dell’attività imprenditoriale.

Indumenti e Abbigliamento: In ambito professionale ed industriale l'abbigliamento antinfortunistico, è un elemento fondamentale nella metodologia di lavoro di ogni lavoratore. Qualunque ambito possa produrre rischi particolari per la persona, per il lavoratore, necessita di precise norme da seguire per garantire la sicurezza del singolo all'interno dell'industria durante il proprio orario lavorativo. Per questi motivi sono stati progettati e creati prodotti garantiti e certificati per la protezione del lavoratore, a seconda del lavoro che si andrà a fare gli articoli che compongono l'abbigliamento antinfortunistico, potranno essere leggermente diversi per tenuta materiali utilizzati ed ovviamente resistenza. Oltre alle classiche giacche, tute e pantaloni, sono in commercio anche giubbetti con proprietà ignifughe che proteggono l'operatore contro le azioni da arco elettrico nelle attività sotto tensione in BT a contatto o a distanza ravvicinata. In realtà questo tipo di vestiario (progettato essenzialmente su iniziativa di Enel) non protegge in modo specifico dall'arco elettrico, ma ha la proprietà di non aggravarne le conseguenze. Infatti sono in grado resistere alle prove di tenuta all’arco elettrico prescritte dalla norma CEI ENV 50354, ovvero ad archi da 4 kA, se di Classe I, o di 7 kA se di classe II.

Il vestiario deve rispondere alle caratteristiche in conformità alle
Elmetto isolante. L’Allegato VIII del D.Lgs. 81/08 recita: “I lavoratori esposti a specifici pericoli di offesa al capo per caduta di materiali dall'alto o per contatti con elementi comunque pericolosi devono essere provvisti di copricapo appropriato. Parimenti devono essere provvisti di adatti copricapo i lavoratori che devono permanere, senza altra protezione, sotto l'azione prolungata dei raggi del sole”. Secondo quanto prescritto dalla norma CEI EN 50365 (CEI 11-73) il casco è un elemento isolante per lavorare sotto tensione su impianti di categoria 0 e Ia ed è costruito per resistere ad un tensione di 5 kV per almeno tre minuti senza assorbire una corrente superiore a 3,5 mA. Dal punto di vista meccanico si caratterizza per prestazioni antiurto conformi a quelle fissate dalla norme EN 397 e EN 443. Se sono presenti fori per favorire il passaggio di aria di refrigeramento questi non devono avere un grado di protezione inferiore a IPX3. Sull'elmetto non devono essere presenti elementi conduttivi. Le norme d'uso prescrivono che l'elmetto deve essere controllato da parte dell'operatore prima di ogni uso e deve essere mantenuto costantemente pulito e non presentare screpolature o tagli. L'elmetto di ultima generazione si caratterizza per avere la visiera incorporata a scomparsa (versione mutuata dai Vigili del Fuoco)


Visiere e Occhiali: L’allegato VIII al D.Lgs. 81/08: ” I lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezioni di schegge o di materiali roventi, caustici, corrosivi o comunque dannosi, devono essere muniti di occhiali, visiere o schermi appropriati”. 

La visiera e gli occhiali sono i DPI previsti per la protezione degli occhi ed in generale del viso. Nel caso specifico dei lavori elettrici, la visiera protegge dagli effetti dell'arco elettrico che può accidentalmente sprigionarsi durante l'esecuzione di un lavoro elettrico sotto tensione. Tali effetti sono principalmente costituiti dalle:

elevate temperature, dalla proiezione di materiale fuso, che provocano ustioni
emissioni di raggi ultravioletti particolarmente dannosi per la retina degli occhi 

Le conseguenze sono tanto più gravi quanto più elevata è l'energia dissipata con alti valori della corrente di corto circuito e del tempo di eliminazione del guasto. Dipendono anche dalla distanza fra operatore e l'arco elettrico; ovviamente sono minori se gli archi accidentali si innescano con l'operatore posto a "distanza". Operando sotto tensione a distanza è possibile far uso solamente degli occhiali essendo il rischio costituito essenzialmente dall'emissione dei raggi ultravioletti. 

La versione della visiera incorporata in modo inscindibile dall'elmetto è ormai la soluzione più diffusa perché diminuisce il rischio involontario da parte dell'operatore di omettere la protezione in questione nel momento in cui l'attività lavorativa si trasforma in un intervento sotto tensione a contatto. La visiera in base alla norma UNI EN 166/2004 deve avere uno spessore minimo di 1,4 mm in modo da poter resistere ad un arco elettrico di circa 12 kA per la durata di 1 secondo alla distanza di 30 cm. Sia la visiera sia le lenti degli occhiali sono di materiale inattinico in grado di effettuare un filtraggio pressoché totale dei raggi ultravioletti. La visiera e gli occhiali devono rispondere alle norme di prodotto UNI EN 166-168-170.



Occhiali senza parti metalliche
Lente incolore antigraffio e antiappannante, Resistenza al calore “T” (+55°C / - 5°C). Peso g 27. Design essenziale ed avvolgente, ideale per chi cerca un prodotto senza elementi o parti metallici. Stanghette regolabili in inclinazione in morbido materiale bicomponente. Ridotta sensazione di pressione sul volto per un grande comfort in caso di uso continuativo. 

Guanti isolanti: Sono sicuramente il DPI più importante per i lavori elettrici in special modo per quelli sotto tensione in bassa tensione (BT). Essi assolvono la funzione di proteggere l'operatore sia per quanto riguarda lo shock elettrico (doppia protezione isolante) sia per quanto attiene gli effetti dell'arco elettrico che può investire le mani. Di norma sono realizzati in lattice naturale autoestinguente che è facilmente danneggiabile dal punto di vista meccanico per cui, in qualche caso, è necessario utilizzarli sotto i guanti lavoro. 








GUANTI isolanti o dielettrici per lavori su impianti sotto tensione Conformi alle norme EN 60903.
Realizzati in lattice naturale. Eccellente flessibilità e sensibilità.
Imballo singolo in busta opaca anti U.V. 

Guanto dielettrico in lattice naturale beige, classe 00. Lunghezza 360, spessore 0,5 mm. Norme CEI EN 60903 

Guanto dielettrico in lattice naturale beige, classe 0. Lunghezza 360, spessore 1 mm. Norme CEI EN 60903

Guanto dielettrico in lattice naturale beige, classe 1 Lunghezza 360, spessore 1,5 mm. Norme CEI EN 60903

Guanto dielettrico in lattice naturale beige, classe 2 Lunghezza 360, spessore 2,0 mm. Norme CEI EN 60903

Guanto dielettrico in lattice naturale beige, classe 3 Lunghezza 360, spessore 2,7 mm. Norme CEI EN 60903

Guanto dielettrico in lattice naturale beige, classe 4 Lunghezza 410, spessore 3,0 mm. Norme CEI EN 60903
 
Disponibile il verificatore pneumatico per il controllo periodico dei guanti, secondo la norma EN60903 (verifica di eventuali fori sui guanti) e la custodia rigida in PVC, applicabile a parete e munita di maniglia per il trasporto.

Ai fini della tenuta contro lo shock elettrico i guanti di classe 00 sono provati per sopportare una tensione crescente fino a 5 kV (nella misura di 1 kV applicato ogni secondo) e provati con una tensione di 2,5 kV per 3 minuti, durante i quali la corrente dispersa non deve superare i 14 mA. I guanti isolanti devono essere controllati prima dell'uso per accertare, a vista, l'assenza di abrasioni o rotture od altre anomalie. A tale scopo occorre esercitare una lieve pressione soffiando all'interno di ciascun guanto e verificarne l'assenza di perdite. È necessario altresì controllare la buona condizione di elasticità della gomma operando con le dita un lieve allungamento di ciascun guanto. I guanti devono essere calzati in modo da proteggere anche l'avambraccio. Durante l'impiego non devono venire a contatto con olio, grasso, essenza di trementina, ragia minerale od acidi forti. In caso di contatto con composti di catrame o vernice, pulire le parti colpite secondo le modalità ed utilizzando esclusivamente i prodotti solventi indicati dal costruttore. Per il loro lavaggio devono essere utilizzati acqua e sapone o detergenti di tipo neutro. La temperatura dell'acqua non deve superare quella raccomandata dal costruttore. Al termine del lavaggio devono essere asciugati accuratamente e spolverati con talco. Inoltre devono essere conservati in luoghi lontani da fonti di calore. Per quanto riguarda le prescrizioni per la costruzione, il collaudo e la fornitura, i guanti isolanti devono rispondere alle norme di prodotto CEI EN 50235 (CEI 11-44) e CEI EN 60903 (CEI 11-31) che tra l'altro stabiliscono il superamento di una prova di non propagazione della fiamma importante ai fini della tenuta all'arco da corto circuito.

Tronchetti e Stivali isolanti

Per realizzare la doppia protezione isolante nelle attività sotto tensione in BT a contatto o a distanza possono essere utilizzate anche delle speciali calzature isolanti denominate tronchetti isolanti. Questo DPI viene anche usato nei lavori fuori tensione dove sussistono rischi residui di trasferimento di potenziali pericolosi sul posto di lavoro e nell’effettuazione di alcuni tipi di manovra sugli impianti a MT, quando effettuate con fioretto che va o può andare a contatto con parti attive in tensione. Sono costruiti in conformità alle norme di prodotto UNI EN 344, UNI EN 347 e CEI EN 50321 (CEI 11-59). 
Quest’ultima prescrive tra l’altro una prova con tensione fino a 10 kV e una tenuta per tre minuti ad una tensione di 20 kV durante la quale la corrente dispersa non deve superare 6 mA.



Stivali Tronchetti isolanti (dielettrici)
Assicurano la massima protezione sul lavoro, isolanti e con suola ipoallergenica.

Stivale DIELETTRICO 20 KV
Stivale dielettrico testato 20.000 V.altezza cm. 35. Puntale e lamina non metallici in materiale composito.

Misure fornibili dalla 37 alla 47 (37/38, 40/41, 46/47, accorpate).
Suola ATS con elevata aderenza su ogni tipo di superficie.
Norme EN20345 SBPE C1 SRC + Norme EN13287:04

(prescrizione di cui all’art. 70 e all’Al. VIII del D.Lgs. 81/08).

Stivale DIELETTRICO 10 KV
Tronchetto dielettrico in gomma testato 10.000 V, altezza cm 26. Per lavori sotto tensione o vicino a parti attive non superiori a 1000 Vca.
Disponibili le taglie dalla 37 alla 47 come segue: 
37/38, 40/41, 43/44, 46/47 in taglie accorpate; 39, 42, 45 di taglia singola.
Norme EN20347:2004 - EN20344:2004 - EN13287:04 - EN50321/99

(prescrizione di cui all’art. 70 e all’Al. VIII del D.Lgs. 81/08).

La fodera di entrambi i modelli è imputrescibile, antimicotica, assorbente, ipoallergenica e con eccellente resistenza all'usura.




Sistemi Anticaduta

Il Capo II del D.lgs 81/08 relativo alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota e il D.P.R.G. Toscana 62/R 05, Art.3, c.1 - lett. g ) h) prescrivono che i lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare la loro opera entro pozzi, cisterne e simili in condizioni di pericolo, devono essere provvisti di adatta cintura di sicurezza. 
L’IMBRACATURA è un dispositivo di protezione individuale con funzione di supporto rivolto principalmente all’arresto caduta. E’ concepito per distribuire in caso di caduta le tensioni sul corpo mantenendo l’operatore in sospensione. Devono rispondere alle norme EN 361, EN 358, EN 813, devono essere fabbricate con nastro di seduta posteriore e realizzate con materiali di qualità a partire dai nastri in poliestere fino agli elementi di attacco in acciaio zincato. Questo DPI è obbligatorio in tutti quei casi in cui, pur essendo già state adottate tutte le possibili misure tecniche di prevenzione, anche di protezione collettiva, o nell’impossibilità tecnica di adottare DPC, permane un rischio residuo di caduta dall’alto. Deve essere destinato dal datore di lavoro ad un uso personale salvo quanto specificato all’art. 77 c.4 l.d) D.Lgs 81/08. Si rende necessario in quelle particolari fasi lavorative in cui l’operatore è esposto al rischio di caduta dall’alto della copertura o di parti di essa aperte sul vuoto dalle quali è possibile cadere da altezza superiore a 200 cm rispetto a un piano stabile (vani scale, porzioni non portanti della copertura, lucernari, cavedi, passerelle, ecc.).

Quando usare i DPI per lavori su parti di impianti e linee elettriche.

Sempre: Vestiario: per manovre e per lavori in presenza di tensione imbracatura: per lavori in elevazione 
Per l'installazione e rimozione dei dispositivi di messa a terra: elmetto, guanti isolanti, visiera, tronchetti isolanti, se eseguiti a terra.
Per l'installazione e rimozione di dispositivi di equipotenzialità: elmetto, guanti isolanti, visiera, tronchetti isolanti, se eseguiti a terra.
Per manovre di sezionatori: elmetto, guanti isolanti, visiera od occhiali, tronchetti isolanti, se aerei, manovrati da terra fuori dalla maglia di terra di cabina.
Per lavori su BT in tensione: elmetto, guanti isolanti, visiera, utensili ed attrezzi isolati, ed eventualmente tronchetti, pedane, tappeti isolanti, in modo da assicurare sempre un doppio isolamento.

Completano la dotazione dell'operatore addetto al lavoro sotto tensione materiali quali:
  • cappucci isolanti a molla per l'isolamento delle estremità spellate dei cavi in tensione;
  • teli isolanti di protezione;
  • tappeti isolanti;
  • mastici isolanti da applicare alle parti attive in tensione su cui non si interviene;
  • schermi isolanti per la protezione contro le parti attive in tensione adiacenti alla zona di lavoro sotto tensione. 
SCARPE DIELETTRICHE
Calzatura dielettrica significa calzatura isolante, però ad un livello molto superiore rispetto alle calzature antistatiche. Le prove vengono eseguite secondo metodi diversi che lavorano con tensioni da 10 KV fino a 50 KV (che significa da 10.000 Volt fino a 50.000 Volt), includendo anche l´ambientazione umida o addirittura l´uso di acqua come elettrodo per la prova.

Le calzature DIELETTRICHE devono essere interamente senza parti metalliche, e ormai con puntale e lamina in composito, ma non metallico.




Elmetto non ventilato Dielettrico 1000 Volt, conforme alla norma EN 50365. In ABS, stabilizzato raggi UV, con bardatura in plastica e fascia antisudore. Resistenza termica da + 50 °C a - 30 °C, deformazione laterale, metallo fuso (MM). Modello con indicatore di usura, finché rimane di colore rosso significa che può essere utilizzato, quando diventa bianco significa che bisogna sostituire l’elmetto in quanto non più in grado di offrire garanzie di sicurezza e resistenza agli urti. 310 g.






L'elettricità è una presenza imprescindibile, essenziale e familiare nella vita quotidiana, anche nei luoghi di lavoro, ma se non si osservano norme di comportamento corrette può avere effetti gravi e persino mortali sui lavoratori e causare danni alle cose. 

Adottando alcune semplici precauzioni, si può ridurre in maniera significativa il rischio di folgorazione quando si lavora con o nelle vicinanze di elementi in tensione. “Napo in.. Situazioni da shock!” descrive i pericoli e i rischi elettrici più diffusi e suggerisce alcune regole di prevenzione e sicurezza. 

Questo film, come tutti i film di Napo, si propone di sensibilizzare il pubblico sui rischi nei luoghi di lavoro, stimolare la discussione e portare all'adozione di prassi di lavoro più sicure.


Gamma GILET Alta Visibilità