lunedì 22 gennaio 2024

STORMTECH i migliori piumini gusci termici






Il freddo aumenta l’incidenza di eventi infortunistici.

Il freddo, interferendo con altri fattori nel luogo di lavoro, modifica o aggrava alcuni rischi riconducibili alla sicurezza e prevenzione di patologie, ed inoltre può produrre effetti negativi circa la qualità delle prestazioni lavorative, inficiando il rendimento stesso dei lavoratori. 

Per molti esperti la soglia di attenzione deve essere posta già per temperature inferiori a 5°C. Non tutti i capi antifreddo e antipioggia sono studiati per far lavorare l'operatore in condizioni di comfort termoigrometrico.

Il rischio da esposizione al freddo può costituire pregiudizio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Esiste una correlazione tra l’esposizione al freddo e l’insorgenza e/o l’aggravamento di alcune patologie, ad esempio le patologie come rinosinusite, ect. Il raffreddamento può costituire un pericolo per la salute e un maggior rischio di incidenti (ad es. diminuzione delle capacità motorie, limitata concentrazione, etc.).

Le patologie freddo correlate potrebbero in futuro essere riconosciute come malattie professionali. Infatti gli scopi principali della medicina del lavoro sono:

riconoscere patologie che potrebbero essere poste in relazione causale con l’attività svolta;
evidenziare patologie e/o condizioni precliniche che potrebbero essere aggravate dal lavoro;
evidenziare patologie che potrebbero essere confuse con tecnopatie.

I migliori gusci termici attualmente sul mercato sono nella gamma STORMTECH

Definizione del lavoro a basse temperature

A seconda degli standard applicati, vengono definiti come lavoro a basse temperature quei 
lavori svolti a temperature inferiori a +10 o inferiori a +15°C. Per lavori svolti in ambienti 
interni l'ambito di bassa temperatura viene suddiviso in cinque fasce tra +15°C e -30°C.
A seconda delle sollecitazioni fisiche sono state stabilite diverse temperature minime 
ambientali.

La comparsa di danni da freddo dipende da un lato dalla temperatura ambientale o dell'acqua,
dall'umidità ambientale, dalla velocità del vento e dalla durata dell'esposizione e dall'altro da
fattori individuali come abbigliamento (protettivo), sollecitazioni fisiche, età e condizioni di
salute del lavoratore.
La principale delle misure di protezione consiste nell'evitare l'eccessivo raffreddamento delle
parti interne e della periferia del corpo, mentre è particolarmente alto il rischio di
congelamento a livello del viso, in particolare del naso e delle orecchie, delle mani e delle dita
di piedi e mani.

Per approfondire suggeriamo la lettura di:

Percezione del FREDDO aumentata se c'è VENTO

Fattore windchill: quando fa freddo, il vento rende il lavoro ancora più rischioso!
Quando si lavora all’aperto esposti a basse temperature, il corpo si raffredda molto più rapidamente se soffia il vento. Di seguito alcuni consigli vi aiutano a scoprire come proteggersi.

Se lavorate all’aperto esposti a basse temperature sicuramente saprete già di cosa stiamo parlando: il corpo si raffredda molto più velocemente quando soffia il vento, anche se leggero. Questo fenomeno è conosciuto come fattore windchill, che descrive proprio questa dispersione di calore. In altre parole, quando lavoriamo a basse temperature e soffia il vento, la nostra temperatura corporea scende molto più velocemente, dando luogo alla differenza tra temperatura reale e percepita.

A causa di questa repentina perdita di calore aumenta il rischio di ipotermia o addirittura congelamento. Inoltre, possono anche verificarsi più facilmente infortuni sul lavoro poiché le funzioni corporee sono limitate. I sintomi più evidenti sono infatti 
1° rigidità muscolare e articolare
2° tempi di reazione rallentati
3° perdita di coordinazione 
4° ridotta capacità di concentrazione
5° dita congelate. 

Ciò avviene soprattutto quando si sottovalutano le basse temperature e non si indossano indumenti adeguati.




 

domenica 14 gennaio 2024

FREDDO e UMIDITA' SKINWEAR: scegliere l'intimo termico





Chi trascorre molte ore lavorando all’aria aperta sa bene quanto il freddo e l’umidità possano nuocere ai muscoli e alla concentrazione, rendendoci più stanchi e affaticati. Non esiste brutto tempo, ma solo vestiti inadeguati.







nuovo Intimo Termico con 50% lana merinos, lana particolarmente pregiata
Intimo studiato tecnologicamente per isolare dal freddo, grazie alle eccellenti proprietà termoregolanti. L'alta percentuale della lana garantisce una protezione dal freddo fino a -25°

La lana merinos è per sua natura un filato molto pregiato, fine, morbido e soffice. Oltre alla sensazione tattile, le sue fibre sono in grado di mantenere il corpo asciutto e caldo, perché hanno un forte potere isolante e contemporaneamente assorbono il sudore in eccesso, neutralizzano le sostanze nocive ed evitando l’accumulo di sporco tra i tessuti e la pelle.

Queste caratteristiche hanno reso la lana merinos un ottimo tessuto per l’intimo da lavoro, perché aiuta l’organismo a mantenere la sua temperatura ideale senza restare umido per tutto il giorno.



Per garantire un equilibrio termico costante e la traspirazione del corpo in ogni condizione di caldo, freddo, umidità o variabile nel tempo. 

In condizioni di FREDDO e UMIDITA' l’organismo deve combattere contro il vento, la neve, il nevischio, la pioggia. Lo scopo principale è di espellere l’umidità dalla pelle e di consentire all’aria calda presente nello strato mediano di raggiungere il vostro corpo. L'intimo termico determina la differenza tra l’ipotermia e una condizione piacevole. 

Da qui la necessità di capi SKINWEAR: Intimo da lavoro funzionale di primo strato. Intimo tecnico realizzato con la migliore scelta di fibre uniche e selezionate.


MAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO NERA
MAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO BLU

MAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO GRIGIA
MAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO BIANCA
MAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO CELESTE

Versione con maniche corte
Versione con maniche lunghe

Ideata per lavorare con tempo freddo, piovoso, in condizioni di umidità. Ideale per temperature inferiori a 5°C.Questa maglia intima maniche lunghe è traspirante e mantiene al caldo mentre si lavora. Capo da utilizzare come indumento intimo sotto il tradizionale abbigliamento da lavoro.
Questi indumenti protettivi aiutano a isolare il corpo, creando una piccola zona d’aria vicino alla pelle.

CALZAMAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO NERA
CALZAMAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO BLU

CALZAMAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO GRIGIA
CALZAMAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO BIANCA
CALZAMAGLIA INTIMA TERMICA GRANDE FREDDO CELESTE

Ideata per lavorare con tempo freddo, piovoso, in condizioni di umidità. Ideale per temperature inferiori a 5°C.Questa maglia intima maniche lunghe è traspirante e mantiene al caldo mentre si lavora. Capo da utilizzare come indumento intimo sotto il tradizionale abbigliamento da lavoro.
Questi indumenti protettivi aiutano a isolare il corpo, creando una piccola zona d’aria vicino alla pelle.

Maglia manica lunga intima termica 50% cotone Peso gr. 200
Maglia manica lunga o corta intima termica in poliestere 50% cotone 50%.Peso gr. 200 Collo a giro, polsini elastici e cuciture a basso profilo. Questo indumento è prdotto con un tessuto che assorbe l'umidità dal corpo, mantenendolo asciutto e comodo, permettendo allo stesso tempo alla pelle di respirare. Studiato e adatto a tutti i livelli di attività può essere indossato sotto indumenti da lavoro in climi freddi come ulteriore strato termico.
Pantaloni intimi termici in poliestere 50% cotone 50%.Peso gr. 200. 
Colori fornibili: Blu, Celeste, Bianco

Pantaloni intimi termici in poliestere 50% cotone Peso gr. 200 
Girovita e caviglie elasticizzate e cuciture a basso profilo. Questo indumento è prodotto con un tessuto che assorbe l'umidità dal corpo, mantenendolo asciutto e comodo, permettendo allo stesso tempo alla pelle di respirare. Studiato e adatto a tutti i livelli di attività può essere indossato sotto indumenti da lavoro in climi freddi come ulteriore strato termico.





FREDDO

nei lavori che espongono i lavoratori a sbalzi eccessivi di temperatura, dovuti alla presenza di fattori ambientali che determinano condizioni di freddo è necessario provvedere, in quanto possibile, a riscaldare l’ambiente di lavoro. Ove non risulti possibile operare diversamente bisogna limitare gli interventi allo stretto necessario, prevedere la rotazione fra gli addetti. Il personale deve essere dotato di equipaggiamento particolare e DPI ANTIFREDDO adeguati.

In fase di progettazione e programmazione dei lavori, si deve inoltre “tenere conto di procedure di sicurezza che devono comprendere le seguenti istruzioni:

- “la temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tenere conto del grado di umidità ed il movimento dell’aria concomitanti;

- quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l’ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione;
- la temperatura dei posti di lavoro in sotterraneo deve essere contenuta, per mezzo della ventilazione e, se necessario, ricorrendo ad altri mezzi, al di sotto del limite massimo di 30 gradi centigradi del termometro asciutto o di 25 gradi centigradi del termometro bagnato;
- qualora non sia possibile mantenere la temperatura entro i limiti sopraindicati, il normale lavoro può essere continuato a condizione che la permanenza dei lavoratori in sotterraneo non si prolunghi oltre le 6 ore al giorno, se la temperatura non superi i 35 gradi centigradi a termometro asciutto o i 30 gradi centigradi a termometro bagnato;
- a temperature superiori i limiti indicati sono consentiti soltanto lavori di emergenza diretti a scongiurare pericoli o lavori relativi ad operazioni di salvataggio. in tal caso il personale addetto deve essere impiegato secondo orari e turni adeguati alle particolari condizioni contingenti;
- il trasporto e l’impiego delle materie e dei prodotti aventi temperature dannose devono effettuarsi con mezzi o sistemi tali da impedire che i lavoratori ne vengano a diretto contatto (es.: congelamento delle terre)”.





mercoledì 10 gennaio 2024

Le regole di base per la manipolazione in sicurezza di liquidi criogenici


Il freddo estremo e il contatto con liquidi criogenici possono rappresentare potenziali rischi per i lavoratori.

Per garantire la sicurezza dell'operatore e prevenire danni gravi, è fondamentale utilizzare DPI adeguati.


 


La manipolazione di liquidi e gas criogenici richiede una buona conoscenza delle proprietà associate ad ogni fluido criogenico per poter adottare le necessarie misure preventive e correttive e le eventuali azioni correttive.

I tre principali rischi associati alla manipolazione di liquidi criogenici sono: 
  • bruciatura, 
  • asfissia, 
  • esplosione.
Un breve contatto (1 o 2 secondi) di uno spruzzo di un liquido criogenico con la pelle può essere molto pericoloso per la barriera di vapore che si forma tra il liquido freddo e la pelle calda. Anche un piccolo spruzzo sull’occhio può determinare un immediato danno. Una esposizione prolungata produce il danneggiamento dei tessuti simile a quello di una fiamma diretta. Il contatto diretto con un oggetto a temperature criogeniche produce una immediata bruciatura.





KIT DPI di protezione specifica per Gas Criogenici contiene:

1 paio GUANTI

1 paio di CALZARI
1 pezzo GREMBIULE
1 pezzo VISIERA ribaltabile completa



Protezione: uno schermo facciale con occhiali di sicurezza è la protezione ideale per il viso e gli occhi. Si devono indossare guanti impermeabili con prolunga specifici per la manipolazione di fluidi criogenici unitamente a grembiuli isolanti ed impermeabili. E’ consigliabile indossare camici lunghi e pantaloni senza risvolto ed al di sopra degli stivali o scarpe di sicurezza. Mai indossare braccialetti od altri accessori che creino impedimenti mentre si manipolano gas criogenici.


Guanto in pelle fiore trattata idrorepellente (120’), colore blu, spessore 1 mm.
Isolamento interno in panno di lana (350 gr/mq) e film PORELLE® (vedere nota fondo pagina). Manichetta di sicurezza in cuoio crosta da 20 cm con chiusura mediante velcro.
Lunghezza totale del guanto 40 cm. Cuciture in NYLON®
Indicati per tutti i lavori in presenza di azoto liquido in laboratorio.
Prestazioni conformi a IFTH MRO19 test (Immersione in azoto liquido)


Standards: EN388 livelli 3221 - EN511 livelli 321

DPI di III categoria di rischio = rischi mortali



Grembiule per gas criogenici per protezione termica elevata. 
Tessuto di cotone siliconato 5349, coibentato e impermeabile per protezione delle gambe e del torso. Film interno in PORELLE® (vedi nota fondo pagina).
Indicato per tutti i lavori in presenza di azoto liquido. Prestazioni conformi a IFTH MRO19 test (Immersione in azoto liquido).
Standards: EN388 livelli 3221 - EN511 livelli 321

DPI di III categoria di rischio = rischi mortali



Ghette - Calzari in pelle fiore trattata idrorepellente colore blu, spessore 1 mm.
Isolamento interno in panno di lana (350 gr/mq) e film PORELLE® (vedere nota fondo pagina).
Indicati per tutti i lavori in presenza di azoto liquido in laboratorio.
Prestazioni conformi a IFTH MRO19 test (Immersione in azoto liquido)

Standards: EN388 livelli 3221 - EN511 livelli 321
DPI di III categoria di rischio = rischi mortali



“il contatto con liquidi criogenici provoca sulla pelle lesioni del tutto simili ad ustioni (ustioni criogeniche o bruciature fredde). L’entità del danno aumenta con il diminuire della temperatura e con il prolungarsi della durata del contatto. Particolare attenzione occorre porre nel proteggere mucose e tessuti particolarmente sensibili come gli occhi, essi infatti possono essere danneggiati anche da una esposizione che normalmente sarebbe troppo breve per intaccare la pelle”.


Visiera per protezione da spruzzi di gas liquidi composta da:
Semicalotta ergonomica in materiale anallergico
Fascia frontale in spugna antisudore
Regolazione circonferenza cranica tramite cremagliera
Ribaltabile di 90° tramite frizioni
Schermo in policarbonato iniettato da 2 mm.
Classe ottica 1


Riduzione della visibilità: “in presenza di un flusso di gas freddo si possono generare nebbie dovute alla condensazione del vapore d’acqua dell’aria circostante del fluido e che possono causare una sensibile riduzione della visibilità”.

Tuta Intera per travasi di azoto liquido e Gas Criogenici
Tuta intera - Tychem® "F" - Categoria 3 norma EN 14126:2003
Tuta con cappuccio, elastico al viso, polsi e
caviglie,cerniera ricoperta con patella adesiva.
Cuciture interne nastrate.
Colore: Grigio

L’utilizzo sempre maggiore delle tecniche legate all’utilizzo di gas criogenici, gas liquefatti che arrivano a temperature bassissime (-200 °C), richiede Dispositivi di Protezione specifici che, per essere omologati e certificati secondo le vigenti norme, devono superare severi tests, quali quello dell’immersione in azoto liquido (ITF MR019).

PERICOLI PIU’ COMUNI: L’esposizione della pelle a temperature molto basse può provocare danni simili ad ustioni. il contatto diretto del liquido con la pelle provoca ustioni da freddo. Liquidi e vapori criogeni possono produrre lesioni oculari. a contatto con superfici molto fredde (tubi o recipienti non isolati) la cute può aderirvi molto saldamente e lacerarsi quando si tenta di staccarla. concentrazioni eccessive di gas riduce la percentuale di ossigeno nell’ambiente, creando il pericolo di ipossia fino ad arrivare ai casi più gravi d’asfissia.

Le PRINCIPALI APPLICAZIONI DEI GAS CRIOGENICI sono:

• Laboratori clinici • Procreazione medicalmente assistita
• Crio-conservazione • Bio-medicale • Banche del sangue
• Farmaceutica • Surgelazione alimentare criogenia
• Metallurgia • Industria della gomma • Industria del vetro
• Ecologia e ambiente


Membrana PORELLE


è un film in PTFE espanso che contiene circa 1,4 miliardi di microscopici pori per centimetro quadrato. Questi pori sono circa 20.000 volte più piccoli di una goccia d'acqua, ma 700 volte più grandi di una molecola di vapore acqueo. Così, mentre l'acqua in forma liquida non può penetrare al'interno della membrana PORELLE®, il sudore, ossia vapore Nella struttura PTFE è inoltre presente un elemento oleofobo (resistente agli oli) che, senza ostacolare il passaggio di vapore acqueo, impedisce l'ingresso di sostanze liquide in generale. Il risultato è una barriera totalmente impermeabile all'acqua, antivento e traspirante.

Le proprietà della membrana
- impermeabilità prolungata dell’acqua
- altamente traspirante
- estremamente resistente al freddo
- incredibilmente resistente all’usura
- di lunghissima durata







Gamma GILET Alta Visibilità