Importanti criteri per un’efficace scelta della scarpe antinfortunistiche per la protezione dei piedi sul lavoro:
• battistrada (materiale e profilo), adatto alle condizioni dell’ambiente di lavoro; non tutti supportano la torsione naturale e la flessibilità del piede. Pochi battistrada sono veramente studiati per contenere le torsioni e i colpi alla caviglia;
• suola (materiale e profilo), adatta alle condizioni dell’ambiente di lavoro, ad esempio, se antiperforazione, in fibra come kevlar tessile, leggera e flessibile. Ormai da tempo ci sono scarpe con sistema di ammortizzamento adeguato al peso della persona per ridurre le sollecitazioni di articolazioni e apparato locomotore; per questo parametro l'ideale sarebbe un assorbimento di energia = 43,6J giudicato tra i più alti;
• indossabilità (rapporto tra lunghezza e larghezza del piede, altezza del collo piede);
• finitura interna di alta qualità in pelle o tessuto traspirante per un elevato comfort e un clima interno gradevole (sudorazione minima); per questo parametro l'ideale sarebbe una permeabilità al vapore acqueo = 6,2mg/(cm2h) giudicata tra le più alte; ideale un plantare estraibile termoformato con carboni attivi; indossare eventualmente calzini funzionali specifici a titolo complementare;
• intersuola in materiale leggero e flessibile;
• puntali e calzate: quasi tutte le scarpe antinfortunistiche sono disponibili solo in una calzata la 11. Esistono invece calzate differenti (per alcuni modelli in 4 calzate), corrispondenti a diversi volumi interni. Il volume si calcola misurando la circonferenza che va dalla base dell‘alluce fino al dito piccolo.
• possibilità di cambiare calzature; per motivi di igiene, ai dipendenti è meglio mettere a disposizione due paia di calzature in modo da poterle cambiare ogni giorno, soprattutto dopo lavori con temperature elevate o dopo un’esposizione a pioggia e umidità; molte azienda già attuano questa scelta (che si è rivelata più utile ed economica di quella opposta).
• Ricordando sempre che le deformazioni dei piedi richiedono scarpe di protezione ortopediche. Oggi esistono produzioni specifiche che consentono di avere scarpe antinfortunistiche ortopediche a certificazione totale, non solette ortopediche inserite in calzature normali.
• Conoscenze pratiche ed Esperienza
La scelta di una protezione dei piedi adeguata si basa soprattutto sui rischi prevedibili e sul luogo d’impiego. Un’importante criterio di scelta è ad esempio la struttura del suolo o del pavimento. Su superfici sdrucciolevoli vanno considerate prioritariamente le caratteristiche antiscivolo delle suole, per l’impiego su pavimenti irregolari o sul terreno occorrono calzature che offrono una sufficiente tenuta del piede e una protezione delle caviglie. Indossabilità, ergonomia e comfort sono altrettanto importanti. Non tutte le calzature vanno bene per ogni piede. Così come accade per quelle civili.
Analisi delle condizioni di uso abituali
• Pericoli meccanici (caduta o rotolamento di oggetti, oggetti acuminati o taglienti sul pavimento, ad es. chiodi, trucioli di metallo, cocci, o lavori particolari, ad es. nella selvicoltura)
• Pericoli termici (freddo, calore, scintille, metallo fuso, perle di saldatura, vapore, ecc.)
• Pericoli chimici (acidi, soluzioni alcaline, solventi, carburanti, detergenti, lubrorefrigeranti, ecc.)
• Pericoli elettrici (contatto con attrezzature di lavoro sotto tensione o scariche elettriche in seguito a carica elettrostatica, ecc.)
• Pericoli di altro genere (scivolamento, inciampi, storte, ecc.)
Calzature conduttive: necessarie quando occorre ridurre al minimo l’accumulo di cariche elettrostatiche dissipandole nel minor tempo possibile e non è possibile escludere completamente il rischio di scariche elettriche dovute ad apparecchiature o parti sotto tensione.
Calzature antistatiche: necessarie quando occorre ridurre l’accumulo di cariche elettrostatiche dissipandole e non è possibile escludere completamente il rischio di scariche elettriche dovute ad apparecchiature o parti sotto tensione.
Calzature dielettriche: necessarie quando esiste il rischio di elettrocuzione dovuto ad esempio ad apparecchiature elettriche danneggiate e sotto tensione.