lunedì 19 dicembre 2016

GUANTI ANTIMPATTO



Robusti, chiusura al polso con velcro, palmo extra imbottito, dita e dorso della mano munite di protezioni speciali per ossa e articolazioni per la protezione da urti e colpi. Elevata resistenza al taglio e ottimo grip. Ideali per il settore Oil & Gas. 


Le dita sono molto delicate e rischiare di non essere in grado di usarle per settimane, solo perché non si indossano un paio di guanti di protezione, sembra del tutto irragionevole. 




Guanti specifici antimpatto e antifreddo:






Premesso che:

NON esiste un guanto universale 

che protegga da tutti i possibili rischi e pericoli, (fisici o chimici o termici, ect.). E' necessario disporre di un tipo di guanti adatto ad ogni applicazione, funzione, processo o ad ogni prodotto.


L’aggiornamento dello standard europeo EN388 sui guanti protettivi, aiuterà i committenti a ottenere i requisiti di resistenza al taglio che cercano. Ecco perché.

I guanti in futuro saranno classificati in una di queste quattro categorie, a seconda delle prestazioni di taglio:

 A: guanti multiuso, con resistenza al taglio limitata;
 B / C: le più frequenti applicazioni nei settori in cui è richiesta una resistenza al taglio media (per esempio nella lavorazione dei metalli e del vetro);
 D: guanti adatti per applicazioni dove viene richiesta un’elevata resistenza al taglio;
 E / F: applicazioni molto specifiche, con rischio ed esposizione elevati (per esempio nel settore della lavorazione delle carni), richiedenti elevatissima resistenza al taglio.


In base all’esperienza di DSM Dyneema, la maggior parte dei guanti attuali con resistenza al taglio avranno prestazioni di livello B o C.

La direttiva europea 89/686 definisce tre categorie di rischio:

- Cat.1 Rischi minori:


“EPI o dpi di concezione semplice, destinati all'igiene, al comfort o a proteggere contro dei rischi i cui effetti non hanno conseguenze sulla salute dell'utilizzatore o sono facilmente reversibili”. Si tratta in genere di guanti leggeri o economici, piacevoli da portare e che aumentano sensibilmente il comfort del lavoro”. Sostanzialmente utlizzabili solo per hobby e non per uso professionale.

Cat. 2 Rischi intermedi:


“EPI o dpi di concezione elaborata in vista di proteggere contro dei pericoli le cui conseguenze per la salute possono essere durature”. I guanti di questa categoria sono molti e spesso sono composti da “diversi materiali in modo da rispondere a qualsiasi genere di esigenza professionale” (ad esempio guanti che proteggono “da tagli, abrasioni, dalle ustioni, dai prodotti chimici, dagli agenti infettivi, dalla contaminazione radioattiva”);

Cat. 3 Rischi mortali o invalidanti:


“EPI o dpi di concezione molto particolare, destinati a proteggere contro danni irreversibili per la salute”. Sono dispositivi di protezione più specifici e rigorosi nei controlli e nei tests, destinati per esempio a pompieri, macellai, elettricisti, operatori nell'industria chimica, operatori nelle fonderie.



Mentre livelli di prestazione troppo bassi non assicurano una sufficiente protezione, livelli di protezione troppo alti rischiano di far scegliere guanti che non assicurano la migliore calzabilità e i migliori possibili attributi tattili (presa e tatto).

Così si rischia di scegliere un guanto inadeguato sotto altri punti di vista, quindi più scomodo e meno gradito all’operatore e perciò, in ultima analisi, meno utilizzato. Solo i guanti che offrono facile calzabilità e buona presa infatti riducono lo sforzo muscolare e l'affaticamento della mano.






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