giovedì 25 settembre 2014

HAIX: Stivali e Scarpe Emergenza Lavoro Soccorso

Art. 7606 AIRPOWER® X21 HIGH

Stivale per Lavoro. Scarpa alta 16 cm in pelle con Gore-Tex® Performance impermeabile e traspirante, antistatici, suola Airpower® X. Fodera altamente resistente all’abrasione e con soffice imbottitura. Comfort climatico ottimizzato per tutte le stagioni e negli impieghi intensi. Protezione chimica incrementata. Suola TPU/PU con robusto battistrada stradale, antiscivolo. Buon isolamento dal freddo,reistente a oli e benzina. Facile sistema di allacciatura realizzato con elementi di alta qualità, rinforzo nell’area della punta. A norma EN ISO 20345. Misure: 36 - 47. Esecuzione S3 CI WR SRB.





Art. 0540 AIRPOWER X1®

Stivale per Soccorso e per lavoro. In pelle fiore nera spessore 2,0 -2,2 mm con fodera Crosstech® traspirante e impermeabile a prodotti chimici, virus e batteri. Antistatici, suola Airpower® X in PU/TPU con robusto battistrada stradale. Sistema di allacciatura Haix® LacingSystem, riduce il pericolo di impigliamento. Copri puntale antiusura. Zip di chiusura Haix® Easy Zip (sostituibile). Altezza 19 cm. A norma EN ISO 20345. Misure 36 - 47. Esecuzione S3 CI WR SRB.




Art. 7501 AIRPOWER R23®
Calzatura per Lavoro. Scarpa alta 13,5 cm in pelle nabuk spessore 1,9 - 2,1 mm, inserti tessili neri, fodera Gore-Tex® Performance, antiforo Kevlar®, striscia rifrangente arancio, antistatici, suola Airpower® R. Fondo gomma con inserto per assorbimento impatti in PU. Ottimo isolamento da calore, freddo, resistente a oli e benzina. Copri puntale in TPU. A norma EN ISO 20345. Misure: 36 - 47. Esecuzione S3 HRO HI CI WR SRC.




Art. 7205 AIRPOWER R26®

Calzatura alta per Lavoro. Scarpa alta 13,5 cm in pelle nabuk marrone spessore 1,8 - 2,0 mm, fodera Gore-Tex® Performance, antiforo acciaio, antistatici. Altre caratteristiche come articolo Airpower® R23. A norma EN ISO 20345. Misure: 36 - 47. Esecuzione S3 HRO HI CIWR SRC.




Art. 2501 PROTECTOR LIGHT®

Calzatura per uso Forestale e per lavoro. Ideale per uso con motosega. Scarpa alta 17 cm in pelle nabuk oleata spessore 2,2 - 2,4 mm, fodera in pelle, protezione taglio motosega Livello 1, antistatici, suola Airpower® R. Protezione dai tagli in Kevlar® certificata livello taglio 1 (20m/sec). Antiforo Kevlar®, suola gomma/PU con robusto battistrada stradale, alta resistenza all’abrasione, anti scivolo anche su fondi molto freddi. Sistema di allacciatura rapida con elementi di alta qualità, protezione del tendine integrata, tomaio privo di cuciture laterali, area della punta rinforzata, copri puntale in TPU. A norma EN ISO 20345 - EN ISO 17249. Misure: 36 - 47. Esecuzione S3 HRO HI CI WR SRC.





Art. 0101 BLACK EAGLE® TACTICAL 20 LOW

Calzatura esclusivamente per il lavoro e tempo libero, in quanto senza puntale e senza lamina. Scarpa bassa 7,5 cm in pelle con fodera impermeabile e traspirante Gore-Tex® Extended, antistatica. Suola running in gomma resistente a oli, idrocarburi, calore, freddo, ottimo grip. Allacciatura rapida, metal-free. Hai ® ClimateSystem. A norma EN ISO 20347. Misure: 36 - 47. Esecuzione O2 HRO WR FO SRA



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CH0004        stivale pelle FIREMAN YELLOW misure varie         
CH1002        stivale pelle FLORIAN EUROPE misure varie         
CH1003        scarpa bassa BLACK EAGLE SAF.41 LOW dal 35 al 47  
CH1017        scarpa alta BLACK EAGLE SAF.40 MID dal 35 al 47   
CH2501        scarponcino nabuk PROTECTOR LIGHT misure varie    
CH3002        stiv.goretex VVF FIRE FLASH misure varie          
CH3005        stiv.goretex VVF FIRE FLASH GAMMA misure varie    
CH4007        stiv.goretex VVF SPECIAL FIGHTER misure varie     
CH5117        stivaletto pelle AIRPOWER XR1 cern. dal 35 al 47  
CH6101        scarpa bassa BLACK EAGLE 40 LOW dal 35 al 47      
CH6115        scarpa alta BLACKEAGLE 40MID nero/blu dal 35 al 47
CH6210        stivaletto pelle BLACKEAGLE 50 HIGH dal 35 al 47  
CH7205        scarpa alta nabuk AIRPOWER R26 misure varie       
CH7501        scarpa alta nabuk AIRPOWER R23 misure varie    



I DPI “devono essere i più possibili leggeri senza pregiudizio per la solidità di costruzione e la loro efficacia” e i modelli di DPI immessi sul mercato da uno stesso fabbricante per assicurare simultaneamente la protezione di parti contigue del corpo “devono essere tra loro compatibili, anche se di categoria o tipo o di modello diverso”.

- innocuità dei DPI: “ovvero assenza di rischi e altri fattori di disturbo ‘autogeni’.
I DPI devono essere progettati e fabbricati in modo da non provocare rischi e altri fattori di disturbo nelle condizioni prevedibili d’impegno”. Il documento riporta specifiche indicazioni relative a:  materiali costitutivi appropriati; stato di superficie adeguato (ad esempio senza asperità, spigoli vivi, sporgenze, ...) di ogni parte di un DPI a contatto con l’utilizzatore; ostacoli massimi ammissibili per l’utilizzatore”;



- fattori di comfort e di efficacia: i DPI devono “essere progettati e fabbricati in modo tale che l’utilizzatore li possa indossare nel modo più comodo, nella posizione appropriata, e devono essere adeguati al periodo necessario e prevedibile dell’impiego, tenendo conto dei fattori ambientali, dei gesti da compiere e delle posizioni da assumere. Infatti, l’indumento non deve essere stretto da ostacolare il flusso sanguigno, né tanto largo da interferire con i movimenti. A tal fine i DPI devono rispondere il più possibile alla morfologia dell’utilizzatore mediante ogni mezzo opportuno: adeguati sistemi di regolazione e di fissazione o una gamma sufficiente di misure e numeri”. 







venerdì 19 settembre 2014

Scarpe Antinfortunistiche - Scarpe da lavoro - vera pelle WRU

Scarpe Antinfortunistiche - Scarpe da lavoro - Calzature Antinfortunistiche - basse

ZC61C
Scarpa bassa, in pelle groppone WRU (impermeabilità dinamica della tomaia) spessore 1,8-2,0 mm. 
La pelle groppone è la più “pregiata” in quanto caratterizzata da grande compattezza e omogeneità.Fodera in tessuto traspirante e resistente all’abrasione Calzatura con inserto in tessuto rifrangente.
UNI EN ISO 20345:2008 S3 SRC
PUNTALE 200J composito a base polimerica atermico a norma en 12568:98 LAMINA tessuto composito antiperforazione flessibile a norma en 12568:98 SUOLA poliuretano bidensità antistatica, resistente all’idrolisi iSo 5423:92, agli idrocarburi e all’abrasione, antishock e antiscivolo SRC en iSo 13287:2007 SOLETTA estraibile, anatomica, assorbente, antistatica e traspirante
Inserto ad Alta visibilità
taglia  35-47 Peso scarpa tg 42 gr. 500


 Scarpe Antinfortunistiche - Scarpe da lavoro - Calzature Antinfortunistiche - alte

ZC68C
Scarpa alta, in pelle groppone WRU (impermeabilità dinamica della tomaia) spessore 1,8-2,0 mm.
La pelle groppone è la più “pregiata” in quanto caratterizzata da grande compattezza e omogeneità.
Fodera in tessuto traspirante e resistente all’abrasione. Calzatura con inserto in tessuto rifrangente.
linguetta morbida foderata ed imbottita.
UNI EN ISO 20345:2008 S3 SRC
PUNTALE 200J composito a base polimerica atermico a norma en 12568:98 LAMINA tessuto composito antiperforazione flessibile a norma en 12568:98 SUOLA poliuretano bidensità antistatica, resistente all’idrolisi iSo 5423:92, agli idrocarburi e all’abrasione, antishock e antiscivolo SRC en iSo 13287:2007 SOLETTA estraibile, anatomica, assorbente, antistatica e traspirante
Inserto ad Alta visibilità
taglia  35-47 Peso scarpa tg 42 gr. 506


Scarpe Antinfortunistiche - Scarpe da lavoro - Calzature Antinfortunistiche - alte
ZC68CRS                           
Scarpa alta, in pelle groppone WRU (impermeabilità dinamica della tomaia) spessore 1,8-2,0 mm.
La pelle groppone è la più “pregiata” in quanto caratterizzata da grande compattezza e omogeneità.
Fodera in tessuto traspirante e resistente all’abrasione.
Calzatura con inserto in tessuto rifrangente.
Linguetta morbida foderata ed imbottita.
CE UNI EN ISO 20345:2012 S3 SRC
Versione con sfilamento rapido
PUNTALE 200J composito a base polimerica atermico a norma EN 12568:98
LAMINA tessuto composito antiperforazione flessibile a norma EN 12568:98
SUOLA poliuretano bidensità antistatica, resistente all’idrolisi ISO 5423:92,
agli idrocarburi e all’abrasione, antishock e antiscivolo SRC
SOLETTA estraibile, anatomica, assorbente, antistatica e traspirante
Taglia 38-47 Peso scarpa Tg 42 gr. 506



mercoledì 17 settembre 2014

Gamma di GILET invernali antifreddo

In linea di principio tutti i gruppi di lavoratori che effettuano attività all'aperto sono potenzialmente esposti a un rischio sanitario da freddo. Così per esempio i lavoratori nei settori dell'edilizia in generale, costruzioni sotterranee, aziende forestali, ditte di trasporti, addetti alla manutenzione delle strade, lavoratori dell'agricoltura o presso il comune. 


Lavori con esposizione al freddo in ambiente interno vengono effettuati per esempio nell'industria di trattamento degli alimenti o in celle frigorifere o magazzini frigoriferi di diverse industrie.

Inoltre, così come per altre patologie multifattoriali, le patologie freddo correlate potrebbero essere riconosciute come malattie professionali.

Art. GIL1
Gilet imbottito in tessuto esterno 100% poliestere 220 gr/m²
Interno pile antipilling 270 
gr/m²
6 colori: beige, blu, marrone, azzurro, rosso, verde
2 tasche con zip
1 taschino lato sx con zip
1 taschino interno
Cartoni da 10 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL





Art. GIL2
Gilet in tessuto esterno 35% cotone e 65% poliestere
Imbottitura 100% poliestere 220 gr/m²
14 colori: giallo, azzurro royal, beige, grigio, bordeaux, marrone, blu, nero, arancio, verde, verde militare, rosso, verde bottiglia
Esterno 8 tasche
1 taschino interno
2 scomparti porta penna
1 taschino sul petto porta cellulare
Collo alto, chiusura con zip lunga
regolazione vita sui fianchi
dietro arrotondato e più lungo
giromanica con elastico
Cartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: XS - 3XL - 4XL





Art. GIL3
Gilet in tessuto tecnico softshell 350 gr/m²
9 colori: nero, grigio, bianco, blu navy, azzurro royal, rosso, arancio, giallo fluo, verde
chiusura con zip + 2 tasche con zipCartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: 3XL nero, blu navy
Taglie bimbo: 3  -  4/5  -  6/8  -  10/12 anni





Art. GIL4
Gilet in tessuto esterno 35% cotone e 65% poliestere

Imbottitura 100% poliestere 200 gr/m²
12 colori: Blu, Grigio, Nero + tinte a contrasto
Esterno 8 tasche
1 taschino interno
2 scomparti porta penna
1 taschino sul petto porta cellulare
Collo alto, chiusura con zip lunga
regolazione vita sui fianchi
dietro arrotondato e più lungo
giromanica con elastico 
Cartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: 3XL




Art. GIL5
Gilet impermeabile con rivestimento in poliuretano e imbottitura interna da 200 gr/m² norme EN471
10 colori su sprone di colore giallo: azzurro royal, bordeaux, grigio, blu navy, nero, rosso, verde scuro, verde medio, verde chiaro, giallo,

2 colori su sprone di colore arancio: blu navy, arancio
chiusura con zip doppio cursore + 2 tasche con zip
Cartoni da 20 pezzi per taglia e colore
Taglie adulto: S - M - L - XL - XXL
Taglie extra: 3XL nero, blu navy



Le categorie di lavoratori esposti alle lavorazioni a basse temperature sono:

- lavoratori dell' edilizia (muratori, carpentieri) che operano in orari con temperature rigide o in alcune latitudini sfavorevoli e/o in zone montane;
- lavoratori della grande distribuzione che operano in celle frigorifere e lavoratori definiti banconisti (esempio: macellai);
- lavoratori del comparto metalmeccanico che operano sulla analisi e controlli di qualità dei sistemi meccanici a basse temperature (esempio: ingegneri meccanici);
- lavoratori dell'industria conserviera e dei surgelati;
- lavoratori del settore agricolo.



Le attività che vengono svolte in spazi aperti o al coperto nelle aziende, nell'industria o in esercizi commerciali possono comportare un'importante esposizione al freddo, soprattutto se ad esso si associa vento e umidità. 

In ambienti freddi si può avere un effetto negativo sul rendimento e sulla salute dei soggetti. Questi effetti consistono in un disagio, aumento dello stress fisico, riduzione del rendimento e malattie o lesioni da freddo.

Dato l'effetto negativo del freddo sia sulla salute umana e sul rendimento sia anche su produttività, qualità e sicurezza del lavoro, è necessario tenere presente una strategia che consiste in pratiche e procedure per la valutazione e la gestione del rischio in ambienti freddi.

Definizione del lavoro a basse temperature 


A seconda degli standard applicati, vengono definiti come lavoro a basse temperature quei lavori svolti a temperature inferiori a +10 o inferiori a +15°C. Per lavori svolti in ambienti interni l'ambito di bassa temperatura viene suddiviso in cinque fasce tra +15°C e -30°C.

Effetti del freddo sulle persone

Nelle persone sane la normale temperatura corporea interna varia tra 35,8 e 37,2°C. Questa può essere misurata con un termometro per la febbre. I normali punti di misurazione sono la bocca, il cavo ascellare o l'intestino retto; i valori misurati nell'intestino retto (temperatura rettale) rappresentano meglio la temperatura corporea interna. La temperatura corporea solitamente rimane invariata quando il calore corporeo in eccesso può essere ceduto all'ambiente. Quindi, soggiornando in ambienti con temperature nell'ambito del comfort, prevale la perdita di calore. Il 55-65% viene quindi ceduto sotto forma di calore radiante, il 2-3% sotto forma di calore di conduzione. La cessione di calore al di sopra del calore di conduzione può essere notevolmente aumentata fino a 5 volte indossando vestiti umidi, e fino a 25 volte restando nell'acqua fredda.

Quando la perdita di calore supera la produzione di calore del corpo entrano in funzione dei meccanismi di compenso per il mantenimento della temperatura corporea. Il più spiccato è la reazione che consiste nella restrizione dei vasi sanguigni e nella redistribuzione dei volumi ematici agli organi interni, per proteggere questi ultimi da un ulteriore perdita di calore. 

Questa redistribuzione del sangue verso gli organi interni comporta una riduzione della irrorazione sanguigna di superficie corporea, braccia, gambe, viso ed estremità. A fronte dell'effetto positivo di questa reazione del corpo si verifica una continua diminuzione della temperatura nelle aree meno vascolarizzate. Localmente si produce una vasocostrizione periferica e una riduzione del flusso ematico che possono portare a lesioni tissutali locali. Con una sempre maggiore esposizione al freddo aumentano le lesioni tissutali associate alla ridotta irrorazione e si formano coaguli ematici all'interno dei vasi. 

Attraverso un aumento del tono muscolare e del tremore muscolare, cosiddetto tremore da freddo, viene prodotto calore e il metabolismo viene aumentato ai fini della termogenesi. Un tremore intenso può aumentare la temperatura corporea di 3-4°C nel giro di un'ora. In caso di ipotermia da lieve a moderata il tremore da freddo porta ad un aumento del metabolismo da 5 a 6 volte rispetto alla situazione di riposo. Se la temperatura del corpo scende sotto i 28°C di regola si verifica una perdita di coscienza e il tremore muscolare, fattore fondamentale per il riscaldamento del corpo, alla fine si arresta. Se l'esposizione al freddo continua si verifica la morte per ipotermia.

La ridotta irrorazione sanguigna di cute ed estremità provoca sensazioni da freddo e limitazione di mobilità, sensibilità e capacità di manipolazione. Il rischio di infortunio aumenta a causa della contemporanea riduzione di reattività, attenzione e rendimento.


Il Documento completo della SUVA è scaricabile qui

La norma UNI EN ISO 15743 presenta una strategia ed indica i mezzi per la valutazione ed il controllo del rischio freddo nel posto di lavoro, prevedendo sia una lista di controllo per l'identificazione dei problemi freddo-correlati sul luogo di lavoro, nonché un questionario ( ad uso del medico competente) con lo scopo di mettere in rilievo i soggetti più suscettibili al freddo.

L’attenzione si dovrà concentrare sui seguenti fattori:

- eccesiva sensibilità e percezione del freddo;
- presenza di orticaria da freddo;
- presenza di sintomi respiratori incluse le alte e basse vie respiratorie;
- presenza di sintomi cardiovascolari centrali e periferici;
- sintomi osteomuscolari.

Il freddo determina una ridotta motilità delle cellule ciliate che rivestono l'apparato respiratorio, riduce la clearance mucociliare favorendo la moltiplicazione virale e batterica nell'apparato respiratorio determinando l'insorgenza di malattie respiratorie. In particolare la rinosinusite può essere considerata una patologia a genesi multifattoriale.
Infatti particolari condizioni climatiche di freddo ed umidità, esposizione ad inquinanti atmosferici, fumo, ecc. rappresentano condizioni in grado di modificare la motilità ciliare.

Se l'esposizione lavorativa è stata qualitativamente e quantitativamente valida (tempo di esposizione superiore almeno a 3 anni) con ricadute e/o recrudescenza dei sintomi rinosinusitici, con ITA accertata (inabilità temporanea assoluta, ndr) possono ricorrere nella fattispecie gli estremi medico legali per richiedere il riconoscimento di malattia professionale.






mercoledì 10 settembre 2014

Tuta SPACEL COMFORT ritardante la fiamma




SPACEL COMFORT FLAME RETARDANT
TTB 8000

Tuta in tessuto non tessuto di Viscosa impregnato, 138 g/m2, colore grigio. Certificata Flame Retardant (EN533/EN14116), materiale trattato ignifugo a limitata propagazione di fiamma, antistatica, sviluppato per la protezione contro sostanze chimiche. Cuciture nastrate, doppia patella di chiusura, doppia cerniera, rinforzo alle ginocchia, buona resistenza ai liquidi ed agli strappi. Elastici ai polsi ed alle caviglie, esente da lattice e silicone. Adatta per industria petrolchimica, manutenzioni industriali, decontaminazioni, industria farmaceutica. Disponibile anche in versione non impregnata.



Tipo 3 e 4





PITTOGRAMMI PER GLI INDUMENTI DI PROTEZIONE TOTALE
O PARZIALE DEL CORPO CONTRO GLI AGENTI CHIMICI
PROTEZIONE CHIMICA
EN14605 Tipo 3 e 4
EN ISO 13982-1 Tipo 5
EN13034 Tipo 6
A TENUTA DI SPRUZZI
EN14605 Tipo 4
PROPRIETÀ ANTISTATICHE
EN1149
A TENUTA DI POLVERE
EN ISO 13982-1 Tipo 5
PROTEZIONE BIOLOGICA
EN14126
A TENUTA LIMITATA DI SCHIZZI DI LIQUIDI
EN13034 Tipo 6
A TENUTA DI LIQUIDI
EN14605 Tipo 3
PROTEZIONE NUCLEARE
EN1073

TUTA SPACEL 3500 Direttiva ATEX



TUTA SPACEL 3500 ATEX
CLASSI 20-21-22
norme EN13463-1:2001

TTB 3500

100% polietilene triplo strato (100 micron) colore arancio, antistatica, contro rischio biologico, offre protezione contro i rischi chimici liquidi (getti, spruzzi e schizzi), solidi, elettrostatici (evita l’accumulo di cariche elettrostatiche, spesso causa di esplosioni) e agenti infettivi. Le sue proprietà di allungamento permettono l’estensione fino al 400% delle sue dimensioni senza strapparsi. Superficie liscia, doppia patta adesiva, elastici ai polsi, alle caviglie e al cappuccio.


Tipo 3, 4, 5 e 6






PITTOGRAMMI PER GLI INDUMENTI DI PROTEZIONE TOTALE
O PARZIALE DEL CORPO CONTRO GLI AGENTI CHIMICI
PROTEZIONE CHIMICA
EN14605 Tipo 3 e 4
EN ISO 13982-1 Tipo 5
EN13034 Tipo 6
A TENUTA DI SPRUZZI
EN14605 Tipo 4
PROPRIETÀ ANTISTATICHE
EN1149
A TENUTA DI POLVERE
EN ISO 13982-1 Tipo 5
PROTEZIONE BIOLOGICA
EN14126
A TENUTA LIMITATA DI SCHIZZI DI LIQUIDI
EN13034 Tipo 6
A TENUTA DI LIQUIDI
EN14605 Tipo 3
PROTEZIONE NUCLEARE
EN1073

martedì 2 settembre 2014

Guanti filati antitaglio livello 5 al Taglio



Se si deve proteggere la mano, che è l'arto più utilizzato in ambito lavorativo, questa protezione è determinata dalla natura e dall'efficacia del guanto. 

Per questo motivo è molto importante scegliere il giusto mezzo protettivo rispettando i criteri di corrispondenza ai rischi che la mano dell'operatore ha.

Filati antitaglio con massima resistenza al taglio livello 5.

Sicurezza, comfort, manipolazione sicura, eccellente calzabilità e alto livello di flessibilità. Essendo resistenti all’abrasione oltre che al taglio, questi guanti offrono una protezione di lunga durata.

Oggi ci sono una serie di test scientifici che, per la prima volta in assoluto, permettono al consumatore che cerca una soluzione per la protezione delle mani, di conoscere oltre alle caratteristiche relative alla protezione fisica (regolate da standard EN), anche quelle relative al comfort.

Guanto di protezione a maglia in fibre composite antitaglio. Polso maglia elasticizzato. DPI di 2° Categoria.

Utilizzabile nell’industria dell’automobile, elettrodomestici, della plastica, del vetro e della ceramica. Manipolazione di minuterie meccaniche e assemblaggio lamiere in genere.
Adatti alla manipolazione alternata e per tempi limitati, di oggetti caldi con temperatura non superiori a 150° C.


norme EN 420:2003 + A1:2009 (DESTREZZA)
Livello OTTENUTO   5   LIVELLI MASSIMI   5
Questo articolo è conforme alle direttiva CEE / 89 /686: in particolare in termini di innocuità, confort, robustezza, areazione e flessibilità.

norme EN 388
Abrasione livello 3
Taglio livello 5
Strappo livello 4
Perforazione livello 3

norme EN 407
Calore al contatto livello 1
altri livelli X = non accertati

IL GUANTO INOLTRE SODDISFA IL REQUISITO DELLA norma EN ISO 13997:1999 PER LA RESISTENZA AL TAGLIO CAUSATO DA OGGETTI TAGLIENTI. VALORI OTTENUTI: 26 N - CONFERMA PERTANTO IL LIV. 5 SECONDO NORMA EN 388:2003.

TAGLIE   6, 7, 8, 9, 10

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Domenico Pessina
Istituto di Ingegneria Agraria – Università degli Studi, Milano

"E’ opinione comune che nessun incidente possa essere completamente evitabile: non è infatti possibile prevedere il momento e le circostanze nelle quali si verifica, e le sue conseguenze possono essere molto pesanti. Tuttavia, è sicuramente possibile limitare i danni (specie quelli di tipo permamente), scegliendo una protezione appropriata tramite l’uso dei dispositivi (o mezzi) di protezione individuale (dpi), selezionandoli in modo adeguato in base alle proprie esigenze e indossandoli per tutto il periodo di esposizione al rischio".

"Le mani, in particolare, possono essere considerate un vero e proprio strumento di precisione, e sono quotidianamente esposte a molti rischi. Le statistiche rivelano che anche in agricoltura la mano risulta essere la parte del corpo più soggetta ad infortuni dovuti a rischi meccanici (taglio, urto, schiacciamento, tab. 1); ciò è del tutto logico, considerando che l’agricoltore svolge tuttora in modo manuale una miriade di operazioni diverse, spesso con l’ausilio di attrezzature del tutto differenti tra loro e, particolare non trascurabile, esegue personalmente parecchi lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e di riparazione del macchinario e delle attrezzature presenti in azienda".





Gamma GILET Alta Visibilità