lunedì 17 settembre 2012

Linea ignifuga antistatica in Modaflame™

Modaflame™


Modaflame™ è stato progettato e sviluppato per fornire protezione da fiamma, saldatura, arco elettrico e protezione antistatica. E' realizzato per il 60% di Modacrilico, per il 39% di cotone e per 1% di fibra di carbonio. I filati di carbonio sono distribuiti uniformemente lungo l'ordito per ottenere la aderenza alla norma EN. Questi indumenti sono garantiti per darvi comfort e protezione in ogni momento.

Modaflame™ Knit è un tessuto progettato e realizzato per le persone che lavorano in ambienti pericolosi. Costruito da un filato intrinsecamente resistenti al fuoco, ha la capacità di resistere al calore e proteggere contro i pericoli causati dall'elettricità statica che non diminuisce con i ripetuti lavaggi. Testato per incontrare e rispettare gli standard richiesti dalle norme EN, lModaflame™ Knit è una gamma di accessori durevole e altamente innovativa.



MAGLIONE Multisafe ignifugo antistatico Blu
CAMICIA Multisafe ignifuga antistatica

POLO Multisafe ignifugo antistatico Blu manica lunga
FELPA Multisafe ignifuga antistatica Blu maniche lunghe

FELPA Multisafe ignifuga antistatica Blu con cappuccio e zip lunga
SOTTOPANTALONE Multisafe Ignifugo e Antistatico

Anello Proteggicollo antistatico antifiamma
Passamontagna coprivolto antistatico antifiamma
T-shirt Multisafe ignifuga antistatica Blu
Canotta Multisafe ignifuga antistatica Blu senza maniche
Boxer Multisafe ignifugo antistatico Blu
Calzini antistatici ignifughi






Polo manica lunga ignifuga antistatica in "Modaflame". 
Colore blu navy. Peso 200 gr.
Collo con tre bottoni. Polsini elesticizzati. Certificata EN 531 ed EN 1149




T-shirt manica lunga ignifuga antistatica in "Modaflame". 
Colore blu navy. Peso 200 gr.
Polsini elesticizzati. Certificata EN 531 e EN 1149




Felpa manica lunga ignifuga antistatica in "Modaflame". 
Colore blu navy. Peso 300 gr.
Polsini elesticizzati. Certificata EN 531 ed EN 1149




Calzamaglia intima ignifuga antistatica in "Modaflame".
Sottopantaloni ignifughi antistatici
Colore blu navy. Peso 300 gr. 
Girovita e caviglie elesticizzate. Certificata EN ISO 11612 e EN 1149




Cappuccio con collo lungo ignifugo antistatico in "Modaflame". 
Passamontagna ideale per proteggere anche dal freddo.
Colore blu navy. Peso 300 gr.
Pensato per le condizioni più fredde, protegge e ripara il viso. 
Certificato EN ISO 11612 e EN 1149.



Paracollo lungo ignifugo antistatico in "Modaflame".
Proteggicollo ideale per proteggere anche dal freddo.
Colore blu navy. Peso 300 gr.
Pensato per le condizioni più fredde, protegge e ripara il collo. 
Certificato EN ISO 11612 e EN 1149.


FELPA IGNIFUGA Maglia Modaflame™ 300 gr. 60% di fibra modacrilica con un 39% di cotone e un 1% di fibra di carbonio con cappuccio e ZIP lunga
IEC 61482-2 IEC 61482-1-2 Classe 1
EN 1149-5 5
La EFR811 è intrinsecamente ignifuga perché le fibre utilizzate sono naturalmente ignifughe e non perdono le proprietà dopo il lavaggio. Questa confortevole felpa con zip lunga e cappuccio offre una protezione contro arco elettrico di classe ARC2. Le tasche a marsupio comode sul davanti riscaldano le mani e offrono spazio. Colore: Blu Navy - misure fornibili: M - 5XL


L’art. 75, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81(Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro – TU) obbliga il Lavoratore ad utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) con lo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi che possono minacciare la sua sicurezza o la sua salute durante il lavoro. L’art. 77 obbliga i Datori di Lavoro a scegliere i DPI nel rispetto dei requisiti di sicurezza e delle modalità d’uso riportati nell’Allegato VIII del medesimo decreto. L’uso dei DPI è conseguente alla valutazione dei rischi effettuata dal Datore di Lavoro. Le gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, indicate nell’allegato I al TU, comportano delle sanzioni penali e pecuniarie e possono portare alla sospensione dell’attività imprenditoriale.

I DPI devono:
  • essere marcati CE;
  • essere adeguati ai rischi da prevenire; senza comportare di per sé un rischio maggiore;
  • essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;
  • tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;
  • potere essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.




Elmetto isolante
L’Allegato VIII del D.Lgs. 81/08 recita: “I lavoratori esposti a specifici pericoli di offesa al capo per caduta di materiali dall'alto o per contatti con elementi comunque pericolosi devono essere provvisti di copricapo appropriato. Parimenti devono essere provvisti di adatti copricapo i lavoratori che devono permanere, senza altra protezione, sotto l'azione prolungata dei raggi del sole”. Secondo quanto prescritto dalla norma CEI EN 50365 (CEI 11-73) il casco è un elemento isolante per lavorare sotto tensione su impianti di categoria 0 e Ia ed è costruito per resistere ad un tensione di 5 kV per almeno tre minuti senza assorbire una corrente superiore a 3,5 mA. Dal punto di vista meccanico si caratterizza per prestazioni antiurto conformi a quelle fissate dalla norme EN 397 e EN 443. Se sono presenti fori per favorire il passaggio di aria di refrigeramento questi non devono avere un grado di protezione inferiore a IPX3. Sull'elmetto non devono essere presenti elementi conduttivi. Le norme d'uso prescrivono che l'elmetto deve essere controllato da parte dell'operatore prima di ogni uso e deve essere mantenuto costantemente pulito e non presentare screpolature o tagli. L'elmetto di ultima generazione si caratterizza per avere la visiera incorporata a scomparsa (mutuati dai Vigili del Fuoco)

Visiere e Occhiali
L’allegato VIII al D.Lgs. 81/08: ” I lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezioni di schegge o di materiali roventi, caustici, corrosivi o comunque dannosi, devono essere muniti di occhiali, visiere o schermi appropriati”. La visiera e gli occhiali sono i DPI previsti per la protezione degli occhi ed in generale del viso. Nel caso specifico dei lavori elettrici, la visiera protegge dagli effetti dell'arco elettrico che può accidentalmente sprigionarsi durante l'esecuzione di un lavoro elettrico sotto tensione. Tali effetti sono principalmente costituiti dalle:

elevate temperature, dalla proiezione di materiale fuso, che provocano ustioni
emissioni di raggi ultravioletti particolarmente dannosi per la retina degli occhi 

Le conseguenze sono tanto più gravi quanto più elevata è l'energia dissipata con alti valori della corrente di corto circuito e del tempo di eliminazione del guasto. Dipendono anche dalla distanza fra operatore e l'arco elettrico; ovviamente sono minori se gli archi accidentali si innescano con l'operatore posto a "distanza". Operando sotto tensione a distanza è possibile far uso solamente degli occhiali essendo il rischio costituito essenzialmente dall'emissione dei raggi ultravioletti. La versione della visiera incorporata in modo inscindibile dall'elmetto è oramai la soluzione più diffusa perché diminuisce il rischio involontario da parte dell'operatore di omettere la protezione in questione nel momento in cui l'attività lavorativa si trasforma in un intervento sotto tensione a contatto. La visiera in base alla norma UNI EN 166/2004 deve avere uno spessore minimo di 1,4 mm in modo da poter resistere ad un arco elettrico di circa 12 kA per la durata di 1 secondo alla distanza di 30 cm. Sia la visiera sia le lenti degli occhiali sono di materiale inattinico in grado di effettuare un filtraggio pressoché totale dei raggi ultravioletti. La visiera e gli occhiali devono rispondere alle norme di prodotto UNI EN 166-168-170.

Guanti isolanti
Sono sicuramente il DPI più importante per i lavori elettrici in special modo per quelli sotto tensione in bassa tensione (BT). Essi assolvono la funzione di proteggere l'operatore sia per quanto riguarda lo shock elettrico (doppia protezione isolante) sia per quanto attiene gli effetti dell'arco elettrico che può investire le mani. I guanti isolanti possono essere di classe 00, di spessore pari a 0,5 mm e previsti per un impiego su impianti con tensione fino a 500 volt, oppure di classe 0, di spessore pari a 1 mm e da utilizzarsi su impianti con tensione fino a 1000 volt. Di norma sono realizzati in lattice naturale autoestinguente che è facilmente danneggiabile dal punto di vista meccanico per cui, in qualche caso, è necessario utilizzarli sotto i guanti lavoro. Ai fini della tenuta contro lo shock elettrico i guanti di classe 00 sono provati per sopportare una tensione crescente fino a 5 kV (nella misura di 1 kV applicato ogni secondo) e provati con una tensione di 2,5 kV per 3 minuti, durante i quali la corrente dispersa non deve superare i 14 mA. Esistono anche guanti isolanti di classe II e classe III, per lavori su installazioni in MT e che sono utilizzati quasi solamente nei laboratori e nelle sale prove. I guanti isolanti devono essere controllati prima dell'uso per accertare, a vista, l'assenza di abrasioni o rotture od altre anomalie. A tale scopo occorre esercitare una lieve pressione soffiando all'interno di ciascun guanto e verificarne l'assenza di perdite. È necessario altresì controllare la buona condizione di elasticità della gomma operando con le dita un lieve allungamento di ciascun guanto. I guanti devono essere calzati in modo da proteggere anche l'avambraccio. Durante l'impiego non devono venire a contatto con olio, grasso, essenza di trementina, ragia minerale od acidi forti. In caso di contatto con composti di catrame o vernice, pulire le parti colpite secondo le modalità ed utilizzando esclusivamente i prodotti solventi indicati dal costruttore. Per il loro lavaggio devono essere utilizzati acqua e sapone o detergenti di tipo neutro. La temperatura dell'acqua non deve superare quella raccomandata dal costruttore. Al termine del lavaggio devono essere asciugati accuratamente e spolverati con talco. Inoltre devono essere conservati in luoghi lontani da fonti di calore. Per quanto riguarda le prescrizioni per la costruzione, il collaudo e la fornitura, i guanti isolanti devono rispondere alle norme di prodotto CEI EN 50235 (CEI 11-44) e CEI EN 60903 (CEI 11-31) che tra l'altro stabiliscono il superamento di una prova di non propagazione della fiamma importante ai fini della tenuta all'arco da corto circuito.

Tronchetti isolanti
Per realizzare la doppia protezione isolante nelle attività sotto tensione in BT a contatto o a distanza possono essere utilizzate anche delle speciali calzature isolanti denominate tronchetti isolanti. Questo DPI viene anche usato nei lavori fuori tensione dove sussistono rischi residui di trasferimento di potenziali pericolosi sul posto di lavoro e nell’effettuazione di alcuni tipi di manovra sugli impianti a MT, quando effettuate con fioretto che va o può andare a contatto con parti attive in tensione. Sono costruiti in conformità alle norme di prodotto UNI EN 344, UNI EN 347 e CEI EN 50321 (CEI 11-59). Quest’ultima prescrive tra l’altro una prova con tensione fino a 10 kV e una tenuta per tre minuti ad una tensione di 20 kV durante la quale la corrente dispersa non deve superare 6 mA. I tronchetti isolanti non sono delle vere e proprie calzature da lavoro essi rispondono solo in parte alla prescrizione di cui all’art. 70 e all’Al. VIII del D.Lgs. 81/08. Infatti non offrono una protezione contro le azioni meccaniche di schiacciamento e non hanno suola con caratteristiche antiperforanti come viene prescritto per gli addetti che operano in cantiere, ma diventano necessari per il conseguimento della doppia protezione come richiesto dalla Norma CEI 11-27 per l’esecuzione dei lavori elettrici.

Indumenti e Abbigliamento
In ambito professionale ed industriale l'abbigliamento antinfortunio, è un elemento fondamentale nella metodologia di lavoro di ogni lavoratore. Qualunque ambito possa produrre rischi particolari per la persona, per il lavoratore, necessita di precise norme da seguire per garantire la sicurezza del singolo all'interno dell'industria durante il proprio orario lavorativo. Per questi motivi sono stati progettati e creati prodotti garantiti e certificati per la protezione del lavoratore, a seconda del lavoro che si andrà a fare gli articoli che compongono l'abbigliamento antinfortunistico, potranno essere leggermente diversi per tenuta materiali utilizzati ed ovviamente resistenza. Oltre alle classiche giacche, tute e pantaloni, sono in commercio anche giubbetti con proprietà ignifughe che proteggono l'operatore contro le azioni da arco elettrico nelle attività sotto tensione in BT a contatto o a distanza ravvicinata. In realtà questo tipo di vestiario (progettato essenzialmente su iniziativa di Enel) non protegge in modo specifico dall'arco elettrico, ma ha la proprietà di non aggravarne le conseguenze. Infatti sono in grado resistere alle prove di tenuta all’arco elettrico prescritte dalla norma CEI ENV 50354, ovvero ad archi da 4 kA, se di Classe I, o di 7 kA se di classe II.
Il vestiario deve rispondere alle caratteristiche in conformità alle norme UNI-EN 340, UNI-EN 531; UNI-EN 533; UNI-EN 470-1; UNI-EN 1149-3 e CEI-ENV 50354.

Quando usare i DPI per lavori su parti di impianti e linee elettriche.

Sempre: Vestiario: per manovre e per lavori in presenza di tensione imbracatura: per lavori in elevazione 
Per l'installazione e rimozione dei dispositivi di messa a terra: elmetto, guanti isolanti, visiera, tronchetti isolanti, se eseguiti a terra.
Per l'installazione e rimozione di dispositivi di equipotenzialità: elmetto, guanti isolanti, visiera, tronchetti isolanti, se eseguiti a terra.
Per manovre di sezionatori: elmetto, guanti isolanti, visiera od occhiali, tronchetti isolanti, se aerei, manovrati da terra fuori dalla maglia di terra di cabina.
Per lavori su BT in tensione: elmetto, guanti isolanti, visiera, utensili ed attrezzi isolati, ed eventualmente tronchetti, pedane, tappeti isolanti, in modo da assicurare sempre un doppio isolamento.

Completano la dotazione dell'operatore addetto al lavoro sotto tensione materiali quali:
  • cappucci isolanti a molla per l'isolamento delle estremità spellate dei cavi in tensione;
  • teli isolanti di protezione;
  • tappeti isolanti;
  • mastici isolanti da applicare alle parti attive in tensione su cui non si interviene;
  • schermi isolanti per la protezione contro le parti attive in tensione adiacenti alla zona di lavoro sotto tensione. 
STIVALI DIELETTRICI
  • versione 10.000 Volt Norme EN20347:2004 - EN20344:2004 - EN13287:04 - EN50321/99
  • versione 20.000 Volt Norme EN20347:2004 - EN20344:2004 - EN13287:04 - EN50321/99 + EN345 SBPE Puntale e Lamina antiforo in composito 


SCARPE DIELETTRICHE
Calzatura dielettrica significa calzatura isolante, però ad un livello molto superiore rispetto alle calzature antistatiche. Le prove vengono eseguite secondo metodi diversi che lavorano con tensioni da 10 KV fino a 50 KV (che significa da 10.000 Volt fino a 50.000 Volt), includendo anche l´ambientazione umida o addirittura l´uso di acqua come elettrodo per la prova.

Le calzature DIELETTRICHE devono essere interamente senza parti metalliche, e ormai con puntale e lamina in composito.

Scarpa bassa

  • pelle groppone scamosciato,
  • tallone in pelle fiore Nabuk impermeabile (WRU),
  • fodera esterna in tessuto Cordura® resistente all’abrasione;
  • fodera interna in tessuto traspirante antibatterico ed idrofila.
  • Suola iniettata sulla tomaia in PU bidensità antistatica, resistente all’idrolisi (ISO 5423:92), agli idrocarburi e all’abrasione, antishock e antiscivolo.
  • Soletta estraibile anatomica, assorbente, antistatica e traspirante.
  • Isolamento elettrico fino a 500 Volt, dielettrica.
  • Resistenza della suola al calore per contatto (HRO).
  • Esecuzione SB+E+P+WRU+HRO.
  • Norma EN ISO 20345:2004







Gamma GILET Alta Visibilità