Il datore di lavoro deve effettuare l'analisi e la valutazione dei rischi a cui si sottopongono i propri operai sul cantiere, e che non possono essere evitati se non con attrezzature destinate ad essere indossate dal lavoratore al fine di proteggerlo da rischi che potrebbero minacciarne la sua sicurezza.
Definiti questi rischi, procederà all'acquisto di tutte le attrezzature che ritiene necessarie (ad esempio tute da lavoro; impermeabili; elmetti di protezione; guanti pr protez. meccanica, chimica, termica; scarpe antinfortunistiche, ect.) necessarie alla protezione della sicurezza dei suoi dipendenti. Al momento della consegna di tali attrezzature egli dovrà rilasciare una dichiarazione all'operaio stesso. Pertanto il datore dovrà preparare in doppia copia una dichiarazione per ogni dipendente.
La dichiarazione deve contenere i dati dell'operatore al quale vengono consegnati I DPI, il numero di matricola dello stesso all'interno dell' azienda e tutta la lista dei dispositivi di protezione che all'operaio sono stati forniti dal datore di lavoro. La dichiarazione dovrà contenere la data di consegna e la firma del dipendente.
Firmando tale dichiarazione l'operatore si impegna a trattare con cura il materiale ricevuto, e di informare il datore di lavoro o il preposto qualora dovesse riscontrare su tale materiale dei difetti, magari di fabbricazione. Una copia della dichiarazione verrà rilasciata al dipendente, mentre una seconda copia verrà trattenuta dal datore di lavoro, che dovrà esibirla nel caso di controlli da parte dell'ispettorato del lavoro.
I dispositivi di protezione adottati per le diverse mansioni e reparti e le loro caratteristiche devono essere riportati nella “Scheda rischi DPI” e “vengono consegnati ai singoli operatori dal datore di lavoro o suo incaricato”: al momento della consegna il lavoratore firma il modulo “Scheda consegna DPI”, controfirmato dall’addetto alla consegna.
Inoltre per i DPI con specificata la data di scadenza, l’addetto incaricato alla consegna, prima di procedere, verifica la data di scadenza del DPI, in modo da non fornire ai lavoratori dispositivi non più efficaci. E almeno 1 volta all’anno (nel corso dell’effettuazione dell’inventario) il datore di lavoro o suo incaricato controlla la data di scadenza, ove presente, dei DPI tenuti a magazzino.
Scheda rischi DPI - Scheda consegna DPI
E' compito del datore di lavoro e dei preposti verificare costantemente:
- l’effettivo ed il corretto utilizzo dei DPI da parte degli operatori;
- l’utilizzo non promiscuo di uno stesso DPI in dotazione personale (es. maschere, occhiali, guanti, scarpe, …) da parte di più operatori;
- che i DPI siano riposti in luogo idoneo quando non utilizzati.
Eventuali controlli sull’utilizzo dei DPI “sono effettuati anche in occasione di sopralluoghi di RSPP, Medico Competente, RLS, analisi dell’andamento infortunistico”
Le procedure adottate dall'azienda si applicano a tutti i DPI (compresi anche quelli per il primo soccorso e la gestione emergenza) che vengono adottati dai lavoratori (dipendenti, lavoratori interinali, lavoratori con contratto di lavoro atipico, tirocinanti/stagisti), che operano presso la azienda, quando i rischi non possono essere evitati o significativamente ridotti da misure tecniche collettive.
Terza categoria – sono DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. DPI di 3° categoria sono: imbracature, facciali filtranti, guanti protezione termica, tute ignifughe (esempio).
Il datore di lavoro provvede, in collaborazione con il RSPP, affinché i DPI siano stoccati in spazi idonei (armadietti):
La formazione e l’addestramento specifici all’uso (in particolare per i DPI di 3° categoria) sono curati dal datore di lavoro o suo incaricato: - al momento dell’inserimento dell’operatore in reparto; - al momento della consegna di nuovi DPI.
Qui potete scaricare una serie di verbali per la consegna dei DPI: